Lago Maggiore: Cosa Vedere in 3 Giorni

Apr 28, 2025

Vuoi visitare il Lago Maggiore e hai bisogno di una guida precisa per vivere tre giorni stupendi?

Qui di seguito troverai la guida di Hartmann Feel at Home.

Hartmann Feel at Home è una villa sul Lago Maggiore immersa nella natura, dove ogni spazio è pensato per offrire pace, armonia e un’accoglienza autentica. Completamente ristrutturata con materiali naturali e pregiati, la villa combina l’eleganza sobria delle residenze storiche con il calore di un ambiente familiare, creando un rifugio perfetto per chi cerca relax e rigenerazione.

Le camere, ispirate all’equilibrio dei chakra, sono ampie, luminose e arredate con uno stile semplice ed essenziale. Ogni stanza è dotata di parquet naturale, bagno privato e affaccio su un giardino curato, offrendo un’atmosfera intima e rilassante che invita al riposo profondo.

Guida Lago Maggiore: Cosa Vedere in 3 Giorni

Vista panoramica del Lago Maggiore dal versante svizzero (Incella, Brissago). Questo ampio specchio d’acqua alpino è il secondo lago più grande d’Italia (dopo il Garda) e il più vasto del versante sud delle Alpi. Le sue rive sono divise fra il Piemonte, la Lombardia e il Canton Ticino (Svizzera). Il clima del Lago Maggiore è particolarmente mite anche in inverno, favorendo rigogliosi giardini botanici e piante esotiche lungo le sue rive, come quelli delle Isole Borromee, delle Brissago e di Villa Taranto. In questa guida approfondita esploreremo itinerari in 3 giorni sul Lago Maggiore, con tappe precise per ogni giornata, consigli pratici e alternative in caso di maltempo, per godersi appieno città, borghi, ville storiche e natura circostante.

Giorno 1: Stresa e le Isole Borromee

L’Isola Bella, splendido isolotto dei Borromeo al centro del Lago Maggiore. Oggi dedicheremo la giornata alla classica escursione nelle isole più famose del Lago Maggiore e alla scoperta di Stresa. Si tratta di un tour ricco ma fattibile: conviene partire presto la mattina per sfruttare al meglio le ore di luce. In caso di pioggia, si può sostituire la gita in barca con visite alternative (ad esempio i giardini botanici o piccoli musei), come vedremo di seguito.

  1. Mattina (8:30 – 13:00): da Stresa alle Isole Borromee
    Iniziamo la giornata a Stresa, elegante cittadina sul lago con eleganti ville liberty e alberghi storici. È consigliabile arrivare entro le 8:30–9:00 per fare colazione sul lungolago (ad es. caffè e brioche panoramici) ed essere pronti al primo battello. Dal Lungolago di Stresa si prende il traghetto per le isole Borromee: la tariffa giornaliera dell’Navigazione Laghi permette più fermate. Il tragitto per l’Isola Bella dura pochi minuti: costeggiamo la costa piemontese fino a lambire le rive di questo isolotto affascinante. L’Isola Bella (320×180 metri) è famosa per il maestoso Palazzo Borromeo e il suo giardino all’italiana terrazzato che occupa gran parte dell’isola.
    • Cosa vedere a Isola Bella: Si sbarca direttamente in un minuscolo porto; dal molo parte il percorso per visitare il palazzo barocco (affreschi, stanze storiche) e poi percorrere i giardini terrazzati che degradano fino al lago. Consigliamo circa 2 ore di visita completa. Da qui lo sguardo abbraccia le montagne circostanti; in giornate limpide si vede Monte Rosa all’orizzonte. La navigazione collega regolarmente Stresa, Laveno, Pallanza e Intra con le isole. Evitate le ore calde (mezzogiorno-estate) al chiuso e programmate la visita al palazzo in un momento fresco; il mattino è ideale, quando il sole illumina i giardini dall’alto. In caso di maltempo, potreste riservare più tempo alle sale interne del palazzo o recuperare la visita ai giardini botanici in un altro giorno più sereno.
    • Isola dei Pescatori (Isola Superiore): Dopo Isola Bella, il battello fa tappa a poche decine di metri l’Isola dei Pescatori (Isola Superiore), l’unica isola abitata del gruppo. Qui tutto è raccolto: tipiche case a più piani con balconi per essiccare il pesce e un dedalo di vicoli pedonali che contengono qualche negozietto artigianale. Il borgo è molto caratteristico, con un’atmosfera di paese lacustre. È il posto perfetto per pranzare a base di pesce di lago: diversi ristorantini offrono menù a base di lavarello, trota o missultin (pesci del lago) e pasta fatta in casa. Nella bella stagione l’isola è affollata di turisti. Evitate l’ora di punta di Ferragosto qui se cercate tranquillità; anzi, considerate che il 15 agosto si svolge a mezzogiorno una suggestiva processione religiosa: la statua della Madonna viene portata in barca attorno alle isole, accompagnata dalle imbarcazioni delle località lacustri.
    • Isola Madre (Pomeriggio 13:00 – 15:30): Proseguiamo il tour con il battello che conduce all’Isola Madre, la più grande e verdeggiante delle Borromee. Anche Isola Madre appartiene ai Borromeo e ospita una splendida villa con vasti giardini botanici subtropicali, ornati da alberi secolari e pavoni liberi. Qui è imperdibile passeggiare tra le serre di Camelie, Camelie, rododendri in fiore (in primavera) e statue antiche. Dedicate circa 1-1,5 ore alla visita, percorrendo i vialetti fioriti (portate con voi repellente per zanzare nei mesi caldi). Il traghetto per tornare a Stresa parte intorno alle 15:30. In alternativa, chi preferisce pranzare sull’isola può anticipare l’orario, dato che c’è un bar interno, ma normalmente si sceglie di pranzare sull’Isola dei Pescatori a mezzogiorno.
  2. Pomeriggio (16:00 – 19:30): Stresa e Mottarone
    Rientrati a Stresa verso le 16:00, avremo il tempo per una passeggiata sul lungolago. Si può ammirare la vista sulle Isole Borromee dalla famosa passeggiata liberty, dove spicca il celebre Grand Hotel des Iles Borromees (di fronte a Piazza Brescia). Il centro di Stresa è vivace con negozietti e gelaterie storiche. Alle 17:00 si può poi salire con la funivia Stresa-Mottarone (stazione a Carciano, poco fuori Stresa) fino alla cima del Monte Mottarone (1492 m). In circa 20 minuti di salita panoramica si raggiunge il belvedere. Dal terrazzo si ammira uno dei panorami più spettacolari: all’orizzonte domina il Monte Rosa, in basso il Lago Maggiore e il Lago d’Orta, e il Monviso nei giorni limpidi. La funivia chiude al tramonto (intorno alle 18:30-19:00, controllare orari stagionali), per cui il rientro va calcolato in anticipo. Se la funivia non fosse disponibile (o piove), un’alternativa meno scenica è il giro in auto verso l’Alpe Corte in Valle Vigezzo, ma richiede più tempo di guida.
    • Cosa aspettarsi dal Mottarone: Sulla vetta del Mottarone si trova anche una piccola area picnic e un parco giochi. L’aria è fresca anche in estate, quindi portate una felpa per la sera. Il percorso comprende una breve camminata fino al punto panoramico (panchine e vista a 360°). Evitate di fermarvi troppo a lungo al tramonto per non ritrovarvi senza funivia di rientro; se necessario, il servizio autobus sostitutivo (funicolare Montesa) collega Mottarone a Stresa in una ventina di minuti. In alternativa, dopo la visita è possibile scendere a piedi fino alla funivia e pranzare/cenare al ristorante Sommelier presso la stazione di arrivo, che offre cucina tipica piemontese (ricco menù di antipasti con salumi e formaggi locali).

Da evitare/consigli: Nella scelta dell’itinerario mattutino conviene evitare le ore centrali dell’estate (12:00-15:00), poiché il sole è molto forte sui battelli e nei giardini. In alta stagione (luglio-agosto) i turisti affollano le isole, quindi prenotate i biglietti in anticipo o sfruttate partenze meno gettonate (primo mattino e tardo pomeriggio). Se piove o il vento è forte, l’escursione in barca può risultare sconsigliata: in quel caso optate per soste più lunghe nella parte cittadina (ad esempio visita al Museo del Paesaggio di Stresa o passeggiata al coperto in un caffè storico). Per chi non ama le chiese o i musei, un’alternativa al maltempo potrebbe essere il vicino Parco Villa Pallavicino, con animali da fattoria e piccoli percorsi, visitabile tutto l’anno (anche con pioggia leggera, grazie a serre coperte).

Giorno 2: Arona, Angera e Castelli del Lago

  1. Mattina (9:00 – 12:00): Arona e Sancarlone
    Ci spostiamo verso Sud-ovest, lungo la sponda piemontese a sud del Lago. Direzione Arona (da Stresa circa 25 minuti in auto). Qui la tappa principale è la gigantesca statua di San Carlo Borromeo: il Colosso di San Carlo o “Sancarlone”. Alto 35 metri, è una delle statue più imponenti al mondo. Funge da campanile del Sacro Monte di Arona e svetta su un terrazzamento con vista sul lago. All’interno è possibile salire una lunga scala interna fino alla corona (passerella attorno alla testa) per godere di un panorama unico su Arona e tutto il Lago Maggiore. Consigliamo di arrivare entro le 10:30: la salita (accessibile con acquisto di biglietto) richiede un po’ di fiato, ma il panorama ripaga la fatica. Dal piazzale del Sancarlone si nota anche l’adiacente Rocca di Arona (resti di castello), dove San Carlo nacque nel ‘500. Oggi della Rocca rimangono parti di mura; accanto si trova un piccolo giardino all’italiana recentemente riqualificato. Anche qui si gode ottima vista verso Nord; in alternativa se non si vuole salire al Colosso, il lungolago e la passeggiata di Arona sono gradevoli per una passeggiata rilassante e qualche foto con vista sulla Rocca di Angera (lato opposto del lago).
  2. Meta di mezza giornata (12:00 – 16:00): Rocca Borromea di Angera e pranzo
    Da Arona si prosegue verso sud fino ad Angera (20 minuti), sponda lombarda. Qui svetta sul lago la Rocca Borromea di Angera, fortezza medievale dei Borromeo. La Rocca domina l’estremità meridionale del lago e ospita oggi un ricco museo e giardini storici. All’interno è custodita anche la celebre Collezione delle Bambole e del Giocattolo, con bambole d’epoca (XIX-XX secolo) e giocattoli d’epoca: una curiosità che piace a grandi e piccini.
    • Visita alla Rocca: L’ingresso (biglietto a parte) comprende l’accesso alle torri merlate, alle sale affrescate e al bel giardino terrazzato che guarda il lago. Prevista una visita di almeno 1-1,5 ore. Dal giardino o dalla loggia si ammira un panorama bellissimo verso nord: le acque del lago e sullo sfondo le punte montuose. Merita una sosta fotografica sulla terrazza panoramica. Se il clima è clemente, i giardini recintati della Rocca sono una piacevole tappa – portate scarpe comode per camminare sul basolato antico. Evitate le ore di punta estive all’interno della Rocca (per il caldo); il pomeriggio dopo pranzo può essere migliore per i vialetti ombreggiati.
    • Pranzo: Angera e dintorni offrono alcuni bar ristorante affacciati sul lago. Un’opzione tipica è il “Ristorante Delfino” ad Angera (specialità pesce di lago) o il “Ristorante Lido Baveno” se proseguite verso nord. Altrimenti rientrate a Arona e pranzate lì. La cucina del luogo propone risotto con pesce persico e trote, oltre a piatti di carne piemontese come brasato o coniglio.
  3. Pomeriggio (16:00 – 19:00): Castelli di Cannero e relax a Cannero Riviera
    Nel pomeriggio continuate verso Nord Ovest fino a Cannero Riviera (circa 40 minuti da Angera). Da questa località parte un breve tratto di battello per le Isole dei Castelli di Cannero, due piccole isolette con ruderi di antichi manieri sulle rocce del lago. Sono spaventose torri buttate da repubblica di Genova nel 1519 che ancora oggi emergono dal lago, circondate da acque smeraldo. Si può raggiungerle con una barca (noleggiare un pedalò oppure usufruire di trasporto locale in estate) e sbarcare per esplorare le rovine. La camminata è breve (10-15 minuti su tratti di scalinata rudimentale), ma il luogo offre scorci romantici e un’atmosfera medievale. Attenzione ai ragazzi e agli anziani: le torri sono in rovina e non protette. Se il maltempo impedisce la gita in barca, considerate di sostituirla con la visita interna al Castello di Angera (Sangiuliana) o con una passeggiata lungo i vicoli di Cannero, pittoresco borgo con case in pietra.
    • Relax finale: Il tramonto a Cannero Riviera può essere molto suggestivo. In alternativa a piedi lungo la riva del lago si trova la Spiaggia delle Rocchette, una piccola spiaggia libera molto tranquilla (vicino all’Albergo Belvedere). Ideale per una sosta relax o un bagno, se la giornata è calda. Per cena potete fermarvi in uno dei ristorantini locali: alcuni offrono specialità regionali come i formaggi del Verbano (Toma) e la polenta concia.
    • Cosa evitare: In giornata tenete d’occhio gli orari dei traghetti, perché sono più radi dopo le 18:00 in zone meno frequentate come Cannero. Se vi spostate in auto, calcolate 30-40 minuti di percorrenza tra un paese e l’altro. In caso di maltempo intenso, scartate la visita alle rovine dei castelli (pericolo di scivolare) e approfittate di più tempo alla Rocca di Angera o per assaggiare qualche buon vino locale (Cannero Riviera si trova vicino alle colline del Nebbiolo).

Giorno 3: Verbania, Villa Taranto e il Lago d’Orta

  1. Mattina (9:00 – 12:30): Verbania e i Giardini di Villa Taranto
    Il terzo giorno ci spostiamo a Nord-Ovest verso Verbania (nella parte occidentale del lago), capoluogo della provincia Verbano-Cusio-Ossola. L’attrazione principale è il Giardino Botanico di Villa Taranto, a Pallanza (frazione di Verbania), aperto tutti i giorni da marzo a ottobre. Dedichiamo la mattina a questa visita: si tratta di un grande parco di 16 ettari, con migliaia di specie botaniche, aiuole fiorite e serre vintage. Camminando lungo i viali ordinati si ammirano magnolie, rododendri, ninfee tropicali, palme e camellie centenarie. Il giardino è famoso per i suoi ciliegi in fiore (apice in aprile-maggio) e per la vallata centrale affacciata sul lago. Contate almeno 2-3 ore per la visita completa, seguendo il percorso consigliato. Ci sono panchine e punti panoramici interni: ottima meta per famiglie. Si avvisa che il parco è piuttosto grande e completamente all’aperto, quindi ricordate cappello e acqua in estate. La biglietteria apre alle 9:00 e chiude nel tardo pomeriggio.
    • Durante la visita: Non perdetevi la Fontana dei Tritoni centrale e lo stagno con ninfee; attenzione alle giornate con qualche pioggia, perché i vialetti sterrati possono sporcarsi. In tal caso, si può passeggiare più lentamente e godersi le serre. Da Taranto si gode anche una bella vista sulla Rocca Borromea di Angera, se il cielo è sereno. Non occorre prenotazione (tranne eventi speciali); verificate il sito ufficiale per i turni di ingresso e le eventuali norme antipioggia.
  2. Pausa pranzo (13:00 – 14:30): Verbania/Intra
    Dopo Villa Taranto potete pranzare nei dintorni: a Pallanza ci sono ristoranti con vista lago oppure si scende a Intra, centro storico di Verbania, vivace e pieno di trattorie. Tra le specialità locali del Verbanese figurano il risotto con filetti di pesce persico e i dolci tipici come il Pan del Torfignano (pane dolce con cacao e rum), originario proprio di Intra.
  3. Pomeriggio (15:00 – 18:00): Eremo di Santa Caterina del Sasso e lago d’Orta (opzionale)
    Nel pomeriggio ci dirigiamo a Sud-ovest verso il Lago d’Orta o verso la sponda orientale del Maggiore, a seconda delle preferenze e del tempo. Un’escursione particolarmente consigliata è visitare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, sul versante lombardo orientale del Lago Maggiore (comune di Leggiuno, VA). Questo antico monastero romanico-rinascimentale è incastonato sulla parete rocciosa a picco sul lago, creando uno scenario suggestivo: il complesso affianca chiesette affrescate e chiostri adagiati quasi sulla riva. Per raggiungerlo si può parcheggiare sopra di esso e scendere a piedi (circa 200 scalini, oppure ascensore a pagamento); in alternativa, d’inverno o quando c’è passaggio, è attivo un comodo servizio di traghetti dal lungolago di Laveno (auto) o di Stresa.
    • Visita all’Eremo: Il costo d’ingresso è modesto (poco più di 3€). Calcolate almeno 1-2 ore per esplorare le tre chiese e camminare sul terrazzino panoramico inferiore, da cui si gode la vista di tutto il Lago Maggiore verso Nord. Portate una giacca leggera: anche in estate la zona è ventilata. Se fatto con il sole, il ritorno in barca (se l’avete presa all’andata) offre belle foto del monastero dal basso. In alternativa, dopo la visita potete fare una breve fermata a Leggiuno per un gelato o ammirare la piccola chiesa di Sant’Ambrogio, patrono della zona.
    • (Opzionale) Lago d’Orta: Se avete ancora energia e il tempo lo permette, vale la pena proseguire verso il vicino Lago d’Orta (30 min da Santa Caterina). Il borgo di Orta San Giulio è una vera perla: vicoli medievali, il Sacro Monte con cappelle dipinte e soprattutto l’isolotto di San Giulio al centro del lago. In circa 1 ora si può raggiungere Orta sul battello che fa andata e ritorno dall’imbarcadero di Orta, visitare l’isola (piazzetta e basilica) e rientrare. I tramonti sul lago d’Orta, con il silhouet di Monte Rosa all’orizzonte, sono celebri. Per chi ha fretta, basterà passeggiare sulle rive di Orta e sorseggiare un aperitivo nei giardini pubblici antistanti l’imbarco.
    • Cosa evitare: Attenzione agli orari di chiusura di Santa Caterina (fine visita di solito intorno alle 17:30-18:00): meglio arrivare prima delle 15:00 per concludere la visita comodamente. In caso di forte temporale o vento, saltate l’Eremo: l’accesso esterno è soggetto a chiusura in caso di maltempo. Un’alternativa culturale in caso di pioggia è il Museo del Paesaggio a Verbania (buona esposizione di arte locale) o il Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) a Cerro di Laveno, che raccoglie ceramiche artistiche di varie epoche.

Dove Mangiare

Sfruttate questi giorni anche per assaggiare la cucina del Lago Maggiore, rinomata per piatti di pesce d’acqua dolce e prodotti tipici piemontesi. Ecco alcuni consigli per località:

  • Stresa e Borromeo – Il lungolago di Stresa e l’Isola dei Pescatori offrono diverse osterie con vista. Ad Isola dei Pescatori provate le trote alla mugnaia o il lavarello del lago; a Stresa/palazzi storici si trovano ristoranti di pesce (anche stellati) come “La Rampolina” (menù di pesce). Il dolce locale tipico è il Pan del Torfignano (cioccolato e pan brioche), reperibile nelle pasticcerie di Pallanza.
  • Verbania/Pallanza – In città e a Pallanza ci sono trattorie e pizzerie che offrono antipasti di formaggi locali (Toma del Mottarone) e risotto con pesce persico. Un’osteria storica è il “Bolla”, specializzata in cucina casalinga.
  • Arona e Angera – Nei dintorni di Arona e Angera si trovano ristoranti più rustici: segnalati sono il “Ristorante Burghin” ad Arona (ottimo pesce di lago) e il “Caffè degli Artisti” ad Angera (piatti piemontesi). Qui si consiglia la polenta con brasato o concia.
  • Cannero Riviera – Un angolo di Cannero, con vista sui ruderi dei castelli, ospita il ristorante “Vecchia Minturna” con cucina a base di pesce fresco.
  • Locarno (Svizzera) – Se vi capita di attraversare sul versante svizzero, Locarno offre raffinati caffè e gelaterie sul lungolago. Attenzione: prezzi più alti.

In generale, i piatti tipici da provare sono il risotto al persico, i missultin (filetti di persico salati e stesi al sole) e come dolce i wafer Lariano (gusto gianduia). Nei menu estivi spesso compare anche la brasadèla, focaccia tipica fatta con farina di mais. Non scordate di assaggiare i vini locali: sul Lavenese si produce un nebbiolo aromatico, mentre sul Verbano trovate vini bianchi freschi (in particolare il “Coquissum”).

Eventi stagionali

Il Lago Maggiore vive stagioni ricche di manifestazioni legate alla natura, alla musica e alla tradizione religiosa. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere:

  • Aprile-Maggio (Primavera): È il periodo delle fioriture nelle ville e isole. A Villa Taranto apre la “Mostra dei bulbi” con migliaia di tulipani colorati. Ad aprile fioriscono le magnolie nelle isole Borromee. A Stresa si svolge il Stresa Festival di musica classica (concerti nel palazzetto o all’aperto). Nei giardini botanici (Isola Madre, Taranto) si svolgono giornate dedicate ai visitatori.
  • Estate (Giugno-Agosto): In piena estate si tengono sagre e feste patronali in quasi tutti i borghi: in particolare, il Ferragosto è scandito in modo suggestivo ad Angera e all’Isola dei Pescatori da processioni in barca intorno alle isole. Ogni anno si tiene un Palio delle Contrade ad Arona (corsa di barche) e concerti open-air sul lungolago. Inoltre, giovedì sera a giugno si svolge il Palio di Cannero Riviera. Da giugno a settembre il battello serale permette minicrociere col tramonto, e spesso sui lungolago si trovano mercatini serali di artigianato e street food (ad esempio a Laveno e Locarno).
  • Autunno (Settembre-Ottobre): Gli appassionati di enogastronomia trovano numerose sagre autunnali: per esempio, la Sagra del Fungo a Intra (settembre), la Festa della Castagna in Valsesia (non lontano) e vendemmie in cantine (Si può degustare il vino novello). L’autunno è anche stagione di feste religiose: il 7 ottobre si celebra San Gaudenzio a Arona, e la domenica successiva lo Scior Carlin (statua in cartapesta) passeggia in processione. Inoltre, gli ultimi fine settimana di novembre, Stresa ospita una Fiera di Sant’Andrea con prodotti tipici.
  • Inverno (Dicembre-Febbraio): In dicembre i borghi si illuminano per il Natale: Cannobio, Ornavasso e Stresa organizzano mercatini natalizi sulle sponde del lago. Il 6 gennaio ad Orta si festeggia la Befana con la tradizionale festa di paese. Se visiti il lago a febbraio, potresti incrociare il Carnaval, con maschere di Varese e Novara (specie nella zona di Arona). Nei fine settimana invernali è attiva la pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita in Piazza delle Erbe a Verbania-Intra.

Luoghi segreti e “perle nascoste”

Oltre alle attrazioni classiche, il Lago Maggiore nasconde angoli meno battuti ma altrettanto affascinanti:

  • Sacro Monte di Ghiffa (VB) – Patrimonio UNESCO, è una salita panoramica con 13 cappelle barocche su una collina a Nord di Verbania. Qui si ammira l’intero lago dall’alto, in un ambiente boschivo. È ideale per chi ama pellegrinaggi e panorami incontaminati.
  • I Lagoni di Mercurago (Arona) – Una riserva naturale alle spalle di Arona con stagni e boschetti paludosi, habitat di cervi, cinghiali e cicogne. Si può passeggiare su sentieri segnalati tra laghetti silenziosi, a 5 minuti dal centro città.
  • Il Lago di Mergozzo – Un piccolo lago incontaminato a nord di Verbania, più pulito di quasi tutti gli altri specchi d’acqua italiani. Qui è vietato l’uso di barche a motore e l’acqua è cristallina. Ottimo per un tuffo rinfrescante o per noleggiare una canoa. Nelle giornate limpide il lago di Mergozzo riflette il Monte Rosa, offrendo scatti fotografici memorabili.
  • I Giardini dell’Isola Madre – Oltre alla classica visita, esistono percorsi meno noti, come il piccolo sentiero che arriva fino al borgo: permettono di scoprire angoli più tranquilli e piante rare lontane dalle orde di turisti.
  • Monte Mottarone – Sentiero del Viandante – Per gli amanti del trekking, sul versante ovest del lago parte il “Sentiero del Viandante” (una vecchia mulattiera che attraversa borghi e boschi). Dal Mottarone si imbocca questo percorso segnalato che offre vedute ampie e passi silenziosi.
  • Montorfano e Sasso del Ferro – Sulla sponda lombarda si trova il Monte San Giorgio con il santuario di Santa Cristina, e sopra Laveno il Sasso del Ferro, raggiungibile con funivia. Lì un punto panoramico meno noto regala viste inusuali sul Lago e sulla Val d’Ossola.
  • Isole di Brissago (Svizzera) – Sebbene sul Ticino, merita una citazione come gemma nascosta: un giardino botanico subtropicale su un’isola di fronte a Brissago. Si raggiunge da Cannobio o, più comodamente, da Brissago (vicino a Locarno). Qui ci sono palme, magnolie giganti e una piccola spiaggia rara.

Ognuno di questi luoghi ha il suo carattere particolare: dal silenzio dello stagno di Mergozzo allo spirito mistico del Sacro Monte di Ghiffa, tutti meritano una visita fuori dagli itinerari convenzionali. Pianificate eventualmente una mezza giornata in più se volete esplorarli a fondo.

Dove Dormire Per Tre Giorni Sul Lago Maggiore: Hartmann Feel at Home

Per vivere appieno la magia di questi tre giorni, c’è un luogo speciale che può diventare la tua casa lontano da casa: Hartmann Feel at Home.
A pochi minuti dal Lago Maggiore, immerso nella natura dolce delle colline di Gignese, Hartmann non è un hotel tradizionale né un semplice B&B: è un rifugio autentico, pensato per chi cerca pace, bellezza e un’accoglienza vera.

Per il benessere degli ospiti, Hartmann Feel at Home mette a disposizione una vasca idromassaggio all’aperto, ideale per rilassarsi immersi nel verde, una zona lounge con camino circolare per momenti di relax e una sala yoga silenziosa, perfetta per pratiche meditative o esercizi di rilassamento.

La giornata si apre con una colazione preparata con cura e passione: un buffet ricco di prodotti freschi e di stagione, con proposte vegetariane, vegane e senza glutine, per iniziare la mattina in modo sano, leggero e gustoso.

Soggiornare a Hartmann Feel at Home significa vivere un’esperienza autentica di benessere, immersi nella bellezza naturale del Lago Maggiore, in un luogo dove ogni attenzione è dedicata a far sentire ogni ospite davvero a casa.

Le camere, tutte diverse, raccontano storie di benessere e natura:

  • Swadhisthana – Suite Familiare con Accesso al Giardino
    Una suite ampia e luminosa, con due ambienti comunicanti, che si apre direttamente sul giardino e sull’area relax con vasca idromassaggio. Perfetta anche per chi desidera tanto spazio e comodità senza scale.
  • Manipura – Doppia Accessibile con Letto alla Francese
    Una camera raccolta e pratica, a piano terra, con affaccio sul giardino. Ideale per coppie che cercano semplicità, silenzio e calore.
  • Anahata – Camera Tripla con Letto Sopraelevato
    Una camera dagli spazi ampi e morbidi, con due letti a terra e uno soppalcato: perfetta anche per chi vuole sentirsi avvolto in un ambiente armonioso e leggero.
  • Vishuddha – Doppia Intima e Luminosa
    Con il suo letto alla francese e i toni chiari, Vishuddha è il nido perfetto per chi vuole vivere un soggiorno romantico in semplicità ed essenzialità.
  • Ajna – Suite Quadrupla per Famiglie con Bambini
    Una suite composta da camera matrimoniale e zona living separata, per chi desidera spazi ampi senza rinunciare alla privacy. Anche le coppie ameranno la sensazione di libertà e riservatezza.
  • Sahasrara – Doppia in Torretta con Vista Panoramica
    La camera più romantica: nella torretta della villa, con una vista a 360° sul Lago Maggiore e sulle montagne. Per svegliarsi tra cielo e acqua, in un’atmosfera da sogno.

Più di una Camera: Un’Esperienza

Oltre alle camere, Hartmann Feel at Home ti regala:

  • Una sala yoga sempre aperta, per meditare, rilassarsi o semplicemente ascoltare il silenzio.
  • Una vasca idromassaggio esterna, circondata dal verde, per momenti di puro relax sotto il cielo.
  • Angoli lettura con libri di crescita personale in più lingue.
  • Un giardino privato dove passeggiare scalzi e respirare la natura.
  • Una colazione genuina e abbondante, senza orari rigidi, preparata con amore e ingredienti naturali.

Qui non sei solo ospite.
Qui sei parte di una casa, di un’atmosfera, di un modo diverso di vivere il tempo.

Se stai cercando un punto di partenza autentico e accogliente per scoprire il Lago Maggiore in tre giorni, Hartmann Feel at Home è il posto giusto.
Ti aspettiamo a Gignese, tra il lago, i boschi e i silenzi che fanno bene al cuore.

Perché Hartmann non è un soggiorno qualsiasi.
È un modo diverso di prendersi cura di sé.

Qui di seguito per prenotare direttamente dal sito: