Sotto lo sguardo severo e silenzioso del Monte Rosa, a pochi passi dal cuore antico di Macugnaga, si apre un passaggio scavato nella roccia viva: è la Miniera della Guia, oggi trasformata in museo.
Un luogo che non si visita soltanto: si attraversa. Si ascolta. Si respira.
Qui la pietra sussurra la fatica, il silenzio diventa materia, e il lavoro degli uomini che cercavano l’oro racconta una montagna non romantica, ma reale, profonda, vissuta.
Scopriamo insieme cosa vedere – e dove dormire se desideri che anche il tuo riposo abbia il passo lento e vero della montagna autentica.
La Miniera della Guia: oro, fatica e silenzio
Il museo è ospitato nella prima miniera aurifera delle Alpi italiane visitabile dal pubblico, nel villaggio di Borca, poco sopra Macugnaga.
Un’esperienza immersiva: si entra realmente nel ventre della montagna, si cammina nei cunicoli, si osservano i resti delle attività estrattive, si immagina la vita là sotto – fatta di umidità, rumore di picconi e speranza.
All’interno troverai:
- un percorso guidato nelle gallerie, sicuro e suggestivo
- vecchi strumenti da lavoro, lampade, carrelli, rotaie, picconi
- pannelli illustrativi e racconti che spiegano la vita quotidiana dei minatori
- una sezione dedicata all’estrazione dell’oro, alla sua lavorazione, al commercio
- immagini e testimonianze di chi ha vissuto la miniera, prima che diventasse memoria
È un museo fisico, reale, emozionante. Dove il corpo partecipa e la mente si fa piccola, in ascolto.
Un museo che si attraversa con rispetto
La Miniera della Guia è perfetta per chi:
- ama i luoghi veri, che non hanno bisogno di spettacolo per colpire
- vuole capire la montagna dall’interno, non solo dal sentiero
- viaggia con figli e desidera mostrar loro il valore della fatica e del lavoro
- cerca un’esperienza sensoriale intensa, ma rispettosa
All’uscita, l’aria fresca e il paesaggio aperto sembrano un dono ritrovato, dopo la discesa nel buio.
Macugnaga: bellezza verticale e radici profonde
Dopo la visita alla miniera, ti consigliamo di tornare nel borgo walser, con le sue case di legno scuro, le fontane, la chiesetta con il Vecchio Tiglio e il piccolo cimitero ai piedi del Monte Rosa.
Oppure prosegui lungo i sentieri, verso il Belvedere, i ghiacciai, le morene.
Qui la montagna si mostra senza filtri, forte e fragile, immensa e intima.
Dove Dormire Dopo la Visita: Un Luogo Dove Il Silenzio Diventa Riposo
Hartmann Feel at Home – Non è un hotel né un B&B in senso tradizionale
Dopo aver camminato nei cunicoli della montagna, dopo aver ascoltato la voce dell’oro e del sacrificio, nasce il desiderio di un luogo dove anche il corpo possa posarsi, e il cuore restare aperto.
Un luogo che non distragga, ma continui a custodire.








A circa un’ora da Macugnaga, tra le colline verdi e il bosco che abbraccia Gignese, ti aspetta Hartmann Feel at Home.
Non è un hotel. Non è nemmeno un classico B&B.
È una casa nella natura, pensata per chi ha bisogno di tempo, verità, silenzio buono.
Le sei camere, ispirate ai chakra, offrono esperienze diverse:
- Swadhisthana – suite familiare con accesso diretto al giardino e vasca idromassaggio
- Manipura – doppia comoda e luminosa al piano terra
- Anahata – tripla con letto soppalcato, perfetta per famiglie o piccoli gruppi
- Vishuddha – intima e raccolta, per chi cerca quiete
- Ajna – con due ambienti separati, ideale per chi viaggia con bambini
- Sahasrara – in torretta, con vista aperta sul Lago Maggiore
In più:
- una sala yoga sempre disponibile
- una colazione abbondante, senza orari fissi
- una vasca idromassaggio tra gli alberi, per lasciare andare la fatica
- luce, verde, ascolto, libri, per continuare a camminare… ma dentro
È il posto giusto se:
✔️ Ami i luoghi che raccontano il lavoro e la vita vera
✔️ Viaggi per sentire, non solo per vedere
✔️ Cerchi un’accoglienza sincera, non patinata
✔️ Vuoi sentirti accolto, non solo ospitato
Ti aspettiamo a Gignese, tra Macugnaga, Stresa e il Mottarone.
Prenota qui direttamente dal sito:
