Vuoi sapere perché è famosa Verbania e cosa puoi vedere in un giorno?
Qui di seguito troverai la guida di Hartmann Feel at Home, la nostra meravigliosa struttura ricettiva vicino Verbania.
Nel borgo silenzioso di Gignese, a pochi minuti dalle rive eleganti di Stresa e dallo splendore del Lago Maggiore, si trova Hartmann Feel at Home, una villa immersa nel verde dove tutto è pensato per far rallentare mente e corpo. Circondata da un giardino ampio e curato, la villa è stata completamente ristrutturata con materiali naturali e finiture di qualità, creando un ambiente in cui natura e benessere si incontrano in perfetta armonia.
Hartmann Feel at Home ha creato per te una guida approfondita di Verbania, tutta da scoprire in un solo giorno.
Buona lettura ed in fondo alla guida troverai la presentazione della nostra villa per turisti.
Guida turistica di Verbania, il giardino sul Lago Maggiore
Introduzione
Benvenuti a Verbania, incantevole città sul Lago Maggiore spesso definita “il giardino sul lago” per i suoi splendidi parchi e giardini botanici. Situata in Piemonte, Verbania è adagiata sulle rive del Verbano (il nome latino del Lago Maggiore) e offre un mix unico di eleganza e natura selvaggia. Da un lato, troviamo ville storiche con giardini curati e raffinati lungolaghi fioriti; dall’altro, montagne boscose e gole nascoste, parte del territorio protetto del Parco Nazionale Val Grande, l’area wilderness più vasta d’Italia. Questa fusione di paesaggi rende Verbania affascinante in ogni stagione: primavere in fiore, estati rinfrescanti sul lago, autunni miti dai colori caldi e inverni tranquilli con viste sulle cime innevate.
L’atmosfera a Verbania è informale e accogliente. Potrai passeggiare sul lungolago respirando l’aria fresca del lago, ammirare giardini esotici, gustare piatti tipici in un’osteria e magari scambiare due parole con gli abitanti sempre pronti a dare consigli. In questa guida informale e dettagliata (da oltre 10.000 parole!), troverai tutto il necessario per scoprire Verbania al meglio: perché è famosa, cosa offre la sua storia, cultura e natura, i sapori locali da provare, i principali eventi annuali e tanti consigli pratici. Ti suggeriremo cosa vedere anche in una sola giornata, con itinerari, dritte su trasporti, parcheggi, biglietti e orari. Inoltre, troverai suggerimenti mirati per famiglie con bambini, per coppie in cerca di romanticismo e per viaggiatori solitari in cerca di avventura o relax. Non mancheranno piccole curiosità locali e chicche nascoste da esplorare, quelle che rendono un viaggio davvero memorabile.
Preparati dunque a scoprire Verbania con gli occhi di un amico del posto. Andiamo! 😄
Perché Verbania è famosa?
Verbania attira visitatori da ogni dove grazie a una combinazione vincente di bellezze naturali e tesori culturali. Ecco, in breve, perché vale la pena visitarla:
- Giardini botanici di fama mondiale – I Giardini di Villa Taranto a Verbania-Pallanza sono tra i più spettacolari al mondo, con migliaia di specie di piante rare su 16 ettari di parco curatissimo. In primavera ed estate offrono fioriture mozzafiato (tulipani, azalee, dalie e molto altro) e sono un richiamo per gli amanti della botanica e della fotografia.
- Il Lago Maggiore e le Isole Borromee – Verbania si affaccia sul Golfo Borromeo, proprio di fronte alle celebri Isole Borromee. Da qui puoi facilmente visitare Isola Bella, Isola Madre e Isola dei Pescatori, autentici gioielli con palazzi nobiliari, giardini barocchi e un fascino fuori dal tempo. Il lago stesso offre scorci panoramici splendidi, attività balneari e sport acquatici in estate.
- Arte, storia e cultura – La città vanta un ricco patrimonio: palazzi storici, musei (come il Museo del Paesaggio), chiese e ville d’epoca. Verbania è stata meta ambita già dall’Ottocento: scrittori e artisti come Stendhal, Dickens, Flaubert e Hemingway hanno elogiato la bellezza di questi luoghi. Inoltre, Verbania è la città natale dello scultore Paolo Troubetzkoy, di cui vedrai opere nel museo locale.
- Natura e montagna – Oltre al lago, c’è molto di più: alle spalle di Verbania si estende la Val Grande, area selvaggia e parco nazionale perfetto per trekking ed escursioni. Nei dintorni troverai anche valli alpine (come la Val Formazza con la Cascata del Toce, o la Val Vigezzo “dei pittori”) e altri laghi minori (il romantico Lago di Mergozzo), ideali per gite tutto l’anno.
- Clima mite e giardini in fiore tutto l’anno – Grazie all’influsso del lago e alle montagne circostanti, Verbania gode di un microclima relativamente mite: in estate difficilmente si superano i 30°C e in inverno le temperature sulle rive restano intorno ai 5-10°C. Questo clima favorisce la crescita di piante mediterranee e fiori preziosi (camelie, azalee, magnolie) che colorano parchi e ville in ogni stagione. Anche in inverno, i giardini ospitano straordinarie fioriture di camelie invernali. Non a caso, Verbania ospita due Mostre della Camelia ogni anno (primavera e autunno) e un salone del libro dedicato ai giardini.
- Enogastronomia e dolce vita – Essendo in Piemonte ma al confine con Lombardia e Svizzera, la tradizione culinaria qui è ricchissima: potrai gustare sia piatti di lago (come il risotto al pesce persico) sia di montagna (polenta e formaggi ossolani), accompagnati magari da un buon vino locale. Il tutto in un contesto rilassato: immagina un aperitivo al tramonto sul lungolago o una cena a base di pesce di lago con vista sull’acqua… imperdibile!
- Eventi e vitalità tutto l’anno – Verbania è vivace in ogni stagione. D’estate troverai festival musicali, rassegne cinematografiche all’aperto, serate danzanti sul lungolago e mercatini artigianali. In autunno e inverno non mancano eventi culturali (rassegne letterarie come Editoria & Giardini, stagioni teatrali e mostre d’arte) e suggestivi mercatini di Natale. La città sa intrattenere i suoi ospiti con manifestazioni per tutti i gusti – ne parleremo più avanti nel dettaglio.
- Relax e benessere – Verbania è la meta perfetta per chi cerca relax: ci sono spiagge pubbliche per prendere il sole e fare il bagno (la città è insignita della Bandiera Blu per la qualità delle acque e dei servizi balneari), tranquille passeggiate lungolago, possibilità di noleggiare una barca per una mini-crociera privata e vari punti panoramici romantici. Puoi prenderti una pausa dai ritmi frenetici, rallentare e goderti la dolcezza del lago.
Insomma, Verbania è famosa per essere un’oasi di bellezza e serenità. La combinazione di lago, monti, giardini e cultura le è valsa una reputazione internazionale fin dai tempi del Grand Tour ottocentesco. Oggi come allora, chi arriva qui rimane estasiato dall’armonia del paesaggio e dall’atmosfera rilassata. Scopriamo adesso più a fondo la sua storia e quello che offre in termini di cultura, natura ed esperienze!
Storia e identità di Verbania
La storia di Verbania è particolare: pur trovandoci in una zona abitata fin dall’epoca pre-romana (tribù celtiche dei Leponzi) e romana, il comune di Verbania come lo conosciamo nasce solo nel 1939. In quell’anno, con Regio Decreto del 4 aprile 1939, i due storici comuni rivali di Intra e Pallanza vengono fusi in un’unica entità. Nasce così Verbania, il cui nome – come detto – deriva dall’antico toponimo latino del lago, Verbano. L’idea era di unire le forze delle due cittadine (spesso in competizione fra loro) e creare un nuovo centro più grande e moderno.
- Curiosità storica: Si sperava che la fusione ponesse fine alla storica rivalità tra Intra e Pallanza. I due centri, separati fisicamente dal corso del torrente San Bernardino, avevano identità diverse: Intra era un vivace borgo industriale e commerciale (nota come la “Manchester del Verbano” per i suoi cotonifici e attività tessili), mentre Pallanza era il capoluogo amministrativo e una rinomata località di villeggiatura per la borghesia, con eleganti hotel in stile liberty e ville patrizie. La fusione voleva anche sviluppare l’area pianeggiante tra i due centri (dove sorgeva la fabbrica chimica Rhodiatoce) come nuovo polo cittadino, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale bloccò questi progetti. Nel dopoguerra la città si espanse comunque, accogliendo molti immigrati dalle vallate in cerca di lavoro, ma mantenne una struttura policentrica, con diversi quartieri che ancora oggi conservano il loro carattere autonomo.
- Frazioni e unioni: Oltre a Intra e Pallanza, anche altri piccoli comuni si erano uniti in precedenza: ad esempio, Suna, Trobaso, Unchio, Cavandone e altri sobborghi collinari erano stati aggregati già negli anni ’20 e ’30. Ecco perché oggi Verbania comprende tante frazioni differenti tra loro: dal borgo di pescatori di Suna alla collinare Cavandone, dal quartiere operaio di Trobaso alla residenziale Zoverallo, ognuna con la sua chiesetta e le sue tradizioni. Questa molteplicità è un po’ il fascino di Verbania: una città dalle tante anime.
- Epoche più antiche: Tornando indietro nel tempo, Pallanza e Intra vantano entrambe origini medievali. Pallanza, ad esempio, viene citata già in documenti del X secolo (si parla di un castello sull’isolino di San Giovanni nel 999). Nel Medioevo, Pallanza fu un importante centro feudale e sede dei conti locali, mentre Intra era un borgo libero con vivaci scambi (il nome “Intra” deriva dal latino intra duo flumina, “tra due fiumi”, appunto per la sua posizione fra due torrenti). Nel corso dei secoli, queste località passarono sotto diverse dominazioni: dai feudatari locali ai vescovi-conti di Novara, fino ai Savoia. In epoca napoleonica e poi con l’Unità d’Italia (1861), Intra e Pallanza divennero importanti centri del Verbano superiore, tanto che per un periodo Pallanza fu capoluogo di provincia (prima che la provincia venisse accorpata a Novara e infine rinata come Verbano-Cusio-Ossola nel 1992, con Verbania capoluogo).
- Personaggi e ospiti illustri: Pur non essendo grandi città, Intra e Pallanza hanno legato il loro nome a personaggi noti. Pallanza ad esempio diede i natali al generale Luigi Cadorna (comandante dell’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale); se ne può vedere una statua nei giardini pubblici a lui intitolati. Intra, invece, fu patria di industriali illuminati e intellettuali: qui nacque il filosofo Pietro Ceretti (a cui è intitolata la biblioteca civica). Inoltre, il clima e il paesaggio attirarono scrittori, musicisti e artisti europei nel loro Grand Tour: Stendhal, Byron, Flaubert citarono nei loro diari l’incanto del Lago Maggiore, e persino Richard Wagner soggiornò in zona trovandovi ispirazione. Il celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini scelse proprio un isolotto di Verbania (l’Isola di San Giovanni, di fronte a Pallanza) come sua residenza estiva fino agli anni ‘50.
- Lo scultore Troubetzkoy: Un personaggio legato a Verbania è Paolo Troubetzkoy (1866-1938), scultore impressionista di fama internazionale. Era figlio di un principe russo e di un’americana, ma crebbe a Pallanza nella villa di famiglia. Le sue opere in bronzo – ritratti e sculture ricchi di vitalità – sono esposte in tutto il mondo, e Verbania gli dedica un’intera sezione nel Museo del Paesaggio (la gipsoteca Troubetzkoy con oltre 300 sculture). Se passeggi a Pallanza, noterai anche un monumento a lui dedicato sul lungolago. Troubetzkoy definì la bellezza del Verbano così: “un sogno romantico del sublime trasformato in realtà” – frase che ben riassume l’essenza di Verbania tra arte e natura.
In sintesi, la storia di Verbania spiega la sua doppia anima: da un lato industriosa e moderna (retaggio di Intra), dall’altro elegante e turistica (retaggio di Pallanza). Questa dicotomia non è scomparsa con la fusione, anzi ancora oggi potrai notare differenze di stile attraversando il ponte sul San Bernardino: Intra ha il dinamismo da “piccola città” con negozi, mercato e fabbriche, Pallanza l’atmosfera più “vacanziera” con i suoi hotel storici e la quiete sul lungolago. In mezzo, però, c’è Verbania unita, orgogliosa della sua identità e della qualità di vita che offre. Continua a leggere e scoprirai come queste eredità storiche si riflettono nelle cose da vedere e fare in città!
Natura e paesaggio: tra lago, giardini e montagne
Uno dei punti di forza di Verbania è la straordinaria varietà di paesaggi che offre nel raggio di pochi chilometri. Qui le Alpi si specchiano nel lago, e la mano dell’uomo ha creato giardini di rara bellezza senza però intaccare la natura selvaggia delle valli circostanti. Preparati dunque a riempirti gli occhi di panorami mozzafiato!
- Il Lago Maggiore (Verbano) – È il secondo lago più grande d’Italia e domina il panorama di Verbania. Le acque azzurre del lago regalano riflessi splendidi in ogni stagione. Dal lungolago di Pallanza o di Suna puoi vedere, oltre alle già citate Isole Borromee, anche le sponde opposte lombarde (con Laveno e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso abbarbicato alla roccia) e, verso nord, il bacino che si stringe incorniciato dalle montagne. Il lago qui è balneabile: d’estate molti fanno il bagno nelle spiagge di Verbania (ad esempio la Spiaggia di Suna o la Spiaggia dell’Arena) – acque limpide e pulite tanto da meritare la Bandiera Blu per la qualità ambientale. Puoi anche praticare sport come vela, windsurf, canoa, oppure rilassarti con un giro in battello. Al tramonto, la superficie del Verbano diventa uno specchio dorato, perfetto per fotografie romantiche.
- I giardini botanici di Villa Taranto – Il fiore all’occhiello naturalistico di Verbania è senza dubbio questo enorme giardino botanico, considerato tra i più ricchi e belli d’Europa. Si trova a Pallanza, sul promontorio della Castagnola, e fu creato a partire dal 1931 dal capitano scozzese Neil McEacharn, che sognava di realizzare qui un giardino con piante provenienti da tutto il mondo. Oggi puoi passeggiare per circa 20 ettari tra serre, fontane e aiuole fiorite: ci sono oltre 20.000 varietà di piante! In primavera sbocciano tulipani e azalee (a fine aprile c’è la spettacolare Settimana del Tulipano con decine di migliaia di tulipani in fiore), in estate rose, ninfee e lotus decorano le vasche, e tra agosto e ottobre c’è la famosa Mostra delle Dahlie con oltre 300 varietà di dalie coloratissime. Ogni periodo dell’anno offre colori diversi. Il parco è pensato come un percorso che si snoda tra boschetti di aceri giapponesi, conifere giganti, aiuole geometriche in stile italiano e angoli all’inglese più selvaggi – un vero paradiso per chi ama la botanica e la fotografia. Da non perdere la Fontana dei Putti (con giochi d’acqua scenografici) e la serra delle piante tropicali. Tieni presente che Villa Taranto (l’edificio) non è visitabile, perché ospita uffici pubblici, ma i giardini sono aperti al pubblico da metà marzo a inizio novembre tutti i giorni (in estate orario continuato 9-18, in primavera-autunno chiudono un po’ prima al tramonto). Il biglietto d’ingresso ai giardini costa circa 13 € (intero adulto), con riduzioni per ragazzi e pacchetti combinati giardino+museo. Buona notizia: il parcheggio è gratuito per i visitatori proprio di fronte all’entrata, e c’è anche un caffè/bistrò dentro il parco per una sosta ristoratrice. La Fontana dei Putti nei Giardini Botanici di Villa Taranto, circondata da prati all’inglese e aiuole fiorite.
- Ville e giardini storici – Oltre a Villa Taranto, Verbania e dintorni vantano altre ville d’epoca con parchi notevoli. Villa San Remigio, ad esempio, è una dimora in stile eclettico situata in cima alla collina della Castagnola, accanto ai giardini Taranto. Fu costruita nei primi ‘900 da una coppia di artisti (il marchese Silvio della Valle di Casanova e sua moglie Sofia) che progettarono anche il parco romantico circostante: un giardino scenografico suddiviso in varie “stanze” tematiche – dal Giardino della Mestizia a quello della Letizia, dal Giardino dei Sospiri all’orto medievale e frutteto. Ogni angolo aveva un nome poetico, rispecchiando gli stati d’animo degli innamorati. Oggi Villa San Remigio appartiene alla Regione Piemonte e non è sempre aperta (spesso visitabile solo in occasioni speciali), ma il parco talvolta ospita eventi e, in certi periodi, viene aperto al pubblico: vale la pena informarsi presso l’ufficio turistico se c’è la possibilità di una visita, perché la vista da lassù sul lago è magnifica. Vicino alla villa sorge l’antico Oratorio di San Remigio (XII secolo), piccola chiesa romanica con affreschi medievali, dichiarato Patrimonio UNESCO nell’ambito dei Sacri Monti prealpini. Un’altra villa degna di nota è Villa Giulia, situata sul lungolago di Pallanza. Costruita a fine ‘800 dal garibaldino Bernardino Branca (il produttore del famoso amaro Fernet), prende il nome da sua nuora Giulia. Ha una bella terrazza circolare sul lago e interni liberty. Oggi Villa Giulia è di proprietà comunale e viene usata per mostre, matrimoni ed eventi. Il suo parco pubblico è un luogo piacevole per una passeggiata all’ombra. È qui che si tengono ogni anno importanti manifestazioni floreali e culturali, come la Mostra della Camelia (edizione primaverile a fine marzo, ed edizione invernale a novembre, che celebrano le camelie coltivate nei vivai locali) e la rassegna Editoria & Giardini, un salone del libro unico in Italia dedicato alla letteratura sui giardini e il paesaggio.
- Il Parco Naturale di Fondo Toce – Spostandoci verso la natura più spontanea, segnaliamo la Riserva Naturale Speciale di Fondotoce, all’estremità occidentale di Verbania (zona Fondotoce/Feriolo). Si tratta della zona della foce del fiume Toce, dove il fiume che scende dalla Val Formazza incontra il lago, formando un’area umida protetta. È un canneto esteso (il più grande del Lago Maggiore) ricchissimo di avifauna: uccelli acquatici, anfibi, piccoli mammiferi trovano rifugio tra le canne palustri. C’è un percorso naturalistico con passerelle e pannelli esplicativi, ideale per birdwatching o una pedalata (la riserva è attraversata da piste ciclabili pianeggianti). L’ingresso è libero e sempre aperto. Una passeggiata qui, soprattutto al mattino presto con la rugiada o al tramonto, permette di vivere un angolo di natura selvaggia a due passi dalla città, con il fruscio del vento tra le canne e il canto degli uccelli migratori.
- Il Parco Nazionale Val Grande – Se sei un amante del trekking e della natura incontaminata, non perderti un’escursione nel vicino Parco Nazionale della Val Grande, raggiungibile con circa 30-40 minuti d’auto da Verbania (direzione San Bernardino Verbano – Cicogna, che è una delle porte del Parco). La Val Grande è nota come l’area wilderness più vasta d’Italia: oltre 12.000 ettari di vallate impervie e senza insediamenti stabili, dove la vegetazione ha riconquistato antichi alpeggi e boschi fittissimi coprono ogni pendio. Un tempo luogo di pastori e boscaioli (famose erano le “picche”, lunghe zattere di legno che venivano fatte scendere lungo i torrenti fino al lago), oggi la Val Grande offre sentieri di vari livelli, dai più semplici (es. all’alpe Ompio o al rifugio Pian Cavallone) fino ai trekking impegnativi di più giorni per escursionisti esperti. Anche una breve escursione guidata ti darà il senso di questa natura primordiale: camminerai tra castagni secolari, vecchie mulattiere e ruderi di alpeggi, con possibili avvistamenti di camosci, aquile e altri animali selvatici. Attenzione: la Val Grande va affrontata con cautela e preferibilmente con guida se non sei esperto, perché la segnaletica non è sempre evidente e non ci sono vie di comunicazione interne. Ma la soddisfazione di affacciarsi da una vetta (es. Monte Faiè o Cima Sasso) e guardare dall’alto il Lago Maggiore circondato dalle Alpi è indescrivibile.
- Le montagne circostanti e le valli alpine – La provincia del Verbano-Cusio-Ossola (di cui Verbania è capoluogo) è per oltre il 70% montuosa. Quindi, se dopo il lago vuoi concederti un assaggio di Alpi, hai l’imbarazzo della scelta per gite e sport all’aria aperta:
- A nord di Verbania si aprono le valli dell’Ossola: la Val Vigezzo (detta anche Valle dei Pittori) è famosa per i suoi paesini dipinti e per aver ospitato scuole di pittura nell’800; la Val Formazza ti stupirà con la spettacolare Cascata del Toce alta 143 metri (visitabile nei mesi estivi, citata perfino da Gabriele D’Annunzio per la sua bellezza); la Val Anzasca ti porta ai piedi del Monte Rosa, fino al borgo walser di Macugnaga con le sue tradizioni e piste da sci.
- A ovest, oltre il Parco Val Grande, c’è la Valle Intrasca che sale verso il Monte Zeda e il Pizzo Marona: zone di media montagna con borghi rurali e sentieri panoramici. Qui, a pochi km da Verbania, puoi provare una scarica di adrenalina con la Lago Maggiore Zipline: si tratta di una carrucola lunga 1.850 metri che ti fa “volare” letteralmente sopra la valle, a 120 km/h di velocità, imbragato in sicurezza – un minuto e mezzo di pura emozione in mezzo al cielo! La partenza è all’Alpe Segletta (raggiungibile in auto da Verbania in circa 30 minuti salendo verso Aurano). Un’attività divertente per chi cerca qualcosa di diverso dal solito.
- A sud, spostandoti lungo il lago, trovi il Mottarone (1491 m), la montagna tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta. È un classico punto panoramico: dalla vetta si vedono sette laghi nelle giornate limpide! Puoi salirci in auto (c’è una strada privata a pedaggio da Stresa) oppure tramite la funivia Stresa-Alpino-Mottarone (attualmente in fase di ricostruzione dopo un incidente occorso nel 2021; verifica se è di nuovo operativa al momento della tua visita). Sul Mottarone d’inverno si scia e tutto l’anno è meta di passeggiate e pic-nic; c’è anche Alpyland, un bob su rotaia tipo montagne russe panoramiche, che fa divertire adulti e bambini con discese mozzafiato in sicurezza.
- Altri laghi e panorami – Nei dintorni di Verbania meritano menzione anche alcuni specchi d’acqua minori: il Lago di Mergozzo, piccolino e tranquillissimo (senza barche a motore) con acque limpide dove nuotare e un borgo omonimo pittoresco – è a soli 15 km, ideale per una gita pomeridiana. Oppure il Lago d’Orta con la romantica Orta San Giulio, un po’ più distante (~45 min di auto) ma bellissimo, soprattutto se già conosci bene il Maggiore e vuoi esplorare oltre.
Insomma, Verbania è un vero paradiso per chi ama la natura a 360 gradi: dall’acqua alla montagna, dai giardini curati alle foreste selvagge, c’è tutto! Ricordati di mettere in valigia scarpe comode per camminare, crema solare per il lago in estate, e magari un binocolo per osservare uccelli o cime lontane. La natura qui sarà la cornice indimenticabile del tuo viaggio.
Arte, cultura e luoghi di interesse
Sebbene Verbania sia famosa soprattutto per i paesaggi, non manca certo di cultura e arte. Il passato e il presente culturale della città si svelano in una serie di musei, chiese, palazzi storici e luoghi d’arte che meritano una visita, specie nelle giornate non balneari o se sei appassionato di storia locale. Ecco un tour tra i principali punti di interesse culturale:
- Museo del Paesaggio – È il museo civico di Verbania, fondato nel 1909, e rappresenta il cuore culturale della città. Ha sede in due edifici storici a Pallanza, principalmente Palazzo Viani Dugnani (un palazzo barocco del ’700). Come suggerisce il nome, il museo nacque per celebrare e tutelare il “paesaggio” del Verbano in tutte le sue forme. Oggi le sue collezioni includono:
- Sezione di pittura: quadri e stampe soprattutto di paesaggio, con opere di artisti piemontesi e lombardi dell’800 e ’900 che immortalarono il Lago Maggiore e dintorni (ad esempio tele di Daniele Ranzoni e altri esponenti della Scapigliatura lombarda, per citarne uno).
- Gipsoteca Troubetzkoy: una raccolta eccezionale di oltre 300 sculture e bozzetti in gesso di Paolo Troubetzkoy, di cui abbiamo parlato prima. Potrai ammirare busti e statue che ritraggono personaggi dell’epoca con uno stile impressionista vivace. Da non perdere il famoso Ritratto di Lev Tolstoj e altre opere che mostrano la capacità di Troubetzkoy di dare “vita” al bronzo. C’è anche qualche bronzo originale.
- Sculture di Arturo Martini: il museo possiede alcune opere di questo altro grande scultore italiano del ’900, offrendo un interessante confronto con Troubetzkoy.
- Sezione Archeologica: ospitata separatamente a Mergozzo e Ornavasso (due località vicine), presenta reperti che vanno dalla preistoria all’epoca romana ritrovati nel territorio del Verbano e dell’Ossola.
- Chiesa di Santa Maria (Madonna di Campagna) – È il gioiello architettonico religioso di Verbania. Questa chiesa si trova tra Pallanza e Suna, leggermente all’interno rispetto al lungolago, ed è uno splendido esempio di architettura rinascimentale lombarda. Costruita attorno al 1519 sul luogo di un precedente eremo, ha una struttura a tre navate con un elegante campanile in cotto. L’interno custodisce affreschi pregevoli del XVI secolo, attribuiti a maestri come Bernardino Lanino, Camillo Procaccini e altri allievi di Gaudenzio Ferrari. Appena entri, sentirai il profumo dell’incenso e la penombra ti farà alzare lo sguardo sulle volte affrescate e sugli altari barocchi. Cerca la Cappella della Madonna delle Grazie, dove è venerata un’antica immagine mariana. Questa chiesa, oltre alla sua bellezza, è interessante perché segnava il confine storico tra il territorio di Pallanza e quello di Suna – un altro esempio di come i vari borghi poi confluiti in Verbania avessero ciascuno il proprio luogo di culto importante. L’accesso è libero; spesso la troverai aperta almeno al mattino. È un luogo di pace e arte sacra che merita una breve sosta.
- Basilica di San Vittore a Intra – Spostandoci nel centro di Intra, incontriamo l’imponente basilica di San Vittore, patrono di Intra. La sua facciata neoclassica con grandi colonne domina Piazza San Vittore, cuore storico intrense. L’attuale chiesa risale in gran parte al Settecento, ma sorge sopra precedenti edifici antichi – pare che qui vi fosse una chiesa paleocristiana, segno della lunga storia del luogo. L’interno è ricco di decorazioni ottocentesche, con una navata ampia e cappelle laterali ornate. La cosa curiosa è il campanile: se lo osservi bene, noterai che è leggermente inclinato! Un piccolo “torre pendente” locale, dovuto probabilmente a cedimenti del terreno (nulla di preoccupante oggi). La basilica è attiva e al suo interno si tengono spesso concerti d’organo dato che dispone di un organo a canne storico. Uscendo, potrai immergerti nelle viuzze del centro storico di Intra: via San Vittore e via San Fabiano sono vicoli acciottolati con edifici antichi, portoni in legno e cortili interni – fanno parte della zona pedonale ideale per lo shopping e per fermarsi in un caffè.
- Centro storico di Intra e Piazza Ranzoni – La parte vecchia di Intra merita una passeggiata: ti accorgerai del suo carattere più “cittadino” rispetto a Pallanza. Intra fu un importante centro di commerci e infatti ha un porto di rilievo (da cui parte il traghetto per Laveno e motonavi per molte destinazioni) e un tradizionale mercato settimanale molto rinomato. Il mercato di Intra si tiene ogni sabato mattina lungo le vie del centro e attira gente da tutta la provincia e dal vicino Canton Ticino: bancarelle di formaggi ossolani, salumi, abbigliamento, casalinghi e chi più ne ha ne metta animano la città – se capiti di sabato, un giro al mercato è quasi d’obbligo per vivere un’atmosfera vivace e fare magari qualche acquisto conveniente. Il salotto di Intra è Piazza Ranzoni, elegante piazza contornata da portici. Qui un tempo sorgevano le antiche beccherie (macellerie) e i palazzi dei notabili – ad esempio Palazzo Peretti, dimora neoclassica che noterai per la sua ricchezza decorativa. Sotto i portici della piazza e delle vie limitrofe (via XXV Aprile, Corso Garibaldi) oggi trovi negozi alla moda, pasticcerie storiche e bar. È il luogo giusto per prendere un gelato artigianale o un aperitivo seduto a un tavolino all’aperto, osservando il via vai delle persone. In una traversa c’è anche la Casa del Lago, uno spazio espositivo dedicato alle tradizioni e alla storia del Lago Maggiore e delle sue genti (aperto saltuariamente per mostre, informati presso il locale ufficio turistico).
- Teatro “Il Maggiore” – Questo è il polo culturale moderno di Verbania. Inaugurato nel 2016, il teatro-centro eventi Il Maggiore ha un’architettura avveniristica: progettato dall’architetto spagnolo Salvador Perez Arroyo, si presenta come un insieme di volumi curvi e ondulati che richiamano le forme delle montagne e delle onde del lago. Si trova a Intra, proprio sulla riva del lago (zona Arena), ed è ormai un punto di riferimento per spettacoli, concerti e manifestazioni di rilevanza nazionale. La stagione teatrale e di danza ospita compagnie importanti, e vi si tengono festival come Cross Festival (arti performative contemporanee) e serate musicali. Anche se non assisti a uno spettacolo, vale la pena passare di lì per vedere l’edificio (soprattutto la sera, quando è illuminato in modo suggestivo) e magari informarti se c’è qualche evento in programma durante il tuo soggiorno – partecipare a un concerto sul lago può aggiungere un tocco speciale al viaggio.
- Altri luoghi di interesse:
- Villa Taranto e Villa Giulia: già descritte nella sezione natura, sono rilevanti anche come patrimonio storico-artistico. Villa Taranto fu costruita dal conte di Sant’Elia nell’800 e poi acquistata dal capitano McEacharn che la intitolò a un suo antenato (il nome “Taranto” omaggia un parente nominato duca di Taranto da Napoleone). Villa Giulia invece racchiude influenze neoclassiche e liberty; se aperta per qualche mostra, potrai ammirarne i saloni decorati.
- Isolino di San Giovanni: questo piccolo isolotto di fronte a Pallanza, visibile dalla passeggiata, ospita un palazzotto tardo-rinascimentale che fu proprietà della famiglia Borromeo. Non è visitabile (proprietà privata), ma è famoso perché fu residenza estiva del Maestro Arturo Toscanini negli anni ’30-’40. Toscanini amava pescare nel lago e di certo l’isolino gli garantiva la tranquillità per farlo. Una curiosità da ammirare a distanza (magari con un cannocchiale puoi scorgere il giardino).
- Chiesa di San Leonardo: a Pallanza, proprio affacciata su Piazza Garibaldi (la piazza del lungolago), c’è questa chiesa parrocchiale dedicata a San Leonardo. Ha origini medievali ma aspetto barocco, con una facciata semplice e un interno riccamente decorato. Spesso viene un po’ ignorata, ma entrando troverai stucchi e affreschi pregevoli del ’700. E all’uscita, sei già sul meraviglioso lungolago palmato di Pallanza!
- Monumento ai caduti sul lungolago di Intra: nota di passaggio, sul lungolago di Intra vedrai un’imponente statua in bronzo: è il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, realizzato dallo scultore Troubetzkoy (sì, sempre lui) nel 1924. Raffigura un soldato a cavallo e ha uno stile molto dinamico. È un punto di riferimento per dare appuntamento (“Ci vediamo al monumento”) e un tributo artistico alla storia.
- Museo dell’arte del cappello: per qualcosa di insolito, sappi che a pochi chilometri da Verbania, nel comune di Ghiffa, esiste un piccolo museo dedicato alla tradizione manifatturiera dei cappelli. Intra e dintorni, infatti, furono importanti per la produzione di feltro e cappelli (il cappellificio Panizza di Ghiffa era famoso). Se ti interessa il tema, il museo (a Ghiffa fraz. Carrozzone) espone macchinari d’epoca e cappelli raffinati. Verifica orari perché è a gestione volontaria e aperto su richiesta in genere.
Come vedi, Verbania non è solo natura ma anche arte diffusa e storia locale. Ogni angolo può raccontare qualcosa: magari un anziano pescatore a Suna ti parlerà della “Regina dei gelsi” (vecchia canzone dialettale locale), oppure noterai murales moderni spuntare tra i palazzi (frutto di festival di street art recenti). Il bello è alternare le attività: un po’ di relax nel verde e un po’ di scoperta culturale, per vivere la città in modo completo.
Sapori di Verbania: enogastronomia locale
Non si può dire di aver conosciuto davvero un luogo se non se ne assaggiano i sapori tipici! Verbania, trovandosi tra lago e montagna, offre una cucina variegata che spazia dai piatti a base di pesce d’acqua dolce alle ricette robuste delle valli ossolane. Preparati dunque a leccarti i baffi: ecco alcune specialità e prodotti da provare durante la tua visita.
- Pesce di lago – Il Lago Maggiore è ricco di pesci d’acqua dolce e la tradizione dei pescatori è ancora viva (li vedrai uscire all’alba con le reti). Tra i pesci più comuni in cucina ci sono il persico reale (perfetto per il famoso risotto al pesce persico, in cui filettini di persico dorati al burro guarniscono un delicato risotto allo zafferano), la trota di lago, il coregone (o lavarello) e l’agone. Un piatto tipico sono gli “alborelle in carpione” o fritte: piccolissimi pesciolini simili alle sardine, fritti e marinati in aceto e aromi – uno stuzzichino tradizionale da accompagnare a un bicchiere di vino bianco. Prova anche i filetti di lavarello alla piastra con burro e salvia, oppure la trota affumicata di produzione artigianale, che spesso si trova nei mercati contadini.
- Piatti di terra e montagna – La vicinanza con le valli alpine porta in tavola polenta, formaggi e carni saporite. In molte trattorie ti proporranno la polenta concia (polenta mischiata a formaggi fusi e burro, super calorica ma deliziosa) accompagnata da spezzatino di cinghiale o stinco al forno. Un piatto storico dell’Ossola è la minestra di castagne e latte: una zuppa dolce-salata ottenuta cuocendo a lungo castagne secche nel latte, molto nutriente, tipica delle sere autunnali. Tra i salumi, da provare la mortadella ossolana (un salame cotto ai fegatini, diverso dalla mortadella bolognese) e la violino di capra (cosciotto di capra essiccato, che si affetta a mano come un violino). Nei ristoranti trovi anche la fonduta (eredità valdostana) e piatti a base di selvaggina (capriolo, lepre) spesso con contorno di funghi porcini locali.
- Formaggi tipici – Qui siamo in Piemonte, terra di grandi formaggi. Nelle valli sopra Verbania si producono formaggi d’alpeggio pregiati: il re è il Bettelmatt, un formaggio grasso e aromatico prodotto in pochissime malghe altissime (Formazza e Devero) da latte di vacche che pascolano erbe speciali. Assaggiarne un pezzetto è quasi d’obbligo se lo trovi (spesso venduto a peso d’oro, ma ne vale la pena). Ottimi anche la Toma del Mottarone, i formaggi caprini freschi di valle Intrasca, e il gorgonzola (il vicino Novarese ne è patria, quindi nei negozi trovi gorgonzola piccante o dolce di prima qualità). Non disdegnare un tagliere misto di formaggi locali magari con miele e composte: un aperitivo perfetto dopo una giornata di visita.
- Dolci e prodotti da forno – La pasticceria locale risente delle tradizioni piemontesi (amaretto, bignole, torte di nocciole) e svizzere. Prova i “Baci di Stresa” o “Margheritine”, biscottini secchi creati in onore della regina Margherita, che trovi un po’ ovunque sul lago. A Intra una specialità tradizionale erano le “uova di ciucc” (in dialetto “uova d’asino”): tranquillo, non sono veri ingredienti esotici, ma un dolcetto di pasta di mandorle a forma di ovetto. Tra i dessert al cucchiaio, spesso nei menu c’è il “Dolce del Lago”: a base di ricotta di capra, miele e noci, oppure il Budino di castagne con panna montata. Se viaggi nel periodo di Carnevale, cerca i “scalìtt” (chiacchiere) e le “tommotte”, dolcetti fritti locali.
- Vini e liquori – Pur essendo il Piemonte terra di grandi vini, proprio l’area di Verbania non ha vigneti estesi (data la geografia montuosa). Però nella vicina Ossola esiste un’antica tradizione vitivinicola che sta rinascendo: assaggia il Prünent, un Nebbiolo delle vallate ossolane, robusto e profumato. Oppure i bianchi delle colline novaresi (un Erbaluce, ad esempio, fresco e fruttato, ottimo con il pesce di lago). Molto diffusi sono i liquori alle erbe artigianali: ad esempio il Genepy ossolano (digestivo di erbe alpine), l’Amaro Mottarone (infuso di erbe del monte Mottarone) o il Amaro Verbano prodotto localmente. Un fine pasto classico potrebbe essere un bicchierino di grappa ossolana aromatizzata ai mirtilli o alla ruta.
- Dove gustarli? – A Verbania troverai una buona scelta di ristoranti e trattorie. Per il pesce di lago, molti consigliano i ristorantini a Suna o Pallanza sul lungolago, dove mangi con vista (es. trota in carpione, risotto al persico e un calice di Erbaluce). Per la cucina ossolana, ci sono agriturismi nell’entroterra o osterie a Intra specializzate in polente e carne. Ovviamente non mancano pizzerie, locali di cucina internazionale e gelaterie artigianali (prova il gelato al gusto “Amaretto” o “Fior di Latte di alpe” se disponibile). Un’esperienza carina può essere anche fare la spesa al mercato di Intra (il sabato) o Pallanza (mi pare il martedì) e organizzare un picnic vista lago con pane fresco, formaggio d’alpe, salame e frutta locale!
Insomma, Verbania soddisfa anche il turista gourmet. Il consiglio è di lasciarsi tentare dalle trattorie tipiche, magari fuori dalle zone più turistiche, dove spesso il menù non è scritto in inglese ma i sapori sono autentici. Chiedi pure ai locali quali sono i ristoranti preferiti in zona: gli abitanti sono orgogliosi dei loro prodotti e saranno felici di consigliarti il posto giusto per una cena memorabile.
(Nota: se hai esigenze particolari, a Verbania trovi anche ristoranti vegetariani/vegani, soprattutto a Intra, e alcune gastronomie con prodotti senza glutine. La città essendo abbastanza grande offre opzioni per tutti i gusti.)
Eventi e manifestazioni locali
Verbania è una città viva tutto l’anno, con un calendario di eventi che spaziano dalla cultura alla gastronomia, dalla musica allo sport. Qualunque stagione tu scelga per visitare, probabilmente troverai qualche manifestazione in corso. Di seguito, una panoramica dei principali eventi annuali (ovviamente le date possono variare leggermente di anno in anno, ti consigliamo di verificare sul sito del turismo o presso l’ufficio informazioni):
- Marzo – Mostra della Camelia (edizione primaverile): con l’inizio della primavera Verbania celebra uno dei suoi fiori simbolo, la camelia. Per un weekend a fine marzo (di solito), Villa Giulia a Pallanza ospita una mostra espositiva di centinaia di varietà di camelie in fiore. Ingresso gratuito o simbolico, potrai ammirare fiori spettacolari coltivati dai floricoltori locali, alcune camelie antiche risalenti al 1800 e composizioni artistiche. Spesso ci sono eventi collaterali: visite a giardini privati, mercatini di piante, conferenze sulla cura del camelieto. È il modo migliore per immergersi nei colori e nei profumi della primavera sul Lago Maggiore.
- Aprile – Settimana del Tulipano: nei Giardini Botanici di Villa Taranto, indicativamente nella seconda metà di aprile, avviene la fioritura contemporanea di oltre 80.000 tulipani🌷 di ogni colore. Viene anche creata una “Labirinto dei tulipani” – un percorso tra aiuole con varietà rare e multicolori di tulipano. Non è un evento organizzato con stand, ma è semplicemente il momento topico per visitare il giardino (che in quel periodo apre con orario 9-18). Meglio andare in settimana per evitare troppa folla, perché i pullman di appassionati di botanica arrivano da ogni dove per questo spettacolo. La Settimana del Tulipano culmina con la premiazione del tulipano più bello e spesso, per l’occasione, l’ingresso a Villa Taranto è a prezzo ridotto per i residenti della provincia.
- Primavera/Estate – Stagione teatrale e musicale: tra maggio e luglio il cartellone culturale si riempie. Al Teatro Il Maggiore c’è la stagione di prosa, musica e danza con eventi nazionali e internazionali. In parallelo, si svolge il festival Cross (giugno) dedicato alle arti performative contemporanee – con spettacoli di danza urbana, performance in luoghi all’aperto e workshop. A luglio, la biblioteca organizza “Allegro con Brio”, una rassegna di incontri letterari e concerti nei parchi (spesso nel parco di Villa Maioni, sede della biblioteca, che tra l’altro è intitolata proprio a Pietro Ceretti di Intra). E ovviamente, essendo sul Lago Maggiore, non manca un po’ di musica classica: Verbania ospita alcuni concerti nell’ambito delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore (Stresa Festival) – un prestigioso festival di musica classica e jazz che a fine agosto porta orchestre sinfoniche e artisti di fama anche in sedi come Villa San Remigio o chiese di Verbania.
- Giugno – Editoria & Giardini: ogni due anni (solitamente anni dispari) a inizio giugno si tiene Editoria & Giardini, una mostra-mercato del libro dedicata ai giardini, al paesaggio e all’ambiente. Un appuntamento unico in Italia: editori specializzati espongono libri di botanica, manuali di gardening, volumi fotografici sulla natura. Ci sono incontri con autori, conferenze e installazioni floreali. Il tutto nella cornice di Villa Giulia o altre ville. Se sei appassionato del genere è imperdibile, ma anche per un curioso può essere bello curiosare tra stand pieni di bellissime immagini botaniche.
- Luglio/Agosto – Estate Verbanese: nei mesi estivi la città si anima di tanti piccoli eventi: sagre gastronomiche nelle frazioni (es. Sagra del Pesce a Suna, Sagra della Polenta a Unchio, ecc.), serate musicali all’aperto, cineforum sotto le stelle, ecc. Ogni venerdì sera di luglio spesso c’è “Intra by Night”: i negozi di Intra rimangono aperti fino a tardi, c’è musica live nelle piazze, artisti di strada e un’atmosfera festosa, ideale per fare shopping serale e prendere un gelato in compagnia. A Pallanza invece una tradizione è la Notte Bianca di metà agosto, con bancarelle e spettacoli che durano fino a mezzanotte inoltrata. In zona arena spesso allestiscono un luna park temporaneo per i ragazzi. A fine agosto può capitare la serata di fuochi d’artificio sul lago: il Distretto Turistico dei Laghi organizza ogni anno un festival di fuochi in varie località e una tappa è spesso a Verbania, con bellissimi fuochi piro-musicali che illuminano il Golfo Borromeo (da brividi vederli riflessi nell’acqua!).
- Ferragosto (15 agosto): la metà di agosto è sentita anche qui. Tipicamente, la sera del 14 o 15 agosto, a Pallanza c’è una festa con concerto in piazza e fuochi d’artificio. Inoltre, il 15 agosto mattina si svolge una regata di barche a vela sul lago, la Regata del Verbano, visibile dal lungolago. Se ami ballare, alcune località vicine organizzano il Ferragosto Beach Party (Arona e Baveno ad esempio), ma anche a Verbania i locali notturni fanno serate speciali. Considera che Ferragosto è altissima stagione: molta gente, prenota ristoranti in anticipo se sarai qui in quel periodo.
- Settembre – Lago Maggiore Half Marathon & altre gare: a inizio autunno si tengono eventi sportivi come la mezza maratona del Lago Maggiore che parte/arriva a Verbania (un percorso panoramico lungo la costa del lago, con atleti da diversi paesi). A fine settembre c’è spesso la “Maratona della Valle Intrasca”, gara di trail running a coppie su per i monti dietro Verbania, con partenza da Intra – un evento storico per sportivi. Anche se non corri, l’atmosfera è coinvolgente, con musica e tifo in piazza all’arrivo.
- Ottobre – Mostra della Camelia (edizione autunnale): sì, la camelia fiorisce anche in autunno! A metà/fine ottobre o inizio novembre, di solito, Villa Giulia ospita la versione invernale della Mostra della Camelia. Le camelie sasanqua fioriscono in questo periodo, e Verbania ne approfitta per un evento che richiama molti appassionati. È più piccola della mostra primaverile, ma ugualmente suggestiva perché accostata ai colori autunnali del parco.
- Novembre/Dicembre – Eventi natalizi: con l’avvicinarsi del Natale, anche Verbania si veste a festa. Le vie del centro vengono illuminate e ornate. A Pallanza tipicamente si tiene il Mercatino di Natale l’8 dicembre (giorno dell’Immacolata) o nei weekend seguenti, con casette in legno che vendono addobbi, dolciumi e artigianato, il tutto riscaldato da vin brulé e musica natalizia. Un’attrazione molto amata dai bambini è il Villaggio di Natale alla Fattoria del Toce (a Fondotoce) da fine novembre a fine dicembre: luci, decorazioni, animali della fattoria e Babbo Natale in persona che raccoglie le letterine! Inoltre possono comparire piste di pattinaggio sul ghiaccio temporanee, ad esempio a Intra in Piazza San Vittore o a Pallanza in Piazza Garibaldi, dove noleggiare i pattini e divertirsi sotto le luminarie. Il 31 dicembre spesso il Comune organizza festa di Capodanno in piazza (con musica dal vivo e brindisi di mezzanotte, solitamente a Intra) – un bel modo per salutare l’anno nuovo tra fuochi d’artificio e gente allegra.
Questi sono solo gli eventi principali, ma ce ne sono molti altri: rassegne di cinema d’autore, fiere agricole (ad esempio la Mostra bovina di Fondotoce a ottobre per vedere mucche e prodotti contadini), festival letterari come LetterAltura (in luglio, dedicato alla letteratura di montagna, con incontri in vari luoghi anche in quota), raduni enogastronomici (ad esempio “Un lago di cioccolato” in inverno a Intra dove degustare cioccolato artigianale). Insomma, Verbania offre intrattenimento per tutti i gusti.
Il consiglio è di consultare il calendario aggiornato sul portale del turismo (ViviVerbania) o chiedere in loco: potresti scoprire che proprio durante la tua permanenza c’è, ad esempio, un concerto d’organo gratuito in una chiesa, oppure una gara di fuochi artificiali sull’acqua, o ancora una sfilata storica. Partecipare alla vita locale è uno dei modi migliori per sentirsi parte della città, anche se per pochi giorni.
E se anche non trovassi eventi speciali, ricorda che ogni giorno a Verbania può essere speciale per conto suo: un picnic al tramonto, una nuotata all’alba, una passeggiata notturna sotto le stelle sul pontile… questi sono momenti che non hanno data in calendario ma che renderanno il tuo viaggio unico.
Cosa vedere a Verbania in un giorno (itinerario consigliato)
Verbania e dintorni offrono così tanto che si potrebbe trascorrere qui una settimana senza annoiarsi. Ma se hai solo una giornata a disposizione, niente paura: con un buon itinerario potrai cogliere l’essenza della città e ammirarne le attrazioni principali. Di seguito ti proponiamo un itinerario di massima per visitare Verbania in 1 giorno, ricco ma fattibile, con qualche variante a seconda dei tuoi interessi.
Naturalmente puoi adattarlo come preferisci (e il meteo o la stagione potrebbero consigliare alcune tappe piuttosto che altre). Supponiamo di partire al mattino e concludere in serata:
Mattina (9:00 – 12:30): Pallanza e Villa Taranto
- Ore 9:00 – Giardini di Villa Taranto: Inizia la giornata immerso nella quiete e nei colori dei Giardini Botanici di Villa Taranto. Arrivare presto ti permette di goderteli con poca folla e con la luce mattutina ideale per le foto. Se sei in auto, parcheggia comodamente gratis davanti all’ingresso; se sei a piedi da Pallanza centro, ci vogliono circa 15-20 minuti di camminata panoramica lungo il lago fino all’ingresso dei giardini (oppure puoi prendere l’autobus urbano Linea 1 o 2 e scendere alla fermata Villa Taranto). Dedicagli almeno 1h e mezza/2h: prendi la mappa all’ingresso e segui il percorso numerato consigliato, così non ti perdi nulla. Ammira le fontane, le aiuole tematiche, le serre e il panoramico viale d’ingresso fiancheggiato da conifere giganti. Non correre: siediti magari su una panchina nel giardino all’italiana superiore per gustarti la vista del lago tra le statue e le aiuole geometriche. Se hai fame, all’interno c’è un bar/bistrot per un caffè e brioche (oppure aspetta la tappa successiva per uno spuntino più tipico). Info: biglietto 13 €, apertura dalle 9:00 (ultima entrata 16:45 in bassa stagione o 17:45 in estate).
- Ore 11:00 – Lungolago di Pallanza e centro storico: Uscito da Villa Taranto, raggiungi il centro di Pallanza. Se hai l’auto, puoi spostarla verso Pallanza – ad esempio c’è un parcheggio libero in piazzale Flaim (zona “arena”) oppure uno a pagamento in piazza Garibaldi, entrambi comodi. A piedi, sono 10-15 minuti. La passeggiata lungolago di Pallanza è splendida: costeggia il lago tra aiuole fiorite, palme e panchine affacciate sull’acqua. Noterai sul lato opposto del golfo l’Isola Madre e la sagoma di Stresa in lontananza. Raggiungi Piazza Garibaldi, la piazza principale di Pallanza, circondata da bar con dehor, hotel storici e dalla chiesa di San Leonardo. Qui puoi fermarti per un cappuccino, oppure – se già scatta l’ora dello spuntino – gustare un gelato artigianale in una delle gelaterie (ad esempio la storica Gelateria Paradiso affacciata sulla piazza).
- Ore 11:30 – Visita a Villa Giulia (se aperta) o al Museo del Paesaggio: A pochi passi dalla piazza, attraversando il giardinetto pubblico, trovi Villa Giulia. Se c’è qualche mostra visitabile, puoi dare un’occhiata all’interno (spesso ingresso libero) per vedere i saloni liberty. Altrimenti, prosegui verso Palazzo Viani Dugnani in via Ruga, dove c’è il Museo del Paesaggio. Una visita rapida al museo (diciamo 30-40 minuti) ti permetterà di vedere almeno la gipsoteca Troubetzkoy e qualche dipinto locale – interessante per connetterti alla cultura del luogo. Se i tempi sono stretti, puoi valutare di saltare il museo e semplicemente goderti il centro storico di Pallanza: gironzola tra le vie acciottolate retrostanti (via Ruga, via Manzoni) piene di piccoli negozi, fino magari a sbucare al parco della Madonna di Campagna per dare uno sguardo alla chiesa rinascimentale. In un giorno unico, forse è meglio ottimizzare: consiglio – visita il museo solo se il meteo è bruttino o se sei un appassionato d’arte; altrimenti, preferisci stare all’aperto e assaporare l’atmosfera lacustre.
Pausa pranzo (13:00 – 14:30):
Verbania offre molte opzioni per pranzo. Avendo trascorso la mattina a Pallanza, un’idea piacevole è pranzare proprio qui. Opzioni:
- Se vuoi stare leggero e veloce: un panino gourmet o insalatona al Bar Imbarcadero in piazza Garibaldi, godendoti la vista lago.
- Se preferisci cucina tipica seduto: ad esempio Ristorante Il Portale o Osteria degli Specchi (nomi indicativi, verifica quelli consigliati del momento) dove trovare piatti locali come il risotto al persico o il coregone alla griglia.
- In alternativa, se ti va un picnic, potresti aver comprato qualche prelibatezza al mercato (se è sabato mattina) o in una gastronomia, e allora puoi andare a mangiare in relax nei giardini pubblici di Pallanza (ci sono panchine fronte lago) o al parco di Villa Giulia.
Non pranzare troppo tardi, perché il pomeriggio è denso di bellezze!
Pomeriggio (14:30 – 18:30): Intra e le Isole Borromee
- Ore 14:30 – Spostamento a Intra: Dopo pranzo, dirigiti verso Verbania Intra. Se sei in auto, sono 10 minuti di guida; ci sono vari parcheggi: uno ampio e gratuito in Piazza Fratelli Bandiera (area del mercato), oppure un autosilo multipiano in via Rosmini vicino al municipio. In alternativa, puoi prendere l’autobus urbano Linea 2 che collega Pallanza a Intra ogni 20 minuti circa (costo circa 1.50 €, biglietto acquistabile nelle tabaccherie o app). Se ti piace camminare ed è una bella giornata, sappi che è possibile anche andare a piedi da Pallanza a Intra seguendo il lungolago/ciclabile per circa 3 km, ma parte del percorso è su strada trafficata; potrebbe richiedere 40-45 minuti, non l’ideale se hai solo un giorno. Meglio bus o auto per risparmiare tempo.
- Ore 15:00 – Imbarco per il tour delle Isole Borromee: Una volta a Intra, dirigiti verso l’imbarcadero (lungo via Franzosini/Piazza Matteotti). Qui hai un paio di opzioni:
- Tour in battello di linea: La Navigazione Lago Maggiore offre collegamenti di linea da Intra per le Isole Borromee. In genere nel pomeriggio c’è almeno una partenza verso le 15:00-15:30 per l’Isola Madre e Bella. Puoi comprare un biglietto giornaliero hop-on hop-off (Biglietto Turistico Isole) che ti permette di scendere e risalire sulle isole, oppure biglietti singoli per le tratte che ti servono. Con mezza giornata a disposizione, la nostra scelta consigliata è visitare due isole: l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori, oppure l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori. Dovendo partire da Intra, la prima fermata sarà l’Isola Madre (la più vicina a Verbania).
- Taxi boat privato: Sul lungolago troverai anche motoscafisti privati (servizio pubblico non di linea chiamato “Lago Maggiore Boat”) che offrono tour personalizzati alle isole. Sono più costosi, ma se siete un gruppetto e volete flessibilità di orari, possono portarti direttamente dove vuoi e concordare l’orario di rientro. Da Intra comunque il servizio di linea è molto comodo e più economico.
- Ore 15:30 – Isola Madre: Arriverai al piccolo molo dell’Isola Madre, la più grande delle Borromee, famosa per il suo giardino botanico lussureggiante e il palazzo Borromeo dai soffitti affrescati. Qui, se possibile, dedica un’ora alla visita:
- Entra nei Giardini dell’Isola Madre (biglietto di ingresso ~€15 solo giardino, oppure cumulativo se poi fai anche Isola Bella – combinato due isole €36 adulti). Passeggerai tra pavoni in libertà, piante esotiche e fioriture tropicali. Da non perdere lo storico cipresso del Kashmir e il giardino dei fiori con stagno di ninfee.
- Visita il Palazzo Borromeo dell’isola, residenza aristocratica arredata con antichi mobili. Particolarmente curiosa è la sala delle marionette, con un antico teatro di marionette della famiglia Borromeo. E al piano terra, la collezione di arredi e porcellane.
- Ore 16:40 – Isola dei Pescatori (Isola Superiore): Dopo pochi minuti di navigazione scendi sull’Isola dei Pescatori, l’unica delle tre isole ad essere un borgo abitato tutto l’anno (ci vive una piccola comunità di residenti). L’atmosfera qui è molto caratteristica: un minuscolo villaggio con vicoli stretti, case antiche con lunghi balconi (dove si essiccava il pesce), barche attraccate. Fai una passeggiata ad anello per percorrere l’isoletta: in 15 minuti scarsi la giri tutta, ma prenditi tempo per qualche souvenir nelle botteghe (qui trovi merletti, artigianato locale, lavoretti in legno d’ulivo ecc.). Se vuoi fare una pausa dolce, c’è una famosa crêperie/gelateria sull’isola dove gustare un gelato o una crêpe vista lago. Oppure semplicemente siediti sul muretto fronte acqua a goderti il panorama di Isola Bella che si vede vicina. Questa isola è ottima per foto romantiche con le barche e i gabbiani. (Se avessi più tempo, potresti cenare qui la sera in uno dei ristorantini di pesce con terrazza sull’acqua – molto suggestivo – ma in un tour di un giorno poi risulterebbe complicato il rientro notturno a Verbania perché i battelli cessano servizio verso sera; meglio tornare per cena in città).
- Ore 17:30 – Isola Bella (opzionale): Con il tempo a disposizione, devi scegliere: o rientrare a Verbania Intra con il battello da Isola Pescatori delle 17:45 circa, oppure se sei in orario e i battelli lo consentono, fare un veloce blitz anche sull’Isola Bella. Questa è l’isola più celebre, con il grandioso Palazzo Borromeo barocco e i giardini terrazzati scenografici. Tuttavia, visitarla bene richiederebbe almeno 1h30 (solo il palazzo 45 min e giardini 30 min). Se hai poco tempo, puoi almeno sbarcare per dare un’occhiata alla facciata del palazzo dal molo e alla vivace via di negozietti che sale verso di esso. Una visita completa dell’Isola Bella potrebbe dover essere sacrificata in un tour di un giorno, a meno di rinunciare a qualcos’altro. Alternativa: potresti optare di visitare Isola Bella al posto di Isola Madre (specialmente se ti interessa di più il palazzo sontuoso barocco, con sale affrescate e grotte di conchiglie, e vedere i famosi giardini all’italiana con le statue e i pavoni bianchi). In tal caso: Intra – Isola Bella (visita) – Isola Pescatori (breve sosta) – rientro. Tieni conto che spesso i battelli nel tardo pomeriggio partono dall’Isola Bella verso Stresa e poi Verbania Pallanza piuttosto che Intra, quindi controlla bene gli orari per non restare bloccato. Diciamo che, con un po’ di fortuna e organizzazione, alle 18:30 dovresti essere di ritorno a Verbania (Intra o Pallanza a seconda del percorso del battello scelto).
Sera (dopo le 19:00): Relax e cena
Dopo una giornata intensa, è ora di rilassarsi. Ecco come concludere al meglio:
- Se sei sbarcato a Verbania Pallanza al ritorno: puoi fare un ultimo giro sul lungolago al tramonto. La luce serale tinge le montagne di rosa e il lago di arancio – momento perfetto per foto ricordo. Potresti passeggiare fino a Suna (20 minuti a piedi da Pallanza lungo la litoranea pedonale): Suna la sera è deliziosa, con i localini che si accendono, una chiesetta in riva al lago e magari qualche papera che nuota placida.
- Se sei rientrato a Verbania Intra: fai due passi per il centro, ora tranquillo dopo la chiusura dei negozi, e raggiungi il lungolago di Intra (zona imbarcadero vecchio con la tettoia liberty). Spesso la sera qui ci sono bancarelle o artisti di strada, e la vista verso le luci di Laveno dall’altra parte è suggestiva.
Cena: Per l’ultima cena a Verbania hai diverse opzioni romantiche o caratteristiche:
- Un ristorante sul lago a Pallanza o Suna se vuoi qualcosa di scenografico (ce ne sono un paio con terrazza proprio sull’acqua – prenota se di sabato).
- Un’osteria tipica a Intra se preferisci un’atmosfera più da local, magari con piatti di territorio e vini piemontesi.
- In estate, potresti anche prendere qualcosa da asporto (tipo pizza o fish&chips di lago) e fare cena picnic in riva al lago guardando le stelle – perché no? Molti giovani del posto lo fanno, specie a Suna dove c’è una piccola spiaggetta e prato.
Dopo cena, se hai ancora energie:
- Gustati un gelato artigianale per dessert in gelateria (ce ne sono ottime sia a Intra che Pallanza).
- Fermati a sentire eventuale musica dal vivo: in estate capita spesso che qualche locale abbia musica all’aperto.
- Semplicemente siediti su una panchina a godere della quiete notturna del lago, con i riflessi della luna sull’acqua e magari il suono di una barca lontana. È un momento perfetto per ripercorrere mentalmente la giornata e renderti conto di quante cose diverse hai vissuto in poche ore: dal patrimonio botanico di Villa Taranto alle viuzze storiche, dal battello sulle isole al viavai cittadino di Intra.
Infine, rientra al tuo alloggio soddisfatto: in un giorno a Verbania sei riuscito a vedere giardini, ville, isole, centri storici e panorami lacustri. Certo, molto resta ancora da esplorare (ad esempio le valli interne non le hai viste, o l’Isola Bella se l’hai saltata), ma avrai sicuramente colto l’essenza di Verbania: una città dai mille volti, accogliente e incastonata in uno scenario naturale eccezionale.
Tweak itinerario: se il tuo viaggio è in inverno, quando le isole e Villa Taranto sono chiusi, puoi modulare così: mattina Intra (mercato e centro), pranzo a Intra, pomeriggio Pallanza (museo, lungolago, Madonna di Campagna), sera a Suna. In inverno infatti punterai più sulle attrazioni culturali e paesaggistiche libere (ad es. salire a Premeno o in un punto panoramico per vedere il lago dall’alto se c’è sole). In autunno, potresti integrare con visita a cantine ossolane o sagre di funghi/castagne nei dintorni. Insomma, l’itinerario va un po’ adattato alla stagione ma la struttura generale (Intra + Pallanza + un’escursione, il tutto condito da buon cibo) regge sempre.
Consigli pratici per la visita
Ora che abbiamo delineato cosa vedere, ecco una serie di consigli utili per organizzare al meglio la tua visita a Verbania. Queste dritte riguardano i trasporti, i parcheggi, i biglietti e gli orari, in modo da farti risparmiare tempo e goderti la città senza intoppi.
- Come arrivare a Verbania:
- In auto: Verbania è raggiungibile dall’Autostrada A26 (Genova – Gravellona Toce) uscendo a Baveno/Stresa o Gravellona Toce. Da Milano sono circa 1h15 di viaggio. Tieni presente che il centro di Verbania si sviluppa lungo la costa: Pallanza e Intra sono attraversate dalla SS34. Nei weekend estivi può esserci traffico, specie a fine giornata di rientro.
- In treno: La stazione ferroviaria di Verbania-Pallanza si trova in località Fondotoce (a ~7 km dal centro città). È sulla linea Milano-Domodossola (treni regionali o Intercity). Dalla stazione, per arrivare in centro, puoi prendere un autobus VCO Trasporti (linea Verbania-Fondotoce o Verbania-Omegna) o un taxi (presenti fuori dalla stazione in coincidenza dei treni principali). In alternativa, potresti arrivare in treno a Stresa o Domodossola e da lì prendere autobus di linea per Verbania.
- In autobus*: Se arrivi dagli aeroporti lombardi, esiste un servizio di bus Alibus da Malpensa a Verbania (su prenotazione). Da Novara c’è un bus diretto verso Verbania (Comazzi). Inoltre, autolinee da Locarno (CH) e da Varese/Luino collegano Verbania.
- In battello*: Un modo scenografico per arrivare è via lago. Ci sono battelli giornalieri da Arona, Stresa, Locarno che fermano a Verbania. E ovviamente il traghetto auto da Laveno a Intra, utile se arrivi da Varese/Lugano.
- Muoversi in città: Verbania è dispersa in più nuclei, ma c’è un servizio di autobus urbani affidabile:
- La linea urbana VCO Trasporti Linea 2 fa il circuito Intra – Pallanza – Suna – Fondotoce e viceversa, utile per spostarsi tra i quartieri. Frequenza ogni ~30 min feriali, più ridotta festivi.
- La linea Verbania – Omegna (Linea 1) collega Pallanza e Intra con Feriolo, Baveno, Stresa e Omegna sul Lago d’Orta (comoda se vuoi fare un’escursione a Stresa senza auto).
- La linea Verbania – Cannobio (Linea 3) va verso nord lungo il lago (Ghiffa, Oggebbio, Cannero, Cannobio).
Inoltre, per spostamenti più scenici:- Navigazione pubblica: usa i battelli come “bus” lacustri per andare da Pallanza a Intra, o a Stresa, o alle isole. Ad esempio esistono corse Intra-Pallanza dirette via lago (utile quando la strada è ingorgata).
- Taxi: Il posteggio taxi principale è a Intra (Vecchio Imbarcadero) e alla stazione di Fondotoce. Telefono taxi Verbania: +39 0323 404444 (consigliata prenotazione).
- Bici: Verbania ha servizio di bike sharing chiamato Waimoov, con stazioni nei punti chiave (Intra, Pallanza, Fondotoce). Noleggiare una bici può essere ottimo per girare lungolago e dintorni (c’è una pista ciclabile continua da Suna a Fondotoce passando per Pallanza). Attenzione però che Intra-Pallanza in bici implica un tratto su strada stretta.
- A piedi: camminare è fattibile e piacevole nelle singole zone (Intra ha la sua area pedonale, Pallanza pure), ma per collegare Intra e Pallanza a piedi interamente è un po’ lungo. Meglio magari fare solo Pallanza-Suna (1 km) o Intra-Tre Ponti (un bel tratto con marciapiede fino al porto turistico Tre Ponti).
- ZTL e viabilità: Verbania ha Zone a Traffico Limitato attive in alcuni orari:
- Intra centro: area di Piazza San Vittore e vie attorno, solitamente ZTL nelle fasce 0-6, 10-14, 16-24 (ovvero chiusa ai non residenti di notte, all’ora di pranzo e sera). Fai attenzione ai cartelli, ci sono telecamere attive ai varchi. Comunque i parcheggi principali sono appena fuori dalla ZTL.
- Pallanza lungolago: recentemente la ZTL su Piazza Garibaldi è stata revocata per creare più parcheggi, ma in estate spesso chiudono il lungolago alle auto la sera. In generale, evita di infilarti in auto nei vicoli stretti: parcheggia e gira a piedi le zone centrali.
- Parcheggi:
- A Intra: come detto, Piazza Fratelli Bandiera (zona mercato) è grande e gratuito, tranne il sabato mattina quando c’è il mercato. Vicino all’imbarcadero c’è un parcheggio libero di fianco all’ex navigazione. Inoltre Autosilo Villa Simonetta in via Rosmini (a pagamento, coperto) è centrale. Molte vie hanno strisce blu a pagamento (tariffa intorno 1-1,5 €/h, gratis la sera e festivi in genere).
- A Pallanza: Piazzale Flaim (ex arena) ha posti gratuiti e altri a disco orario, ed è comodo per centro e Villa Giulia. In Piazza Garibaldi (lungolago) alcuni posti blu a pagamento. Dietro al municipio c’è un autosilo multipiano. Anche zona Villa Taranto: parcheggio dedicato gratuito per i giardini.
- A Suna: parcheggi lungo la via Troubetzkoy (lungolago di Suna) segnati blu (pagamento estivo), oppure salendo verso via Trento c’è qualche posteggio libero.
- In alta stagione i posti sul lungolago si riempiono, quindi eventualmente considera di lasciare l’auto un pochino fuori dal centro (5-10 min a piedi). Occhio alle zone riservate ai residenti (strisce gialle) in alcuni quartieri.
- Biglietti combinati e risparmi:
- Se prevedi di usare molto i battelli, valuta il biglietto giornaliero turistico della Navigazione Lago Maggiore (costa circa 15-20 € e permette corse illimitate nella giornata su un determinato bacino). Ad esempio c’è il biglietto “Libera Navigazione Isole” che copre tutte le isole e le tratte Stresa-Verbania. Utile se fai tanti salti tra isole e sponde.
- Esiste anche un biglietto Treno+Battello (Trenord “Laveno e il Maggiore”) che da Milano ti dà viaggio in treno fino a Laveno e poi navigazione sul lago – ma più per chi arriva da fuori in giornata.
- Biglietti combinati attrazioni: come menzionato, c’è un combinato Villa Taranto + Museo del Paesaggio a 15 €, risparmiando qualche euro. Inoltre, i Borromeo Pass: se vuoi visitare Isola Bella + Isola Madre + magari Rocca Angera, ci sono pass cumulativi convenienti rispetto ai singoli (ad esempio Isola Bella + Madre €36 contro €23+€20 = 43€).
- Carta Musei Piemonte: se sei un grande divoratore di musei, la tessera Abbonamento Musei Piemonte vale anche per il Museo del Paesaggio (ingresso gratuito per i possessori).
- Orari di apertura attrazioni principali:
- Giardini Villa Taranto: aperti tutti i giorni da metà marzo a inizio novembre. Orari: 9:00-18:00 (ultimo ingresso 17:45) in estate; in primavera/autunno chiusura anticipata di un’ora. Inverno chiuso.
- Isole Borromee (Isola Bella e Madre): stagione 2025 dal 15 marzo al 2 novembre, tutti i giorni 10:00-17:00 (ultimo ingresso). In bassa stagione fino alle 16:00. Chiuso in inverno. La visita ai palazzi dura ~1h cad. Biglietterie chiudono prima delle 17.
- Museo del Paesaggio: in estate aperto indicativamente 10-18, chiuso il martedì. Fuori stagione spesso solo venerdì-sabato-domenica con orari ridotti (tipo 15-18). Meglio controllare sul loro sito.
- Chiesa Madonna di Campagna: aperta durante il giorno, ma fuori dalle messe potrebbe essere chiusa; suona al custode accanto se trovi chiuso, spesso è gentile e apre.
- Mercati: mercato Intra sabato 8-13; mercato Pallanza venerdì mattina (più piccolo).
- Negozi: molti esercizi osservano chiusura settimanale il lunedì (soprattutto i negozi a Intra, essendo la domenica frequentati da turisti, riposano lunedì). A Intra in settimana fanno pausa pranzo 12:30-15:30 molti. Ristoranti in genere chiusi lunedì sera o martedì sera a rotazione.
- Clima e abbigliamento:
- Porta sempre con te un ombrello o k-way: Verbania è una delle zone più piovose d’Italia (oltre 2000 mm annui), specie in primavera e autunno. Temporali estivi improvvisi sono frequenti, meglio essere preparati.
- In estate, abiti leggeri ma anche un golfino: di giorno fa caldo e umido, ma la sera la brezza del lago può rinfrescare (18-20°C). In inverno, vestirsi a strati: sul lungolago temperature miti, ma se sali in collina o vai sulle isole può fare più freddo. Sempre avere scarpe comode per camminare e magari una piccola torcia se rientri a piedi tardi (alcuni tratti lungolago meno illuminati).
- Ufficio turistico: C’è un info-point a Pallanza (in Pallanza, Via Ruga, e uno d’estate a Intra in imbarcadero). L’ufficio turistico cittadino è recentemente stato spostato in una nuova sede, chiedi localizzazione esatta (dovrebbe essere in zona Pallanza). Comunque, ci sono anche totem interattivi e il sito ViviVerbania.it molto utile. L’app ViviVerbania è scaricabile gratuitamente, contiene mappe, eventi e itinerari.
- Sicurezza: Verbania è una città tranquilla e sicura. Puoi girare serenamente anche la sera sul lungolago. Come ovunque, occhio a non lasciare valori in bella vista in auto e chiudi bene l’auto (in estate, potendo, parcheggia in zone frequentate se rimane la notte). Ma i livelli di criminalità sono bassissimi. Anche per escursioni, i sentieri principali sono sicuri; semmai nelle zone wilderness come Val Grande informati sulle condizioni e segui le precauzioni standard di montagna.
- Lingua: si parla italiano ovviamente, ma essendo zona turistica molti operatori parlano inglese, e anche un po’ di tedesco (soprattutto con i molti turisti svizzeri e tedeschi). Ma se parli italiano, i locali apprezzeranno e ti racconteranno volentieri aneddoti in dialetto (il dialetto locale suona un po’ lombardo/piemontese mescolato).
- Dintorni: se hai tempo extra, con base Verbania puoi visitare facilmente anche altre località: Stresa (20 min auto o 30 min battello) con i suoi grand hotel e la funivia per il Mottarone; Cannero (30 min auto a nord) con i castelli dei Malpaga che emergono dalle acque; Villa Pallavicino a Stresa (parco zoologico e botanico adatto a bimbi); Santa Caterina del Sasso (monastero a picco sul lago, lato lombardo, raggiungibile col traghetto Intra-Laveno + breve auto). Insomma, Verbania è anche un ottimo campo base per esplorare l’intero Lago Maggiore.
Con questi consigli pratici, dovresti poter organizzare il tuo viaggio al meglio, evitando spiacevoli sorprese (tipo scoprire che i giardini chiudono proprio il giorno che volevi andarci, o prendere una multa in ZTL per distrazione). Ora sei pronto a vivere Verbania con la sola preoccupazione di divertirti e lasciarti incantare!
Verbania per tutti: consigli per famiglie, coppie e viaggiatori singoli
Verbania è una destinazione adatta a ogni tipo di viaggiatore, grazie alla varietà di attrazioni e attività. Che tu viaggi in famiglia con bimbi piccoli, in coppia alla ricerca di romanticismo, o da solo in esplorazione, la città saprà accoglierti con esperienze su misura. Ecco alcuni suggerimenti mirati:
In famiglia (bambini e ragazzi)
Portare i bambini in viaggio a Verbania è una scelta azzeccata: il contesto naturale e le attività all’aperto li conquisteranno, e la città offre servizi family-friendly.
- Parchi e spazi all’aperto: i bimbi avranno spazio per correre nei vari parchi pubblici. Segnalo in particolare il Parco Giochi di Villa Maioni (accanto alla biblioteca di Pallanza) con giochi, altalene e uno skate park per i più grandicelli, e il Parco di Villa Giulia dove spesso d’estate installano gonfiabili o fanno spettacoli di burattini. A Intra c’è il Parco “Gianni Rodari” in zona Arena, dedicato al famoso scrittore per l’infanzia (originario del vicino paese di Omegna) – ampi prati, scivoli e vista lago.
- Spiaggia e bagni: nei mesi caldi una tappa obbligata è la Spiaggia di Suna, con sabbia e ghiaietto, acqua bassa lungo la riva adatta ai piccoli, e un’area erbosa ombreggiata. Ci sono anche un beach bar e gelateria a portata di mano. Altra spiaggetta sicura è quella di Feriolo (pochi km, frazione di Baveno con acque calme). Anche lido di Mergozzo è ottimo per bimbi (acqua calda e fondale basso).
- Giro in trenino: in alta stagione spesso c’è un trenino turistico su gomma che fa il tour Intra-Pallanza, molto amato dai bambini. Informati all’ufficio turistico sugli orari: di solito parte dalla lungolago di Pallanza e fa un percorso panoramico di 30 minuti.
- Visite a misura di bimbo: i Giardini di Villa Taranto piacciono ai bambini perché c’è tanto da vedere (pesci rossi nei laghetti, fontane, piante giganti). Si può organizzare tipo caccia al tesoro (troviamo la pianta carnivora, contiamo quanti colori di dalie vediamo…). Anche l’Isola dei Pescatori è divertente per loro (un’isola tutta da esplorare). L’Isola Madre li colpirà se vedono i pavoni bianchi e i pappagalli liberi nel parco. A Stresa, il Parco Pallavicino con zoo è un paradiso: daini, lama, caprette tibetane che girano libere e si lasciano accarezzare dai bimbi, oltre a tigri, zebre e altri animali in area protetta.
- Attività didattiche: da non perdere con i piccoli la Fattoria del Toce (Fondotoce) – una fattoria didattica dove possono vedere da vicino animali da cortile, cavalli, conigli (ce ne sono oltre 40 razze di conigli, alcuni nani tenerissimi!). Organizzano eventi a tema: in primavera la “Mostra dei conigli nani”, a settembre la giornata “Pinocchio in fattoria” con laboratori, e a Natale il villaggio di Babbo Natale. Un luogo semplice ma che incanta i bimbi. Prenota eventuali attività sul loro sito.
- Sport e divertimenti: per ragazzi più grandi, la zipline di cui parlavamo può essere un’esperienza top (dai 9-10 anni in su, se non hanno paura). In località Pian di Sole (Bee, sopra Verbania) c’è un piccolo Adventure Park con percorsi sugli alberi e tiro con l’arco. E per una giornata diversa, valutate l’Acquapark di Brebbia (sponda lombarda, ~40 min di auto) con piscine e scivoli.
- Piscine: se il lago è freddino o il meteo incerto, c’è la Piscina comunale di Verbania Intra (coperta, con vasca bimbi, aperta tutto l’anno) e d’estate la piscina scoperta di Villa Taranto (in realtà è un lido annesso ai giardini, aperto a luglio-agosto).
- Mangiare con bambini: molti ristoranti offrono menù bimbo (pasta al pomodoro, cotoletta e patatine 🍝🍟). A volte è più facile pranzare in pizzeria (ce ne sono diverse con seggioloni e spazio carrozzine). Un must: portali in una gelateria artigianale come Gelateria Maxim a Intra, resteranno estasiati dai gusti e dalle coppe gelato giganti. E magari un giro al negozio di caramelle e cioccolato in centro Intra (ce n’è uno storico pieno di bonbon che è uno spettacolo per gli occhi).
- Eventi bimbi: Informati se durante la tua visita ci sono spettacoli di burattini (a volte in estate ce n’è uno fisso il mercoledì sera a Pallanza). A luglio c’è spesso “Il Paese dei Narratori” a Verbania o Arona, con raccontastorie che affascinano grandi e piccoli nelle piazze. E per i più curiosi, segnalo il museo Meina (sulla sponda opposta) dedicato alla scienza interattiva, raggiungibile in battello + breve tragitto.
- Farmacie e emergenze: Verbania ha ospedale con pronto soccorso (loc. Fondotoce) e varie farmacie (aperte a turno anche di notte). Quindi massima tranquillità per qualsiasi necessità dei piccoli viaggiatori.
In coppia (romanticismo e relax)
Verbania è una meta romantica per eccellenza: paesaggi da cartolina, tramonti sul lago, ristorantini intimi… Ecco idee per un viaggio di coppia:
- Passeggiate romantiche: Il Lungolago di Pallanza al tramonto è probabilmente la cosa più romantica da fare – mano nella mano tra i giardini fioriti, magari sedendosi sul muretto a guardare l’Isola Madre mentre il sole cala dietro le montagne. Anche la sera, il lungolago illuminato e tranquillo invita a fare due passi dopo cena, con il sottofondo delle onde.
- Giro in carrozza o trenino: In alta stagione, a Pallanza è talvolta possibile fare un giro in carrozza trainata da cavalli lungo il lago (un piccolo lusso d’altri tempi). Informatevi all’ufficio turistico se è attivo. Altrimenti, come detto, c’è il trenino che sebbene più per fam### In coppia (romanticismo e relax)
Verbania è una meta ideale per le fughe romantiche. Il ritmo lento del lago e gli scenari suggestivi creano l’atmosfera giusta per condividere momenti speciali. Ecco alcune idee per arricchire il vostro viaggio di coppia:
- Passeggiate al tramonto: Cosa c’è di più romantico di una passeggiata al calar del sole? Il lungolago di Pallanza al tramonto è pura poesia: i colori del cielo si specchiano nell’acqua e potrete sedervi abbracciati su una panchina a guardare l’Isola Madre e le montagne tingersi di rosa. Anche la sera, dopo cena, fate due passi lungolago sotto i lampioni, con il silenzio rotto solo dallo sciabordio delle onde – momenti semplici ma indimenticabili.
- Giro in carrozza o trenino: In alta stagione, a Pallanza talvolta è disponibile un giro in carrozza con cavalli lungo la riviera – un’esperienza d’altri tempi davvero romantica (informatevi all’Infopoint se è attivo durante la vostra visita). In alternativa, potete salire sul pittoresco trenino turistico su gomma: è pensato per famiglie, ma vi permetterà di godervi insieme un tour rilassante della città senza camminare, magari scambiandovi un bacio ad ogni panorama 😉.
- Crociera privata al tramonto: Per un’esperienza da film, considerate di noleggiare un taxi boat privato nel tardo pomeriggio e farvi portare in barca a vedere il tramonto in mezzo al lago. Alcuni barcaioli offrono tour serali (magari con bottiglia di prosecco a bordo). Immaginatevi al largo, con il sole che scende dietro le montagne e voi due a brindare – impagabile. In estate organizzano anche aperitivi in battello o mini-crociere con cena, informatevi se ce ne sono durante il vostro soggiorno.
- Aperitivo e cena a lume di candela: Verbania ha ristorantini perfetti per le coppie. Per l’aperitivo, scegliete un locale vista lago: a Pallanza ad esempio il Portico o il lounge bar di un hotel storico, dove sorseggiare un Aperol Spritz o un bicchiere di Nebbiolo guardando il lago. Per cena, optate per un tavolo all’aperto proprio sull’acqua: a Suna c’è qualche ristorante con terrazza sul lago così vicina che sembra di toccarlo. Luci soffuse, un buon risotto e il suono dell’acqua – il romanticismo è servito. In alternativa, cena in collina: alcuni agriturismi sopra Verbania hanno pochi tavoli e viste panoramiche mozzafiato, ideali per una serata intima.
- Punti panoramici “segreti”: Se avete la macchina, al tramonto o di sera salite in collina a Cavandone o Trebbia: sono piccole frazioni sopra Verbania da cui si gode una vista spettacolare del lago e delle luci della città dall’alto, lontani dalla folla. Portatevi magari un dolce da pasticceria e godetevelo in auto guardando il panorama e ascoltando la vostra musica preferita.
- Benessere e relax: Regalatevi un momento di coccole. In città ci sono alcuni centri benessere (all’interno di hotel) che offrono day spa con massaggi di coppia, saune e bagni turchi. Altrimenti, se volete spingervi un po’ oltre, le Terme di Premia sono a circa 1 ora di auto (nella valle Ossola): un complesso termale alpino con piscine di acqua calda naturale, cascate e centro massaggi, perfetto per rigenerarsi insieme specialmente d’inverno.
- Fotografie romantiche: Verbania offre mille set fotografici naturali. Scattatevi una foto sul pontile di legno a Suna (magari mentre date da mangiare ai cigni), oppure sotto il pergolato fiorito nel giardino di Villa Giulia. Saranno ricordi bellissimi. Se volete qualcosa di particolare, c’è una piccola spiaggetta nascosta tra Pallanza e Suna (zona Villa Taranto, accanto al ristorante Taverna, detta “spiaggia delle sabbie d’oro”) dove potreste scrivere i vostri nomi sulla sabbia e fotografarli con le onde.
- Serate romantiche: Dopo cena, potete scegliere se cercare un po’ di musica dal vivo (in estate spesso ci sono concertini jazz o piano bar negli hotel di Stresa – raggiungibili anche in battello serale), oppure restare in quiete. Intra ha qualche wine bar più movimentato, ma per l’atmosfera da dolce metà suggerisco Pallanza o Suna, magari seduti sul molo con il cielo stellato. Se è periodo di fuochi d’artificio sul lago (ad agosto ce ne sono), non perdeteveli: quale migliore occasione per un abbraccio sotto i fuochi multicolori riflessi nell’acqua?
In sostanza, a Verbania troverete lo scenario perfetto per il vostro amore. Che sia un anniversario, un viaggio di nozze low-key, o semplicemente un weekend insieme, questa città vi regalerà momenti di complicità e bellezza. Molti hotel offrono pacchetti romantici (con camera vista lago, spumante di benvenuto, etc.), approfittatene se volete viziarvi un po’.
In viaggio da solo (avventura e relax in solitaria)
Se viaggi da solo, Verbania è un luogo accogliente in cui non ti sentirai fuori posto. La città è sicura, facile da girare e offre attività perfette da godersi in autonomia, oltre a occasioni di socializzare con gente del luogo o altri viaggiatori.
- Libertà di esplorare: Da solo puoi seguire i tuoi ritmi – restare un’ora in più in quel giardino che ti piace, o saltare l’attrazione che non ti interessa. Verbania in questo è l’ideale: ad esempio puoi passare un intero pomeriggio a leggere un libro all’ombra di un albero nei giardini pubblici, senza fretta. Oppure noleggiare una bici e farti tutto il giro del lungolago fermandoti quando vuoi a scattare foto.
- Fotografia e contemplazione: Viaggiare in solitaria ti permette di dedicarti con calma alla fotografia o al semplice guardarti intorno. Porta con te la macchina fotografica: potrai divertirti a cogliere dettagli architettonici dei palazzi di Intra, giochi di luce nei giardini, volti e scene di vita al mercato. O magari tieni un diario di viaggio, seduto su un molo mentre descrivi la tranquillità che ti circonda.
- Escursioni e trekking: Se sei un tipo avventuroso, i sentieri intorno a Verbania sono la tua palestra. Puoi unirti a escursioni organizzate (le guide del Parco Val Grande propongono uscite di gruppo, buona occasione per conoscere altre persone con la tua passione) oppure avventurarti da solo su percorsi ben segnati. Ad esempio, il sentiero che da Antoliva sale a Cavandone e poi a Monte Rosso offre viste splendide ed è fattibile in autonomia in 2-3 ore. Sempre lascia detto in hotel dove vai e porta mappa/telefono carico, ma troverai parecchi escursionisti nei percorsi classici nei weekend, quindi non sarai mai completamente isolato.
- Cultura e socialità: A Verbania ci sono vari eventi dove è facile fare due chiacchiere. Se vai a una conferenza di Editoria & Giardini o a un concerto, troverai altri appassionati con cui scambiare opinioni. Anche al museo del Paesaggio, le guide sono molto disponibili a raccontare e tu potrai approfittarne per approfondire (i visitatori in solitaria spesso ricevono attenzioni speciali!). E nei bar, specie a Intra, la gente del posto è socievole: sedersi al bancone per un caffè può trasformarsi in conversazione, magari con il barista che ti chiede da dove vieni e ti dà consigli.
- Vita notturna: Pur non essendo una metropoli del divertimento, Intra offre qualche spunto se vuoi passare la serata fuori: ci sono un paio di pub e lounge bar dove si ritrovano i giovani locali. Ad esempio il Estremadura Café o il Todolist a Intra hanno musica e ambiente informale – vai, prendi qualcosa e potresti attaccar bottone con altri avventori o con i baristi. Anche le feste estive all’aperto (tipo Notte Bianca) ti faranno sentire parte della comunità, ballando in piazza con tutti.
- Alloggi per single: Molti B&B a gestione familiare sono contenti di ospitare viaggiatori singoli e spesso i proprietari amano fare due chiacchiere, consigliarti itinerari segreti, ecc. Ti sentirai meno solo e anzi coccolato. Altrimenti, se preferisci mantenere la tua indipendenza totale, i numerosi appartamentini in affitto breve ti danno la libertà di farti da mangiare e gestirti come vuoi.
- Sicurezza: Lo ribadiamo, Verbania è molto sicura. Puoi girare di notte a piedi senza problemi nelle zone centrali. Ovviamente un minimo di buon senso: evita di lasciare incustoditi oggetti di valore in spiaggia, chiudi la bici con il lucchetto, etc., ma non c’è criminalità diffusa. Anche le persone sono cordiali: se hai bisogno di aiuto o indicazioni, non esitare a chiedere, troverai quasi sempre qualcuno disposto a dare una mano (magari in italiano gesticolato, ma si capisce!).
- Attività organizzate: Se vuoi compagnia, ci sono alcune attività di gruppo a cui aggregarsi: tour guidati delle isole, corsi brevi (tipo corso di cucina piemontese in agriturismo, degustazioni guidate di vini ossolani), o anche sport (il CAI locale organizza camminate aperte a tutti). Cerca nelle bacheche info turistiche, potresti unirti a un gruppetto e fare nuove amicizie internazionali.
Viaggiare da soli a Verbania significa godersi la serenità del lago e la libertà di fare ciò che si vuole, con in più la possibilità di entrare in contatto genuino con la realtà locale. Che tu voglia introspezione e quiete, oppure cerchi un po’ di socialità, troverai l’ambiente adatto. Magari tornerai a casa con nuove amicizie o, perché no, con il cuore un po’ rapito da questo angolo di Piemonte.
Curiosità e chicche locali da scoprire
A rendere un viaggio davvero speciale spesso sono quei dettagli curiosi e luoghi meno noti che si scoprono parlando con i residenti o andando fuori dai soliti percorsi turistici. Ecco quindi una piccola raccolta di curiosità e chicche nascoste su Verbania e dintorni, che potranno aggiungere un tocco in più alla vostra visita:
- La “Manchester del Verbano”: Abbiamo visto che Intra era chiamata così per la sua vocazione industriale. E infatti uno dei prodotti insospettabili di Verbania erano… i cappelli di feltro! A inizio ’900 il cappellificio Panizza di Intra realizzava cappelli di qualità venduti in tutto il mondo (compresi i celebri Borsalino). Oggi quello stabilimento non esiste più, ma a Ghiffa (5 km da Intra) c’è un piccolo Museo dell’Arte del Cappello che conserva macchinari e racconta questa storia. Un pezzo di heritage industriale locale poco noto ai più.
- Il fantasma di Villa San Remigio: leggenda vuole che nelle notti di luna piena si aggiri nel parco di Villa San Remigio lo spirito romantico di Sofia Browne, la nobildonna che creò quei giardini col marito. Si dice che si possa vedere una figura di donna passeggiare tra i viali fioriti per poi svanire all’alba. Ovviamente è solo folklore locale… ma se fate una visita serale durante eventi estivi, chissà che l’atmosfera magica non vi faccia quasi credere a questa presenza!
- Toscanini e l’Isolino: il grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini amava talmente l’Isolino di San Giovanni che durante la Seconda Guerra Mondiale, per proteggerlo, nascondeva lì i suoi preziosi manoscritti musicali. Inoltre pare che organizzasse piccoli concerti privati sul terrazzo della villa dell’isola, con pochi amici melomani, mentre barche di curiosi si avvicinavano sull’acqua per carpire qualche nota. Un aneddoto affascinante per gli appassionati di musica.
- Verbania in letteratura: oltre ai famosi scrittori stranieri che l’hanno visitata, Verbania compare in alcuni romanzi italiani. Ad esempio, Piero Chiara, narratore del Lago Maggiore, ambienta a Intra alcune pagine de “Il cappotto di astrakan”. Anche Gianni Rodari, originario del vicino lago d’Orta, cita Verbania in certi suoi racconti per ragazzi (non a caso gli è stato intitolato il parco giochi!). E la poetessa Vittoria Colonna nel ’500 soggiornò a Pallanza tessendone le lodi.
- Villa Taranto e il capitano scozzese: dietro i giardini di Villa Taranto c’è la figura peculiare di Neil McEacharn, gentiluomo scozzese innamorato dell’Italia. Si racconta che scelse Pallanza perché il clima era adatto alle sue piante tropicali e perché il panorama gli ricordava certi laghi di Scozia (con le dovute differenze!). Fece arrivare piante da ogni continente – ad esempio le monumentali Victoria amazonica (gigantesche ninfee tropicali) che coltivava nelle vasche. McEacharn morì nel 1964 e volle essere sepolto nel suo giardino: cercate la cappella-mausoleo immersa nel verde, è un angolino mistico che spesso sfugge ai visitatori frettolosi.
- Intra vs Pallanza – sfottò locali: la rivalità bonaria tra gli abitanti di Intra e Pallanza vive ancora in alcuni detti dialettali. Si dice che gli intrensi chiamassero i pallanzesi “scigalati” (scialacquatori) per via dei grandi alberghi e della vita mondana, mentre i pallanzesi davano degli “intragnüü” agli intrensi, che suona come “tirchioni” (perché lavoravano tanto e badavano al soldo). Oggi ovviamente è solo folclore, però se capita di parlare con un residente più anziano e toccate questo tasto, vi divertirete a sentir citare aneddoti e proverbi sul campanilismo cittadino!
- Cannero e i castelli maledetti: a pochi km da Verbania, a Cannero Riviera, affiorano dalle acque i ruderi di due castelli medievali. Una leggenda locale (che magari sentirete raccontare durante un giro in battello) narra che fossero il covo dei fratelli Mazzarditi, signorotti ribelli che terrorizzavano il lago finché furono sconfitti e i loro castelli dati alle fiamme. Da allora, si vocifera che i Castelli di Cannero portino sfortuna a chi vi mette piede. In realtà ora stanno restaurandoli per aprirli al pubblico – sfortuna o no, saranno una nuova attrazione.
- Dialetto e toponimi: se siete curiosi di linguistica, noterete che molti nomi di frazioni e località hanno suoni particolari. “Suna” per esempio non è giapponese 😄, ma deriva forse da suna (“zona solatia”) in dialetto locale. “Zoverallo” invece pare venga da züber (soprannome di un antico proprietario). Il dialetto verbanese mischia influenze lombarde e voci walser dalle valli – una parlata musicale che purtroppo stanno perdendo. Provate a leggere qualche cartello bilingue (ci sono targhe con nomi dialettali per le vie storiche) o a farvi dire “buongiorno” in dialetto (“Bun dì”).
- Gastronomia insolita: oltre ai piatti noti, c’è qualche chicca davvero locale. Ad esempio, la “Minestra di sasso” legata a una fiaba popolare: si racconta di un frate che chiese ospitalità a una famiglia povera, promettendo di cucinare una minestra con solo un sasso e un po’ d’acqua; incuriositi, gli diedero pentola e fuoco, e pian piano il frate astuto aggiunse ingredienti che i contadini gli portavano… insomma, finì per cucinare una zuppa ricca con l’inganno creativo. Oggi ovviamente non si mangiano sassi, ma nei rifugi dell’Ossola talvolta propongono la “zuppa del frate” in omaggio a questa leggenda. Un modo simpatico per ricordare la tradizione orale del luogo.
- Bandiera Blu e Bandiera Arancione: Lo sapevate? Verbania non solo ha la Bandiera Blu per le sue spiagge (segno di acque pulite e servizi di qualità), ma possiede anche due frazioni premiate col marchio Bandiera Arancione del Touring Club per i borghi d’eccellenza: sono Vogogna e Santa Maria Maggiore, nell’entroterra ossolano. Ok, sono fuori dal centro, ma comunque nel comune di Verbania avete un doppio riconoscimento ambientale e turistico di cui andare fieri!
- Primati geografici: un’ultima curiosità da geografi: la provincia del Verbano-Cusio-Ossola è l’unica in Italia a confinare con ben due nazioni estere (Svizzera e, per un punto sulla cima del Monte Rosa, anche con la Francia). Inoltre Verbania è il capoluogo di provincia più settentrionale d’Italia. Insomma, siete arrivati quasi “in cima” al Bel Paese, geograficamente parlando.
Queste curiosità – tra storia, leggenda e bizzarrie locali – vi faranno guardare Verbania con occhi ancora più interessati. Magari ne userete qualcuna per rompere il ghiaccio chiacchierando con un abitante (“Ho sentito del fantasma di Villa San Remigio, è vero?” 😉) o per giocare a fare gli esploratori urbani a caccia di dettagli nascosti (provate a trovare, ad esempio, la vecchia unità di misura in pietra murata sul Municipio di Pallanza, usata ai tempi dei mercanti… micro-dettagli da detective!).
Verbania non è solo bella: è viva di storie grandi e piccole, che aspettano solo di essere scoperte da chi, come voi, ha la curiosità di andare oltre la superficie.
Conclusione
Siamo arrivati alla fine di questa lunga guida informale su Verbania. 💚 Speriamo che, attraverso oltre 10.000 parole, vi sia arrivato tutto l’amore e l’entusiasmo che questa città sa ispirare. Abbiamo esplorato insieme perché Verbania è speciale, dalla sua storia giovane ma complessa, ai tesori di natura, arte e sapori che offre. Vi abbiamo portato in passeggiata tra i giardini fioriti, a spasso sul lungolago al tramonto, in barca verso isole da sogno, dentro a musei, chiese e mercati, e persino su per i monti selvaggi dietro la città. Avete ora in mano consigli pratici per organizzare la visita, e spunti per godervela al meglio sia che siate una famiglia con bimbi curiosi, una coppia in cerca di momenti romantici, o un viaggiatore solitario in cerca di esperienze autentiche.
Verbania è una città dai mille volti: giardino in fiore, terrazza panoramica sul lago, rifugio di cultura e tranquillità, base per avventure alpine e palco di eventi vivaci. In qualunque stagione la visitiate, saprà regalarvi qualcosa di unico. Potrete portare a casa con voi il ricordo del profumo delle camelie, il gusto di un risotto al pesce persico mangiato in riva al lago, il suono delle campane rintoccate a festa sul lungolago, la vista di un cielo stellato riflesso nell’acqua, e magari qualche amicizia nata per caso chiacchierando in piazza.
Non vi resta che venire a Verbania e vivere di persona tutto questo. Lasciatevi guidare dalla curiosità: spesso le scoperte più belle si fanno perdendosi tra i vicoli di Intra o salendo una scalinata che porta a un punto panoramico segreto. E ricordate, come dice un proverbio locale: “Chi vede il Verbano, se ne invaghisce all’istante”. Provare per credere! 😄
Dove Dormire Vicino a Verbania: Un Luogo che Sa di Casa, Tra Bosco e Silenzio
Verbania è una meta che si scopre lentamente.
Non si attraversa di fretta, né si consuma in una giornata.
Tra le sponde del Lago Maggiore e le colline che lo circondano, si svela un paesaggio fatto di luce, acqua, fiori e ville storiche.
Un luogo dove la bellezza non è mai gridata, ma si lascia trovare da chi sa guardare.
E proprio per accogliere questa bellezza, serve un posto speciale dove tornare la sera.
Un luogo che non sia solo un alloggio, ma una pausa vera. Un rifugio.
A pochi minuti da Verbania, nascosto tra i boschi di Gignese, c’è Hartmann Feel at Home.
Qui il tempo rallenta appena varchi il cancello.
Il profumo del legno e dell’erba tagliata, il canto degli uccelli, il silenzio che respira: tutto invita a lasciarsi andare.
Non ci sono reception rumorose né orari imposti. C’è solo la sensazione nitida di essere nel posto giusto.
Hartmann Feel at Home non è un hotel e nemmeno un semplice B&B.
È una casa pensata per chi cerca un’accoglienza sincera, fatta di dettagli, atmosfera, equilibrio.
Una casa in cui si entra da ospiti e si esce con un piccolo pezzo di cuore in più.
Un’Oasi di Benessere a Gignese
Le camere, ispirate all’energia dei chakra, accolgono con luce naturale, toni delicati e un’atmosfera serena. Ampie, ariose e dotate di pavimenti in parquet, bagno privato e vista sul giardino, offrono un rifugio intimo dove rigenerarsi e sentirsi completamente a proprio agio.
Il soggiorno è arricchito da spazi pensati per il relax: una vasca idromassaggio immersa nel verde per abbandonarsi al silenzio, una lounge con camino rotondo per momenti di quiete, lettura o condivisione, e una sala yoga dove recuperare il proprio centro tra meditazione, respiro e ascolto interiore.
Ogni mattina, una colazione sana e genuina viene servita con attenzione e cura. Il buffet propone una varietà di scelte, con opzioni vegetariane, vegane e senza glutine, tutte preparate con ingredienti freschi e di stagione, per iniziare la giornata in modo leggero e nutriente.
Hartmann Feel at Home è molto più di una struttura ricettiva: è un’esperienza sensoriale e umana, dove il tempo rallenta e si riscopre il valore della semplicità. Un luogo intimo, tra lago e natura, dove sentirsi davvero accolti, presenti e in equilibrio.








Le camere non hanno numeri. Hanno nomi, personalità, emozioni.
Swadhisthana, con la sua vasca idromassaggio privata e l’accesso al giardino, è un invito alla calma più profonda.
Manipura è essenziale, solare, perfetta per chi ama la semplicità che non rinuncia al comfort.
Anahata sorprende con il letto soppalcato e gli spazi morbidi, ideale per chi ama l’originalità.
Vishuddha è un angolo di silenzio puro, raccolto e meditativo.
Ajna offre due ambienti separati per chi desidera privacy e spazio, senza rinunciare al calore.
Sahasrara, nella torretta, regala una vista sublime sul lago e sulle montagne: un panorama che sembra toccare l’anima.
Oltre la camera, tutto parla di benessere.
Una sala yoga aperta giorno e notte per distendere corpo e pensieri.
Una vasca idromassaggio immersa nel verde, dove ascoltare solo il vento tra gli alberi.
Colazioni preparate con amore, senza sveglie né fretta, dove il tempo ha il sapore delle cose buone.
Libri, poltrone, giardini, silenzi. Tutto qui è fatto per accompagnarti, non per distrarti.
Hartmann Feel at Home è il luogo giusto se cerchi qualcosa di più.
Non solo dove dormire vicino a Verbania.
Ma dove fermarti davvero.
Dove ogni ritorno dalla città, dal lago o da una gita diventa un rientro intimo, gentile, tuo.
Dove il soggiorno non è una parentesi, ma un piccolo pezzo di vita vissuta bene.
E se torni… non è per caso. È perché ti sei sentito accolto.
Hartmann Feel at Home
Più che ospitalità.
Una sensazione che resta.
Qui di seguito puoi prenotare direttamente le nostre camere: