Baveno è una delle località più accoglienti e panoramiche del Lago Maggiore, amata da chi cerca un’atmosfera rilassata, ma vicina a tutte le principali attrazioni del territorio. Le sue spiaggette, il lungolago curato, il centro storico raccolto e la possibilità di partire in battello verso le Isole Borromee la rendono perfetta per una vacanza in coppia o con bambini. Un luogo dove respirare bellezza senza folla, tra natura, scorci romantici e momenti autentici.
In questa guida ti accompagneremo tra le esperienze più belle da vivere a Baveno: passeggiate, gite, sapori locali e piccole scoperte da non perdere.
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Alla fine troverai anche una descrizione completa di Hartmann Feel at Home, per pianificare al meglio la tua vacanza.
Cosa Vedere a Baveno e Dintorni: Guida Completa per il Viaggiatore
Benvenuto sul Lago Maggiore! Questa guida approfondita ti accompagnerà alla scoperta di Baveno e delle sue splendide località circostanti (entro un raggio di 30 km). Troverai attrazioni di ogni tipo: culturali, naturalistiche, religiose, gastronomiche, storiche, attività outdoor, esperienze per famiglie, luoghi romantici e molto altro. La guida è organizzata per località principali – da Baveno stessa ai borghi vicini come Stresa, Verbania, le Isole Borromee, il Monte Mottarone, il Lago d’Orta e altre mete imperdibili – con itinerari consigliati da 1 a 3 giorni per pianificare al meglio la tua visita. Troverai anche tabelle riepilogative con le attrazioni chiave (tipologia, durata media, costi indicativi) e una sezione finale di Domande & Risposte per sciogliere ogni dubbio pratico.
Pronto a scoprire le meraviglie di questo angolo del Piemonte? Iniziamo il viaggio!
Baveno
Panorama di Baveno sul Lago Maggiore, con il borgo affacciato sull’acqua e le cave di granito visibili sulle pendici montuose sullo sfondo.
Baveno è una pittoresca cittadina lacustre sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, nota per la sua atmosfera tranquilla e i panorami mozzafiato sul Golfo Borromeo. Con circa 4.500 abitanti, Baveno vanta un centro storico ricco di storia, eleganti ville d’epoca sul lungolago e una lunga tradizione nell’estrazione del granito rosa. Sin dall’epoca romana, infatti, le cave di Baveno hanno fornito pregiati graniti utilizzati in monumenti in tutta Italia (persino colonne del Duomo di Milano e dell’Arco della Pace a Milano sono in granito di Baveno!). Nell’Ottocento Baveno divenne una rinomata località di villeggiatura: nobili e reali europei soggiornarono nelle sue ville – famosa la visita della Regina Vittoria nel 1879. Oggi Baveno offre un mix perfetto di natura, cultura e relax: dal lungolago con vista sulle Isole Borromee alle antiche chiese e musei, fino ai sentieri panoramici che risalgono le colline.
Principali attrazioni a Baveno:
- Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio: Antica chiesa parrocchiale del XII secolo, uno splendido esempio di architettura romanica, con alto campanile medievale e interni affrescati. Da notare i pregevoli dipinti e paliotti d’altare del ‘500.
- Battistero di San Giovanni Battista: Piccolo battistero paleocristiano accanto alla chiesa, risalente addirittura al V secolo. All’esterno appare semplice, ma all’interno rivela una pianta ottagonale e affreschi cinquecenteschi sulla cupola.
- Lungolago di Baveno: Romantica passeggiata sul lungolago, con vedute spettacolari delle Isole Borromee e delle montagne. Ideale per rilassarsi al tramonto e osservare il monumento agli scalpellini (“picasass”) che celebra i cavatori di granito locali.
- Ville storiche: Baveno è costellata di ville ottocentesche: Villa Henfrey-Branca, in stile castello gotico inglese con torrette e giardino all’inglese (vi soggiornò la regina Vittoria); Villa Fedora, circondata da un parco pubblico sul lago (ospitò il compositore Umberto Giordano dal 1904 al 1924); Villa Barberis, eccentrica villa dei primi ‘900 in stile moresco con un minareto nel giardino.
- Museo GranUM: Ecomuseo dedicato al granito di Baveno, dove scoprire la storia geologica e l’uso di questa pietra pregiata. Un piccolo museo interattivo che svela curiosità sulle cave locali e sui minerali unici della zona (come la “bavenite”!).
- Frazione di Feriolo: Delizioso paesino lacustre a 3 km da Baveno, con un porticciolo turistico e spiaggette. Ideale per una sosta in un ristorante di pesce o per un bagno nelle acque calme del piccolo golfo.
Ecco una tabella riepilogativa delle attrazioni di Baveno con tipologia, durata media della visita e costi indicativi:
Località | Attrazione | Tipologia | Durata media | Costi indicativi |
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Baveno | Chiesa SS. Gervasio e Protasio | Arte e storia (Chiesa) | 30 min | Ingresso libero |
Baveno | Battistero paleocristiano | Sito storico/religioso | 15–20 min | Ingresso libero |
Baveno | Lungolago e monumento “picasass” | Paesaggio/Relax | 30–60 min | Gratis |
Baveno | Villa Henfrey-Branca (esterno) | Architettura storica | 10 min | Non visitabile internamente |
Baveno | Villa Fedora (parco pubblico) | Parco villa storica | 30 min | Gratis |
Baveno | Villa Barberis (esterno) | Architettura esotica | 10 min | Privata (visita esterna) |
Baveno | Museo GranUM | Museo locale | 30 min | Offerta libera |
Baveno | Feriolo (borgo e spiaggia) | Borgo caratteristico | 1 ora | Gratis (spiaggia libera) |
Stresa
Stresa è la perla turistica del Lago Maggiore, situata pochi chilometri a sud di Baveno. Elegante e raffinata, Stresa offre un mix di panorami lacustri, ville aristocratiche, giardini fioriti e una vivace vita cittadina. Il suo lungolago ornato di aiuole e grand hotel storici è perfetto per passeggiate romantiche con vista sulle Alpi e sulle Isole Borromee. Il centro storico di Stresa, raccolto attorno a Piazza Cadorna, accoglie caffè, gelaterie, negozi di artigianato e botteghe di prodotti tipici, in un’atmosfera piacevole e signorile. Stresa è anche famosa per gli eventi culturali, in particolare le Settimane Musicali di Stresa, festival internazionale di musica classica che anima le serate estive. Grazie alla sua posizione strategica, Stresa è un ottimo punto di partenza per escursioni nei dintorni – dalle isole al Mottarone – e dispone di ottimi collegamenti (stazione ferroviaria e imbarcadero dei battelli).
Principali attrazioni a Stresa:
- Centro storico e lungolago: Perdetevi tra le stradine acciottolate del centro, ammirando le case decorate e fermandovi nelle boutique locali. La piazza principale (Piazza Cadorna) è il cuore di Stresa. Il lungolago offre scorci stupendi sul lago: da qui partono i battelli per le isole e potete ammirare i lussuosi hotel Belle Époque (come il celebre Grand Hotel Des Iles Borromées).
- Villa Ducale: Elegante villa settecentesca affacciata sul lago. Costruita nel 1771 dalla famiglia Bolongaro, fu poi dimora del filosofo Antonio Rosmini (che vi ospitò Alessandro Manzoni) e infine residenza estiva di nobili sassoni. Oggi ospita un museo dedicato a Rosmini, con arredi d’epoca, la sua camera e sale ricche di memorie ottocentesche.
- Parco Villa Pallavicino: Uno splendido parco naturalistico di 18 ettari alle porte di Stresa, voluto dalla famiglia Pallavicino. Il parco combina giardini fioriti e un piccolo zoo: ospita oltre 50 specie di animali, tra cui daini, lama, zebre e uccelli tropicali, molti dei quali salvati da situazioni difficili. Ideale per famiglie (c’è anche un’area giochi) e per ammirare alberi secolari e aiuole curate. L’ingresso è a pagamento.
- Chiesa di Sant’Ambrogio: La parrocchiale di Stresa, costruita nel 1790 in stile neoclassico. La facciata semplice nasconde interni eleganti, con opere d’arte di pregio. Qui sono custodite le reliquie di San Vitaliano (protettore dei bambini) e fu celebrato il funerale della duchessa Elisabetta di Sassonia nel 1912.
- Giardino Botanico Alpinia: Un giardino alpino panoramico situato a 800 m di altitudine, sopra Stresa (frazione Alpino, raggiungibile in auto o con la funivia). Su circa 4 ettari di area verde si trovano oltre 100 varietà di piante alpine e rare, provenienti anche dal Caucaso e dal Giappone. Oltre ai fiori, il punto forte è la vista mozzafiato sul Lago Maggiore, essendo il giardino un vero balcone naturale sul lago.
- Isole Borromee: Le tre celebri isole (Isola Bella, Isola Madre, Isola dei Pescatori) si trovano proprio di fronte a Stresa e sono imperdibili – dedicheremo loro sezioni a parte. Da Stresa partono frequenti battelli e motoscafi per visitarle. Anche Isolino di San Giovanni (di fronte a Verbania) è parte dell’arcipelago Borromeo, ma non è aperto al pubblico.
- Funivia Stresa–Mottarone: Tradizionalmente, da Stresa partiva la funivia panoramica che saliva al Monte Mottarone (1492 m) con una fermata intermedia al Giardino Alpinia. Attenzione: a causa di un incidente nel 2021, l’impianto è stato chiuso e sono in corso lavori di ripristino; la riapertura è prevista per l’estate 2025. In attesa della nuova funivia, per salire al Mottarone è possibile usare la strada (in auto o navetta, vedi sezione Mottarone).
Di seguito la tabella riepilogativa per Stresa:
Località | Attrazione | Tipologia | Durata media | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Stresa | Centro storico e lungolago | Borgo e panorami | 1–2 ore | Gratis |
Stresa | Villa Ducale (Museo Rosminiano) | Villa storica/museo | 30–45 min | Offerta libera (donazione) |
Stresa | Parco Pallavicino | Parco/zoo botanico | 2–3 ore | ~€12 adulti (ridotti bimbi) |
Stresa | Chiesa di Sant’Ambrogio | Arte e fede (chiesa) | 15–20 min | Ingresso libero |
Stresa | Giardino Botanico Alpinia | Giardino botanico | 1 ora | ~€5 adulti (ridotto <15) |
Stresa | Funivia Stresa-Mottarone | Impianto panoramico | 20 min (salita) | Chiuso fino al 2025 |
Stresa | Isole Borromee (dal porto) | Arcipelago (3 isole) | 1 giorno (tutte) | Vedi sezioni dedicate |
Isola Bella
Veduta dell’Isola Bella sul Lago Maggiore, con il grandioso Palazzo Borromeo e i giardini terrazzati che dominano l’isola (sullo sfondo l’Isola dei Pescatori e le colline litoranee).
L’Isola Bella è la regina delle Isole Borromee, un piccolo scrigno barocco sospeso sull’acqua. Un tempo semplice scoglio di pescatori, fu trasformata nel XVII secolo dal conte Carlo III Borromeo in un’isola-palazzo dedicata a sua moglie Isabella (da cui il nome “Isola Bella”). Oggi l’isola è quasi interamente occupata dal Palazzo Borromeo e dai suoi giardini monumentali all’italiana, vero vanto del Lago Maggiore.
Il Palazzo Borromeo è un trionfo di arte barocca: nelle sale sontuose si ammirano arredi d’epoca, dipinti, arazzi fiamminghi e grotte decorate con mosaici di sassi. Ogni stanza racconta la storia della nobile famiglia Borromeo. Terminata la visita agli interni, ci si trova immersi nei giardini terrazzati che si sviluppano a piramide alle spalle del palazzo. Dieci terrazze sovrapposte formano il celebre Teatro Massimo del giardino, adornato da statue, obelischi e scalinate scenografiche. Tra aiuole fiorite, alberi esotici e agrumeti, potrete incontrare i pavoni bianchi che girano liberamente, simbolo dell’eleganza del luogo. Dalla terrazza più alta la vista spazia sul lago a 360°.
Una piccola porzione dell’isola è occupata dal borgo antico: viuzze strette con negozi di artigianato e ristorantini. Dopo la visita culturale, è piacevole passeggiare sul lungomolo e fermarsi a gustare un gelato o un piatto di pesce di lago in questa atmosfera unica.
Consigli: L’Isola Bella è aperta al pubblico da fine marzo a fine ottobre (chiusa in inverno). Si raggiunge in battello pubblico o motoscafo taxi da Stresa, Baveno e altre località. Per visitare palazzo e giardini occorre un biglietto (circa €20–23 per adulto); esistono biglietti combinati per più isole (ad esempio ~€36 per Isola Bella + Isola Madre). Durata media visita: considerate almeno 2 ore (1h palazzo + 1h giardini). Nei weekend estivi può essere affollata: meglio andare al mattino presto. Fotocamere pronte, ogni angolo qui è fotogenico!
Località | Attrazione | Tipologia | Durata media | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Isola Bella | Palazzo Borromeo | Dimora storica/museo | 1 ora | €23 adulto (Palazzo+Giardini) |
Isola Bella | Giardini all’italiana | Giardini storici | 1 ora | Inclusi nel biglietto Palazzo |
Isola Bella | Borgo dell’isola | Borgo pittoresco | 30 min | Accesso libero |
Da Isola Bella: | Vista panoramica | Belvedere sul lago | 5-10 min | Incluso (terrazza giardini) |
Isola Madre
L’Isola Madre è la più grande delle Isole Borromee ma anche la più tranquilla e naturalistica. Con i suoi 8 ettari di superficie, l’Isola Madre è essenzialmente un immenso giardino botanico in stile inglese, annoverato tra i più antichi d’Italia. Qui regna una natura lussureggiante: piante rare e fiori da ogni parte del mondo prosperano grazie al microclima mite del lago, tanto che il famoso scrittore Gustave Flaubert definì l’Isola Madre “il luogo più voluttuoso del mondo” per la bellezza sensuale dei suoi giardini. Passeggiando tra vialetti ombreggiati, potrete ammirare collezioni di azalee, rododendri giganti, camelie secolari, palme e piante esotiche. Non sorprendetevi se vedrete svolazzare coloratissimi pappagalli e fagiani oppure i caratteristici pavoni blu e bianchi: l’isola è popolata da uccelli ornamentali che si muovono liberamente tra il verde, aggiungendo un tocco fiabesco.
Al culmine dell’isola sorge il Palazzo Borromeo dell’Isola Madre, più raccolto e sobrio rispetto a quello dell’Isola Bella, risalente al XVI secolo. All’interno si possono visitare sale arredate in stile d’epoca, che conservano atmosfere familiari di una dimora di campagna. Particolarmente curiosa è la collezione di marionette e teatrini antichi utilizzati dalla famiglia Borromeo per svago: un tuffo nei divertimenti aristocratici di altri tempi. Dal loggiato del palazzo, la vista sul lago e sulle montagne è splendida.
Consigli: Anche l’Isola Madre è aperta da primavera ad autunno (stessi orari di Isola Bella). Si consiglia di dedicarle almeno 1,5 ore di visita, privilegiando le ore centrali della giornata per godere dei colori del giardino. Il biglietto combinato Bella+Madre consente di risparmiare. Sull’isola c’è un caffè – nulla di meglio che sorseggiare qualcosa immersi in questo piccolo Eden botanico!
Località | Attrazione | Tipologia | Durata media | Costi indicativi |
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Isola Madre | Giardini botanici | Parchi storici | 1–1,5 ore | €15 adulto (solo Isola Madre) |
Isola Madre | Palazzo Borromeo | Dimora storica/museo | 30–40 min | Incluso nel biglietto isola |
Isola Madre | Collezione di marionette | Museo specializzato | 15 min | Incluso nel biglietto isola |
Isola Madre | Fauna ornamentale libera | Natura (uccelli esotici) | Variabile | Gratis (nel parco) |
Isola dei Pescatori (Isola Superiore)
L’Isola dei Pescatori è l’unica delle Isole Borromee ad essere stabilmente abitata tutto l’anno (da una piccola comunità di famiglie di pescatori). Anche se meno sfarzosa delle “sorelle” Isola Bella e Madre, questa pittoresca isoletta ha un fascino autentico che conquista ogni visitatore. Il suo minuscolo borgo è fatto di viuzze strette e case antiche dai balconi colmi di gerani, stese su più piani per sfruttare al massimo lo spazio. Passeggiando senza fretta, in pochi minuti la si percorre interamente: dal lungolago (dove attraccano i battelli e dove spesso i ristoranti all’aperto apparecchiano con vista sull’acqua) fino alla piazzetta con la Chiesa di San Vittore. Questa chiesetta del XVI secolo, un tempo cappella dei pescatori, custodisce all’interno semplici decorazioni e alcune reliquie dei primi martiri cristiani.
Il vero richiamo dell’Isola dei Pescatori è però l’atmosfera: qui ci si sente trasportati indietro nel tempo, in un villaggio lacustre rimasto intatto. Da ogni punto si gode di scorci panoramici sul lago e sulle altre isole. L’isola è famosa per i suoi ristoranti tipici: è il posto migliore per gustare specialità di lago – pesce persico fritto, alborelle in carpione, risotto al pesce persico – o anche ottime trota e luccio. Molti locali hanno tavoli su terrazze o pontili a filo d’acqua, regalando un’esperienza davvero suggestiva (prenotate in alta stagione!). Dopo pranzo, curiosate tra le bancarelle di souvenir e prodotti artigianali (merletti, ceramiche, prodotti gastronomici) che animano le vie.
Consigli: L’accesso all’Isola dei Pescatori è gratuito e libero (non ci sono biglietti d’ingresso perché non ci sono palazzi museali), a differenza delle altre due isole. Anche qui i battelli la collegano regolarmente a Stresa, Baveno e Verbania. Durata media visita: 30 minuti per girare il borgo, ma se vi fermate a pranzo o cena sull’isola mettete in conto 2 ore abbondanti per godervela con calma. La sera, dopo la partenza dell’ultimo traghetto, l’isola si svuota e diventa di una pace incredibile: se ne avete la possibilità (ci sono anche piccoli hotel/B&B sull’isola), trascorrere una notte qui è un’esperienza romantica unica!
Località | Attrazione | Tipologia | Durata media | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Isola Pescatori | Borgo antico dei pescatori | Villaggio storico | 30 min | Accesso libero |
Isola Pescatori | Chiesa di San Vittore | Luogo di culto | 10 min | Ingresso libero |
Isola Pescatori | Lungolago e belvedere | Passeggiata panoramica | 15 min | Gratis |
Isola Pescatori | Ristoranti tipici di lago | Esperienza gastronomica | 1–2 ore (pasto) | Menu alla carta (piatti €10-20) |
(Isola Pescatori) | Eventi folkloristici | Festa patronale (15 agosto) | Variabile | Gratis |
Verbania (Pallanza, Intra e Suna)
Verbania è la città principale della sponda piemontese del Lago Maggiore, nata dall’unione di più borghi (Pallanza, Intra, Suna). Si trova a circa 13 km a nord di Baveno e offre un ricco ventaglio di attrattive culturali e naturalistiche. Il suo motto è “Verbania, un giardino sul lago” – infatti qui sorgono alcuni tra i giardini botanici più belli d’Europa. Verbania ha due centri principali: Pallanza, elegante e signorile, e Intra, commerciale e vivace. Suna è un piccolo quartiere con un romantico lungolago.
A Pallanza sembra di fare un salto indietro nel tempo: lungolago tranquillo fiancheggiato da ville storiche e caffè, viuzze con palazzi nobiliari e chiesette. Da non perdere a Pallanza:
- I Giardini Botanici di Villa Taranto: la punta di diamante di Verbania. Un parco botanico di 16 ettari creato dal capitano scozzese Neil McEacharn dal 1931 in poi, che raccoglie oltre 20.000 specie e varietà botaniche da tutto il mondo! In primavera si accende con la fioritura di tulipani (ce ne sono decine di migliaia), azalee e rododendri; in estate esplodono le dalie (più di 300 varietà). Ci sono vasche di ninfee giganti, fontane, viali di conifere rare, un giardino d’inverno e piante esotiche ad ogni angolo. La visita è libera seguendo un percorso numerato (circa 2 ore per goderselo con calma). Un vero paradiso per gli amanti dei fiori e della fotografia. Aperto da aprile a ottobre; biglietto d’ingresso ~€12.
- Villa Taranto (esterno): la villa in sé non è visitabile (è sede della Prefettura), ma dal cancello si intravede questa bella dimora ottocentesca in stile neoclassico. Il nome “Taranto” fu scelto da McEacharn in onore di un antenato nominato Duca di Taranto da Napoleone.
- Museo del Paesaggio: situato in Palazzo Viani-Dugnani a Pallanza, è un interessante museo che raccoglie opere d’arte e testimonianze della zona del Verbano. In particolare spiccano le collezioni di pittori paesaggisti dell’800 e scultori locali (ad esempio Paolo Troubetzkoy, celebre scultore originario di Verbania, di cui si possono ammirare varie opere in bronzo). Il museo organizza anche mostre temporanee. Durata visita ~1 ora; ingresso ~€5.
- Chiesa di Madonna di Campagna: poco fuori il centro di Pallanza, una chiesa rinascimentale del ‘500 notevole per la sua architettura (e il bel campanile romanico più antico). L’interno ha affreschi cinquecenteschi e un’atmosfera raccolta. È uno dei gioielli storici di Verbania.
- Villa Giulia (parco): sul lungolago di Pallanza, villa ottocentesca circondata da un parco pubblico fiorito. Ospita talvolta eventi, concerti e mostre. Anche senza eventi, il parco è piacevole per riposarsi con vista sull’Isolino di San Giovanni (l’isoletta privata di fronte Pallanza, nota per essere stata residenza del direttore d’orchestra Arturo Toscanini).
Intra, l’altro centro di Verbania, ha un carattere diverso: più vivace e “di porto”. Qui c’è il grande imbarcadero da cui parte il traghetto per la sponda lombarda (Laveno). Cosa vedere a Intra:
- Centro storico di Intra: passeggiate in Piazza Ranzoni, circondata da negozi e caffè, e lungo le vie pedonali adiacenti piene di boutique e botteghe. La Basilica di San Vittore domina la piazza con la sua facciata neoclassica: entrate per ammirare l’interno barocco, le navate affrescate e le cappelle laterali.
- Lungolago di Intra: più moderno di Pallanza, offre però una bella vista verso le montagne del nord lago. Spesso qui attraccano barche e traghetti, c’è movimento di turisti e locali.
- Mercato settimanale: ogni sabato mattina Intra ospita uno dei mercati più grandi del Verbano, richiamando visitatori anche dalla Svizzera. Tra le bancarelle potete trovare prodotti alimentari locali (formaggi ossolani, salumi, miele), abbigliamento, pelletteria, artigianato. Un’esperienza colorata e vivace, ottima per uno spuntino di street food.
- Museo dell’Arte del Cappello (a Ghiffa): a pochi km a nord di Intra, nel comune di Ghiffa, citiamo questo curioso museo dedicato alla produzione di cappelli in feltro, un’attività storica locale. Allestito in un ex-cappellificio, espone macchinari d’epoca, cappelli e documenti sulla fabbricazione dei celebri cappelli di feltro Panizza. Un piccolo museo di nicchia, ma interessante in caso di pioggia o per gli appassionati di moda storica.
Suna: merita una breve citazione questa tranquilla frazione di Verbania, tra Pallanza e Fondotoce. Ha una bella passeggiata lungolago con ristorantini e bar affacciati sull’acqua, molto amata la sera per un aperitivo guardando il tramonto. C’è anche una spiaggetta attrezzata (lido di Suna) per fare il bagno in estate.
Infine, Verbania è la porta d’accesso a scenari naturali più ampi: alle spalle di Pallanza si estende il Parco Nazionale Val Grande, l’area wilderness più vasta d’Italia (anche se occorrono guide/esperienza per avventurarsi nei suoi sentieri impegnativi); nei dintorni immediati invece, colline e riserve come il Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa (santuario e percorso devozionale con cappelle barocche, sito UNESCO, immerso in una riserva naturale con splendida vista lago) e la Riserva di Fondotoce (zona umida protetta dove il fiume Toce sfocia nel lago, con canneti e percorsi birdwatching).
Tabella riepilogativa di Verbania:
Località (Verbania) | Attrazione | Tipologia | Durata | Costi indicativi |
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Pallanza | Giardini di Villa Taranto | Giardino botanico | 2 ore | €12 adulto |
Pallanza | Museo del Paesaggio | Museo d’arte locale | 1 ora | ~€5 adulto (ridotto <18) |
Pallanza | Lungolago e centro storico | Passeggiata cittadina | 1 ora | Gratis |
Pallanza | Chiesa Madonna di Campagna | Arte sacra (Rinascimentale) | 15 min | Ingresso libero |
Intra | Basilica di San Vittore | Chiesa storica | 15 min | Ingresso libero |
Intra | Centro di Intra (Piazza Ranzoni) | Shopping e architettura | 1 ora | Gratis |
Intra | Mercato del sabato | Mercato tradizionale | 1–2 ore | Gratis (acquisti facoltativi) |
Ghiffa (Verbania) | Sacro Monte di Ghiffa (UNESCO) | Percorso religioso/natura | 45 min | Ingresso libero |
Ghiffa | Museo dell’Arte del Cappello | Museo industriale | 30 min | Gratis |
Suna | Lungolago di Suna | Passeggiata/Relax | 30 min | Gratis |
Suna | Lido e spiaggia | Balneazione | 2 ore | Gratis (noleggio sdraio €) |
Monte Mottarone
Il Mottarone è la montagna simbolo del basso Lago Maggiore, chiamata anche la “Terrazza dei sette laghi” per via del panorama straordinario che offre dalla sua vetta (1492 m s.l.m.). Dalla cima del Mottarone, infatti, lo sguardo spazia a 360° su ben sette laghi – oltre al Lago Maggiore, sono visibili il Lago d’Orta, di Mergozzo, Varese, Comabbio, Monate, Biandronno – e sull’arco alpino con il Monte Rosa a ovest e la Pianura Padana a sud. È un punto panoramico unico, che nelle giornate limpide lascia senza fiato.
Il Mottarone è una meta ideale per chi ama la natura e le attività all’aria aperta. In inverno era una piccola stazione sciistica (alcune piste da sci e snowboard sono ancora attive, raggiungibili però solo via strada al momento). Dalla primavera all’autunno, invece, è un paradiso per escursionismo e mountain bike: sentieri segnalati attraversano boschi di faggi e praterie, collegando la vetta con le località a valle (Stresa, Alpino, Armeno). Si possono fare passeggiate facili oppure trekking più impegnativi; anche gli appassionati di parapendio trovano qui un sito di lancio spettacolare.
Sulla cima è presente l’attrazione preferita di grandi e piccini, Alpyland: un alpine coaster (bob su rotaia) lungo 1,2 km che scende con curve e tornanti mozzafiato. Ognuno sul proprio bob a due posti, si può regolare la velocità con i freni e vivere l’emozione di una piccola montagna russa panoramica. Aperto tutto l’anno condizioni meteo permettendo, costa circa €5 a corsa e diverte tantissimo sia i bambini sia gli adulti (vista l’adrenalina e il panorama!). Vicino c’è anche un parco avventura con zipline e pareti per arrampicata.
Sulla vetta del Mottarone troverete anche rifugi e ristorantini dove gustare piatti tipici di montagna: polenta e spezzatino, formaggi locali (es. Toma del Mottarone), salumi e funghi in stagione. Nelle giornate limpide, fermarsi a pranzare in baita con quella vista straordinaria è un’esperienza da ricordare.
Come raggiungere il Mottarone: attualmente, l’accesso è in auto o navetta. Da Stresa si sale tramite la strada privata Borromea che parte da Alpino (pedaggio ca. €10), oppure dal versante di Armeno (strada provinciale gratuita). La funivia Stresa-Alpino-Mottarone è in ricostruzione e riaprirà presumibilmente nell’estate 2025. Nel frattempo, in alta stagione spesso vengono organizzati servizi di bus navetta da Stresa e Baveno per la vetta – informati presso gli uffici turistici locali.
Durata visita: se vuoi solo goderti il panorama, bastano 30-60 minuti in cima. Ma per fare qualche attività (escursione, Alpyland, pranzo in rifugio) considera almeno mezza giornata. In estate porta crema solare (il sole a 1500m picchia!), in inverno abbigliamento adeguato: c’è spesso neve e temperature rigide.
Località | Attrazione | Tipologia | Durata | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Mottarone | Vetta panoramica | Belvedere naturale | 30 min | Gratis (accesso libero) |
Mottarone | Alpyland (bob su rotaia) | Divertimento outdoor | 10 min (a corsa) | €5 adulti / €3 bimbi circa a corsa |
Mottarone | Sentieri escursionistici | Trekking/natura | 1–4 ore | Gratis |
Mottarone | Rifugi alpini (es. Casa della Neve) | Gastronomia di montagna | 1–2 ore (pasto) | Menu €15-30 |
Mottarone | Piste sci (inverno) | Sport invernali | Variabile | Skipass giornaliero ~€20 (2019) |
Lago d’Orta e Orta San Giulio
Spostandoci a ovest (circa 20 km da Baveno), merita assolutamente una visita il romantico Lago d’Orta con il borgo di Orta San Giulio. Il Lago d’Orta è più piccolo e appartato rispetto al Maggiore, ma la sua bellezza è da fiaba: acque placide, boschi verdi tutt’intorno e al centro l’incantevole Isola di San Giulio.
Orta San Giulio è annoverato tra i borghi più belli d’Italia, e passeggiando per le sue viuzze capirete perché. Il paese si trova su una piccola penisola che si protende nel lago. Lasciata l’auto nei parcheggi esterni (il centro è interamente pedonale), si entra in un dedalo di stradine acciottolate, archi in pietra e case dai balconi fioriti. La via principale (Via Olina) conduce alla scenografica Piazza Motta, il salotto sul lago: portici medievali, caffè con i tavolini all’aperto e la vista dominata dall’Isola di San Giulio proprio di fronte a voi. Al centro della piazza sorge l’antico Palazzo della Comunità (o Broletto), edificato nel 1582, con affreschi e stemmi sulla facciata, un tempo sede del governo locale.
Dalla piazza partono le barche per l’Isola di San Giulio, distante poche centinaia di metri. L’isola è piccolina ma suggestiva: vi sorge la Basilica di San Giulio, fondata secondo la leggenda dal santo omonimo che nel IV secolo sconfisse i draghi e i serpenti che infestavano l’isola. La basilica ha un bellissimo ambone scolpito in serpentino e affreschi antichi. Accanto, nell’ex monastero, vi è l’Abbazia Mater Ecclesiae, una comunità di monache benedettine di clausura (non visitabile, ma si percepisce la pace del luogo). Si può percorrere a piedi la “Via del Silenzio e della Meditazione”, un viottolo ad anello attorno all’isola, leggendo qua e là i cartelli che invitano al silenzio e alla riflessione – un’esperienza spirituale unica. La visita all’isola richiede circa 30-40 minuti. Curiosità: l’isola è nota anche come “isola del silenzio”, ed è facile capire perché una volta che ci si allontana dal molo il rumore del mondo sembra dissolversi.
Tornati ad Orta, potete salire (a piedi in 10-15 minuti, oppure con un trenino turistico in estate) al Sacro Monte di Orta, patrimonio UNESCO. È un percorso devozionale immerso in un parco panoramico, con 20 cappelle affrescate dedicate alla vita di San Francesco d’Assisi. Le cappelle, costruite tra il 1590 e il 1700, contengono gruppi statuari in terracotta a grandezza naturale inseriti in scenografie pittoriche, creando scene molto suggestive. Arrivati in cima, oltre a godere delle cappelle artistiche, avrete un belvedere spettacolare sul borgo di Orta, sull’isola e sul lago – uno dei punti panoramici più fotografati.
Orta San Giulio è un luogo dal fascino romantico: ideale per coppie (viene scelta spesso per matrimoni e lune di miele), ma anche apprezzato dalle famiglie per l’atmosfera serena. Cosa assaggiare qui? I negozietti vendono biscotti tipici chiamati “Baci di dama”, miele e formaggi delle vicine montagne (la Toma del Mottarone e il Bettelmatt ossolano), e un liquore locale, il Sinozzino, ricavato dalle erbe del Sacro Monte. Nei ristoranti affacciati sul lago non mancano piatti a base di pesce persico e coregone.
Consigli: Dedica ad Orta almeno mezza giornata (meglio una giornata intera se vuoi fare tutto con calma, includendo l’isola e il Sacro Monte). Il borgo è godibile in ogni stagione: in estate può essere affollato nei weekend, in autunno la nebbiolina e i colori caldi lo rendono suggestivo, in inverno è silenzioso e quasi mistico. Tieni presente che si cammina solo a piedi nel centro (indossa scarpe comode per sanpietrini e salite). Dal Lago Maggiore (Stresa/Baveno) si può arrivare in auto in circa 30-40 minuti via Gignese–Armeno oppure via Gravellona–Ornavasso; in alternativa esistono motoscafi turistici stagionali da Stresa per Orta, o combinazioni treno+bus (Stresa -> Verbania in treno, poi bus per Orta).
Località | Attrazione | Tipologia | Durata | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Orta San Giulio | Centro storico e Piazza Motta | Borgo medievale | 1 ora | Gratis |
Orta San Giulio | Isola di San Giulio | Isola – basilica e abbazia | 30–40 min | Battello A/R ~€5-6; basilica ingresso libero |
Orta San Giulio | Basilica di San Giulio | Chiesa romanica | 15 min | Offerta libera |
Orta San Giulio | Sacro Monte di Orta (UNESCO) | Percorso religioso/artistico | 1 ora | Gratis (parco pubblico) |
Orta San Giulio | Belvedere del Sacro Monte | Panorama romantico | 10 min | Gratis |
Orta San Giulio | Negozi tipici (dolci, liquori) | Gastronomia locale | 30 min | Acquisti facoltativi |
Arona (e Rocca di Angera)
Sul versante meridionale del Lago Maggiore, al limite dei 30 km da Baveno, si trova Arona, un vivace centro turistico e commerciale in provincia di Novara. Arona è famosa per aver dato i natali a San Carlo Borromeo (cardinale del ‘500) e infatti la sua attrazione più celebre è proprio il gigantesco monumento dedicato al santo: il Sancarlone.
Il Sancarlone è una colossale statua di bronzo e rame alta ben 35 metri (23,4 m di statua + piedistallo fino a 35,1 m), eretta sulla collina di Arona tra il 1614 e il 1698. Raffigura San Carlo in posizione benedicente e per secoli è stata una delle statue cavi più alte del mondo (ha ispirato anche la Statua della Libertà in quanto a tecnica costruttiva). La particolarità è che la statua è cava e visitabile internamente: tramite una scala a chiocciola si sale fino all’interno della testa del santo e si può letteralmente affacciarsi dai suoi occhi e dalle orecchie! Dall’alto si gode un panorama unico sul lago, sui tetti di Arona e sulla Rocca di Angera di fronte. La visita è un po’ claustrofobica ma molto affascinante. Alla base del colosso c’è un piccolo museo e la chiesetta di San Carlo, con la “camera dei tre laghi” che riproduce la stanza natale del santo. Orari e costi: Aperto in genere da marzo a ottobre, ingresso ~€6; durata visita 30 min.
Il centro di Arona merita poi una passeggiata: il lungolago Marconi è animato e panoramico, con giardinetti, una ruota panoramica (in estate) e panchine affacciate sull’acqua. Da lì arrivate alla Piazza del Popolo, contornata da palazzi storici e localini, dove si trova il Palazzo di Giustizia del ‘400 (antica sede comunale con portico affrescato). Le vie interne (Corso Cavour su tutte) offrono shopping, bar, gelaterie e portici. Non perdete la Collegiata di Santa Maria: chiesa principale di Arona in stile gotico-romanico (facciata rifatta in epoca barocca), che conserva all’interno dipinti rinascimentali di valore e un organo storico.
Una caratteristica di Arona sono anche le spiaggette e i lidi: a sud del centro, verso il lido di Arona, ci sono zone balneabili sul lago con stabilimenti e bar (ad es. la spiaggia delle Rocchette, o quelle libere verso Meina). In estate Arona è molto frequentata per la vita da spiaggia e l’atmosfera vacanziera.
Di fronte ad Arona, sulla sponda lombarda, si staglia la Rocca di Angera: un’imponente fortezza medievale in cima a uno sperone di roccia. Se avete tempo, vale la pena prendere il battello e visitarla (ci sono corse frequenti di battello pubblico tra Arona e Angera, durata 15 minuti circa). La Rocca Borromeo di Angera, perfettamente conservata, ospita un affascinante Museo della Bambola e del Giocattolo – con oltre mille bambole d’epoca, automi e giochi antichi – e sale storiche arredate (salone dei fasti con affreschi trecenteschi). Dalla torre si gode di un grandioso panorama su Arona e il lago. Costo: ingresso circa €10. Angera stesso ha un bel lungolago e un centro tranquillo, ma il clou è la Rocca.
In sintesi, Arona rappresenta il lato “sociale” e attivo del lago: shopping, aperitivi, ristoranti e musica dal vivo nelle piazze d’estate, ma anche testimonianze storiche importanti. Eventi da segnalare: il Mercato di Arona (ogni martedì), le serate musicali sul lungolago in estate, e spettacoli pirotecnici sul lago in occasione di festival (spesso ad agosto).
Località | Attrazione | Tipologia | Durata | Costi indicativi |
---|---|---|---|---|
Arona | Statua di San Carlo (Sancarlone) | Monumento panoramico | 30 min | €6 intero, €4 ridotto |
Arona | Collegiata di Santa Maria | Chiesa storica | 15 min | Ingresso libero |
Arona | Lungolago Marconi e piazze | Passeggiata/Relax | 1 ora | Gratis |
Arona | Corso Cavour (shopping) | Shopping e locali | 1 ora | Gratis (acquisti extra) |
Arona | Spiagge (Lido, Rocchette) | Balneazione | 2 ore | Gratis / Lido attrezzato (€) |
Angera (VA) | Rocca Borromeo di Angera | Castello/Museo storico | 1–1.5 ore | €10 adulto (museo bambole) |
Angera (VA) | Museo della Bambola | Museo tematico | incluso Rocca | Incluso |
Angera (VA) | Belvedere della Rocca | Panorama storico | 15 min | Incluso |
Eremo di Santa Caterina del Sasso
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso, incastonato nella parete rocciosa a picco sul Lago Maggiore (sponda lombarda). Un luogo di grande spiritualità e bellezza paesaggistica.
Sulla sponda opposta (lombarda) del Lago Maggiore, all’altezza di Stresa/Verbania, si trova uno dei luoghi più affascinanti del territorio: l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Pur essendo in provincia di Varese (comune di Leggiuno), lo includiamo tra i dintorni di Baveno perché è raggiungibile con una breve traversata in battello o in auto via Sesto Calende.
L’eremo è un antico monastero medievale letteralmente aggrappato a una scogliera a picco sul lago. La vista è da cartolina: gli edifici con i porticati ad archi e il campaniletto sorgono su un terrazzino roccioso, con 50 metri di strapiombo sotto di loro fino all’acqua. Secondo la leggenda, sorse nel XII secolo quando il mercante Alberto Besozzi sopravvisse a una tempesta naufragando su questo sperone e, per ringraziamento a Santa Caterina, vi costruì una cappella. Nei secoli successivi si aggiunsero altri edifici conventuali (chiesa, convento e foresteria) che oggi formano il complesso.
Visitare Santa Caterina del Sasso è un’esperienza speciale: per accedervi bisogna scendere 268 gradini (dalla sommità della falesia dove si parcheggia) oppure usare un comodo ascensore ricavato nella roccia. Una volta giunti al livello del lago, si attraversa un portale e ci si trova nel cortiletto dell’eremo, tra pareti affrescate (ci sono affreschi trecenteschi ben conservati all’interno della chiesetta) e logge affacciate sull’azzurro delle acque. Il silenzio è rotto solo dallo sciabordio delle onde e dal verso dei gabbiani. La chiesa contiene il sarcofago con il corpo mummificato del beato Alberto Besozzi e pregevoli affreschi votivi del XIV-XV secolo. Uscendo sulle terrazze, non perdetevi la vista spettacolare verso le Alpi e le Isole Borromee in lontananza.
L’atmosfera qui è di profonda spiritualità e pace. Anche chi non è religioso rimane incantato dalla posizione e dalla storia del luogo. L’eremo è gestito dalla Provincia di Varese e l’ingresso è gratuito (si accettano offerte). Orari: generalmente aperto tutti i giorni tranne lunedì, con orario continuato 9:30-19:30 in estate (ridotto in inverno, sab/dom e festivi). Si può arrivare anche via lago: in estate alcuni battelli di linea fanno fermata a Santa Caterina (controllare gli orari: a volte solo su richiesta).
Consiglio di indossare scarpe comode (i gradini sono ripidi) e portare una felpa anche d’estate, perché all’ombra della roccia l’aria è fresca. La visita richiede circa 30-45 minuti. Fotografare è consentito (non durante le funzioni). Nei pressi dell’eremo c’è un punto ristoro e un negozietto di souvenir/reliquari.
Località | Attrazione | Tipologia | Durata | Costi indicativi |
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Leggiuno (VA) | Eremo di Santa Caterina del Sasso | Monastero medievale | 30–45 min | Ingresso libero |
Leggiuno (VA) | Chiesa di S. Caterina (affreschi) | Arte sacra | 15 min | Gratis |
Leggiuno (VA) | Belvedere sull’eremo | Panorama fotografico | 10 min | Gratis |
Leggiuno (VA) | Ascensore/Scalinata panoramica | Accesso all’eremo | 5 min | €0 (offerta gradita) |
Altri luoghi notevoli entro 30 km
Oltre alle località sopra descritte in dettaglio, ecco altre mete minori nei dintorni (entro ~30 km da Baveno) che potrebbero arricchire il tuo itinerario se hai tempo extra o interessi particolari:
- Lago di Mergozzo: Piccolo lago balneabile a 6 km da Baveno, celebre per essere uno dei laghi più puliti d’Europa (nessuna barca a motore è ammessa). L’omonimo borgo di Mergozzo è tranquillo e carino, con una piazzetta affacciata sull’acqua e un olmo secolare. Ideale per un pomeriggio di relax in spiaggia o per affittare un kayak. Da Mergozzo parte anche il Sentiero Azzurro per il Montorfano, una passeggiata panoramica che conduce alle cave di granito bianco e al complesso paleocristiano di San Giovanni in Montorfano (resti di un battistero del V sec.). Gastronomia: sul lago si trova il rinomato ristorante “Piccolo Lago” (2 stelle Michelin) per chi cerca un’esperienza gourmet speciale.
- Omegna: Cittadina all’estremità nord del Lago d’Orta (20 km da Baveno). Nota per la fabbrica di pentole Alessi e per la festa di San Vito ad agosto (spettacolari fuochi artificiali sul lago). Il centro ha un bel lungolago e una curiosità: un breve torrente, Nigoglia, che scorre “all’insù” ovvero esce dal lago Orta e va verso nord (strano per la geografia, tanto che il motto locale è “La Nigoglia la va in su e la legg la füm nò” in dialetto). Si visita in breve tempo; per famiglie c’è il parco giochi “Giardino Pubblico” con trenino.
- Cannero Riviera: Paesino sulla sponda piemontese del Maggiore, 25 km a nord di Baveno, famoso per il clima mite (crescono agrumi) e per i Castelli di Cannero – i suggestivi ruderi di due castelli del ‘400 che emergono dall’acqua su isolotti rocciosi davanti a Cannero. I castelli non sono visitabili internamente (in restauro), ma la vista dal lungolago di Cannero è fiabesca. Cannero offre una spiaggia attrezzata e belle passeggiate panoramiche tra gli ulivi.
- Cannobio: Ultimo paese piemontese prima del confine svizzero (33 km da Baveno, leggermente oltre i 30 km ma raggiungibile in 40 min di auto). Ha un centro storico pittoresco e un vivace mercato la domenica. È noto per la vicina Gola di Sant’Anna (forra scavata dal torrente Cannobino, con pozze d’acqua cristallina) e per gli sport acquatici (windsurf, vela). Se il tuo raggio d’azione lo permette, è un’escursione piacevole specie la domenica di mercato.
- Stresa Adventure Park: Parco avventura con percorsi sugli alberi, zip-line e ponti tibetani, situato sulle alture di Stresa (località Levo). Divertente per bambini e adulti che vogliono qualche ora di adrenalina nel bosco.
- Museo dell’Ombrello e del Parasole: a Gignese (sopra Stresa, circa 12 km da Baveno). Curioso museo dedicato all’incredibile storia dei produttori di ombrelli piemontesi, con oltre 1500 pezzi esposti tra ombrelli d’epoca, parasole aristocratici e strumenti di fabbricazione. Un piccolo museo insolito, ma ben fatto, se siete in cerca di qualcosa di particolare in una giornata di pioggia (ironicamente appropriato!).
- Linea Cadorna e Fortificazioni: per gli appassionati di storia militare, sulle colline sopra Verbania (es. a Trarego) si trovano resti di trincee e fortini della “Linea Cadorna”, sistema difensivo della Prima Guerra Mondiale. Alcuni sentieri permettono di visitarli, immersi nei boschi, con anche bei panorami sul lago.
Itinerari Consigliati
Per aiutarti a organizzare il soggiorno, ecco 3 proposte di itinerario (1, 2 o 3 giorni) combinando le località sopra descritte. Naturalmente sono flessibili e potrai adattarli ai tuoi ritmi e interessi.
Itinerario di 1 Giorno
Mattina: dedica la mattinata alla scoperta delle Isole Borromee. Parti presto dall’imbarcadero di Baveno o Stresa (prima corsa dei battelli ~ore 9:00). Per ottimizzare i tempi, sbarca subito all’Isola Bella (il palazzo apre verso le 10). Visita il Palazzo Borromeo e i giardini (circa 1h 30m). Dopodiché prendi un battello per l’Isola dei Pescatori (5 minuti di navigazione): qui concediti una passeggiata tra i vicoli e pranza in uno dei ristorantini tipici sul lungolago – gustando magari un risotto al pesce persico con vista sull’acqua.
Pomeriggio: dopo pranzo, raggiungi l’Isola Madre (10 minuti di battello). Passeggia nei suoi giardini botanici tranquilli e visita il palazzo (calcola circa 1h 15m). Nel primo pomeriggio riprendi il battello di ritorno per Stresa. Se hai ancora tempo ed energie, fai due passi nel centro di Stresa: gelato in Piazza Cadorna e passeggiata sul lungolago ammirando la vista appena vissuta dalle isole, ma ora dalla terraferma. Puoi anche visitare la Villa Ducale (chiude verso le 18) se ti interessa la figura di Antonio Rosmini.
Sera: rientra a Baveno. Per la cena, potresti scegliere un ristorante a Baveno sul lungolago o nella frazione Feriolo per un’atmosfera rilassata. Dopo cena, una passeggiata digestiva sul lungolago di Baveno guardando le isole illuminate conclude in bellezza la giornata.
(Variante: Se preferisci evitare troppe isole in un giorno, potresti fare solo Isola Bella e Pescatori al mattino, e nel pomeriggio salire al Mottarone per panorami e natura, rientrando poi la sera.)
Itinerario di 2 Giorni
Giorno 1: segui l’itinerario precedente per le Isole Borromee e Stresa. Quindi: mattina Isola Bella + Pescatori, pranzo sull’isola, pomeriggio Isola Madre e breve visita Stresa. Notte in zona Stresa/Baveno.
Giorno 2: dedicato a Verbania e dintorni. Al mattino raggiungi Verbania Pallanza (15 min di auto da Baveno, oppure battello). Prima tappa: Villa Taranto. Arriva all’apertura (ore 9) per goderti i giardini con calma e con la luce del mattino – visita di circa 2 ore tra fioriture e fontane. Verso le 11:30 spostati a Pallanza centro (è a 2 minuti di auto dalla villa, o 15 min a piedi): un caffè su Piazza Garibaldi e passeggiata sul lungolago di Pallanza. Visita il piccolo Museo del Paesaggio se ti interessa l’arte locale, oppure la chiesa di Madonna di Campagna se preferisci quella (ci vuole mezz’ora per ciascuno al massimo).
Fai pranzo a Pallanza o Intra: a Pallanza ci sono trattorie con vista lago, a Intra puoi spostarti per qualcosa di più informale. Nel pomeriggio, esplora Intra: visita la Basilica di San Vittore, fai shopping tra le viuzze e magari un gelato artigianale. Se è sabato, approfitta del mercato. Nel pomeriggio inoltrato (verso le 16) puoi fare due cose:
- prendere un battello a Intra per l’Eremo di Santa Caterina del Sasso (c’è una corsa intorno alle 16:00 in stagione, controlla gli orari). In circa 20 min di navigazione sei all’eremo, lo visiti entro un’ora e riprendi il battello di ritorno (soluzione molto scenografica).
- Oppure restare lato Verbania e salire in auto al Sacro Monte di Ghiffa (10 min da Intra) per goderti la vista e la quiete, e magari fare un breve percorso nel verde.
Sera: per cena il centro di Verbania-Intra offre molti locali. In alternativa rientra a Baveno/Stresa per cena. Se sei a Verbania, un’idea romantica è cenare sul lungolago di Suna, meno turistico e molto suggestivo la sera.
(Variante: In 2 giorni, se preferisci, puoi dedicare il Day 2 a Orta San Giulio invece di Verbania. Mattina ad Orta, pranzo sul lago d’Orta, pomeriggio Sacro Monte di Orta e magari sosta a Mergozzo al ritorno per un tuffo veloce. Dipende dai tuoi gusti.)
Itinerario di 3 Giorni
Con tre giorni pieni puoi coprire con calma tutte le principali attrazioni e aggiungere qualche chicca.
Giorno 1: Isole Borromee e Stresa – come descritto nell’itinerario di 1 giorno: Isola Bella, Pescatori (pranzo), Isola Madre, più tempo per Stresa (potresti inserirci anche la visita al Parco Pallavicino se parti prestissimo al mattino per le isole e rientri a Stresa entro metà pomeriggio, oppure farlo il giorno 3).
Giorno 2: Lago d’Orta e Mottarone. Al mattino presto parti da Baveno per Orta San Giulio (40 min di auto panoramica via Carpugnino-Gignese-Armeno). Arriva verso le 9:30, quando il borgo inizia ad animarsi. Visita il centro storico e prendi il battellino per l’Isola di San Giulio verso le 10:30. Visita la basilica sull’isola e fai il giro dell’isola (entro le 11:30 sei di nuovo a Orta). Sali a piedi al Sacro Monte di Orta per mezzogiorno, ammira cappelle e panorama. Pranzo a Orta in uno dei ristorantini (consigliati quelli con terrazza vista lago – esperienza top!).
Dopo pranzo, verso le 14 dirigiti verso il Mottarone dal lato di Armeno. La strada sale in circa 30 minuti. Passerai tra boschi e prati, e raggiungerai la vetta. Trascorri il pomeriggio sul Mottarone: prima fermati al belvedere per vedere i “sette laghi” brillare sotto di te, poi magari prova l’emozione di Alpyland (divertente dopo pranzo!). Puoi anche farti una breve passeggiata sul crinale per digerire. Intorno alle 17 scendi verso Stresa: puoi prendere la strada Borromea e fermarti al Giardino Alpinia se non l’hai visto (ultimo ingresso ~17:30). Rientro a Stresa/Baveno per cena.
Giorno 3: Verbania e Angera/Arona. Inizia la mattina con i Giardini di Villa Taranto a Pallanza (prenditi 2 ore, come da Day 2 prima). Poi spostati a Intra o Pallanza per pranzo leggero. Dopo pranzo, se è un giorno feriale potresti fare un giro al Mercato di Arona (ma è solo il martedì) oppure dirigerti direttamente ad Arona nel primo pomeriggio. Visita il centro di Arona, la Collegiata e fai shopping in Corso Cavour finché il sole non si fa più mite. Nel tardo pomeriggio (verso le 17), sali al Sancarlone (la statua è aperta fino intorno alle 18 d’estate). Goditi la vista dall’alto della statua e scatta foto. Scendi e con un breve tragitto vai all’imbarcadero di Arona: prendi l’ultimo battello per Angera (in estate ce n’è uno intorno alle 17:30). Sbarcato ad Angera, sali a piedi o taxi alla Rocca di Angera (controlla gli orari di chiusura, in genere 17:30 ultimo ingresso, potresti arrivare un po’ tardi; in alternativa, visita Angera la mattina e Villa Taranto nel pomeriggio invertendo). Se riesci a entrare, visita rapida alla Rocca e soprattutto al panorama dal giardino. Al tramonto, riprendi il battello per Arona (o quello per Stresa se disponibile in serata con la linea “rapida”). Cena consigliata ad Arona sul lungolago o rientro a Baveno per cena finale.
(Opzione relax per Day 3: se hai già visto molto nei primi due giorni, puoi fare il terzo giorno più tranquillo: mattina a Mergozzo con bagno nel lago, pranzo easy (panino o picnic sul prato a Mergozzo), pomeriggio dedicato a Villa Pallavicino a Stresa per vedere animali e fiori, e magari un giro in battello all’eremo di Santa Caterina verso sera). L’importante è modulare le attività secondo le tue energie – è una vacanza, dopotutto!
Domande & Risposte per il Turista
D: Qual è il periodo migliore per visitare Baveno e dintorni?
R: Il Lago Maggiore offre qualcosa in ogni stagione, ma i periodi migliori sono primavera e inizio estate (aprile-giugno) e inizio autunno (settembre). In primavera i giardini (Villa Taranto, isole) sono in piena fioritura e il clima è mite; in estate fa caldo ma si può fare il bagno nel lago e c’è più vita serale (eventi, mercatini), tenendo presente però che luglio-agosto sono i mesi più affollati e con qualche temporale. L’autunno porta foliage colorato e giornate serene, ideale per foto bellissime e meno folla, anche se alcune attrazioni (es. le isole) chiudono a fine ottobre. L’inverno è tranquillo: molti siti come i giardini e palazzi chiudono, ma i paesi di lago sono comunque suggestivi e ci sono eventi natalizi. Inoltre, in inverno potresti trovare la neve sul Mottarone per un tocco magico. In sintesi, maggio-giugno e settembre uniscono vantaggi climatici e attrazioni aperte.
D: Come ci si sposta tra le varie località? Servono auto o ci sono mezzi pubblici?
R: La zona è ben servita da mezzi pubblici, specialmente lungo il lago. Da Baveno/Stresa puoi muoverti con:
- Battelli e Aliscafi della Navigazione Lago Maggiore, che collegano regolarmente Stresa, Baveno, Verbania, le Isole Borromee, Santa Caterina, Arona, ecc. È un modo panoramico e comodo (consulta orari e magari fai un Daily Pass se prevedi più corse). Ad esempio, per le Isole Borromee e Verbania il battello è l’ideale.
- Treno: c’è la linea ferroviaria Domodossola-Arona-Milano. Baveno ha la sua stazione, così come Stresa e Verbania (stazione “Verbania-Pallanza” a Fondotoce). I treni regionali collegano in pochi minuti Stresa, Baveno, Verbania tra loro e con Arona (esempio: Arona–Baveno ~25 minuti). Ottimo se vuoi spostarti rapidamente senza auto lungo la costa piemontese.
- Bus: esistono linee autobus VCO Trasporti che collegano Verbania, Stresa, Arona e anche Orta. Ad esempio, da Verbania Intra parte un bus per Omegna e Orta; da Stresa/Baveno ci sono bus per Verbania e per Gravellona (da dove poi per Orta). I bus sono meno frequenti dei battelli, ma utili per tratte non coperte dal lago.
- Auto: avere un’auto dà sicuramente flessibilità, specialmente per zone interne (Mottarone, Orta, Mergozzo) o orari serali. La strada costiera (SS33/34) è panoramica ma a tratti trafficata in estate. Esiste anche l’autostrada A26 con uscite a Carpugnino (Stresa) e Baveno. Parcheggi: nei centri turistici spesso sono a pagamento (strisce blu), gratuiti un po’ fuori.
- Bicicletta: se sei sportivo, ci sono piste ciclabili ad esempio da Fondotoce a Mergozzo e verso Verbania. Il giro del Lago Maggiore è per ciclisti esperti (strade strette). Ma bici e e-bike si possono noleggiare, utile magari per girare i dintorni di Stresa o fare la ciclabile lungo il Toce.
In sintesi: l’auto non è indispensabile se ti attieni alle località principali sul lago (grazie a battelli e treni). Per Orta San Giulio o luoghi più fuori mano (Mottarone senza funivia, Mergozzo) un mezzo proprio o un taxi/transfer facilita. Un mix di battello e treno spesso è la soluzione più panoramica e rilassante.
D: Si può fare il bagno nel Lago Maggiore? Ci sono spiagge adatte?
R: Sì, assolutamente! In estate il lago attira molti bagnanti. Le acque del Lago Maggiore sono generalmente balneabili (vengono fatte analisi periodiche, controlla le indicazioni locali). Spiagge consigliate:
- A Baveno c’è la spiaggetta di Villa Fedora e soprattutto la frazione Feriolo ha una graziosa spiaggia sabbiosa e zone attrezzate, con acqua abbastanza bassa ideale anche per bambini.
- A Stresa trovi il Lido di Carciano (vicino alla stazione della funivia) con piscina galleggiante e zona nuoto delimitata, oppure la spiaggia dell’Hotel Regina Palace aperta ai non ospiti a pagamento.
- Verso Verbania: a Suna c’è un lido attrezzato con prato, mentre a Fondotoce (zona riserva naturale) c’è la lunga spiaggia sabbiosa di Villa Fedora e Tre Ponti (quest’ultima popolare tra i giovani). Anche Mergozzo ha spiagge bellissime: l’acqua del Lago di Mergozzo è limpida e tiepida, e la spiaggia della Quiete a Fondotoce (sulla punta del lago) è perfetta per nuotare.
- A Arona: la piccola spiaggia libera delle Rocchette e il Lido di Arona con sabbia e bar.
- Cannero Riviera più a nord vanta una spiaggia ben curata con palme e chiosco (clima tipo riviera!).
- Anche l’Isola Pescatori ha una microscopica striscia di ghiaia dove qualcuno fa il bagno, ma è giusto per dire di aver nuotato attorno all’isola!
Tieni conto che l’acqua dei laghi prealpini è fresca, specialmente a inizio estate. In genere a luglio-agosto la temperatura superficiale del Maggiore arriva 23-26°C, l’Orta un po’ più calda. Usa scarpette da scoglio se preferisci (molte spiagge sono di ghiaia). In alcune spiagge libere troverai anatre e cigni a farti compagnia!
D: Cosa succede se piove durante la mia visita? Cosa posso fare in caso di maltempo?
R: Anche con la pioggia ci sono attività interessanti. Ecco alcune idee anti-pioggia:
- Musei e visite al coperto: Puoi visitare il Museo GranUM a Baveno (sul granito), il Museo dell’Ombrello a Gignese, o il Museo del Paesaggio a Verbania. Anche il Museo della Bambola alla Rocca di Angera è tutto al chiuso. Se sei a Orta, il Museo della Tornitura del Legno a Pettenasco (sul lago d’Orta) è piccolo ma carino.
- Ville e Castelli: La Rocca di Angera si visita prevalentemente all’interno, e il Palazzo Borromeo dell’Isola Bella in gran parte è al coperto (tranne i giardini). La Villa Panza a Varese (un po’ più lontano, 40 km) offre arte contemporanea indoor e un buon ristorante.
- Degustazioni gastronomiche: quale scusa migliore per rifugiarsi in un buon ristorante o enoteca? Puoi fare un lungo pranzo degustando i piatti locali, oppure una degustazione di vini dell’Alto Piemonte (Gattinara, Boca, Ghemme) in un wine bar. A Verbania ci sono anche birrifici artigianali (ad esempio il Birrificio Angry Fish).
- Shopping e mercati coperti: Fai acquisti di prodotti tipici: ad esempio la pasticceria Stresa (famosa per i biscotti Margheritine, inventati nel 1857 in onore della principessa Margherita) o acquista formaggi ossolani in una bottega tipica. Ad Intra c’è un centro commerciale con negozi vari (Centro Sant’Anna).
- Chiese e abbazie: visita le chiese principali (sono luoghi di calma e arte: vedere affreschi e architetture può impegnarti un po’ di tempo al riparo). L’Eremo di Santa Caterina stesso in parte è al coperto e l’atmosfera con la pioggia può essere mistica (ma verifica gli orari di apertura).
- Relax termale/spa: nelle vicinanze ci sono terme? Non proprio a Baveno, ma a Premia (in Valle Antigorio, 1h auto) ci sono le Terme di Premia con piscine calde – però è un po’ lontano. Altrimenti scegli un hotel con spa e goditi sauna e massaggi guardando la pioggia dalle vetrate.
- Tour in auto panoramico: se la pioggia non è troppo forte e hai un’auto, puoi fare un giro del lago in macchina, ascoltando musica e fermandoti nei punti panoramici per foto “drama” con nubi sulle montagne. Ad esempio fai il giro Baveno-Laveno (passando dal ponte a Sesto Calende) e ritorno via traghetto a Intra: vedrai il lago da ogni angolazione, restando asciutto.
La buona notizia è che spesso qui il tempo cambia rapido: un acquazzone può lasciare spazio al sole in un’ora. Tieni d’occhio il meteo locale e sfrutta le finestre asciutte per le attività all’aperto.
D: Quali specialità gastronomiche devo assolutamente provare durante il soggiorno?
R: La cucina locale è un mix di tradizione piemontese, influenze lombarde e sapori di lago. Ecco alcuni piatti tipici e prodotti da non perdere:
- Pesce di lago: su tutti il persico reale (servito generalmente impanato e fritto, con contorno di risotto allo zafferano – il celebre Risotto al Persico), poi il lavarello o coregone (alla griglia o in carpione, cioè marinato in aceto e cipolle), le alborelle fritte (piccoli pesciolini), e in alcuni menu troverai trota salmonata o luccio. Provali nei ristoranti sulle isole o a Orta.
- Formaggi e salumi ossolani: la vicina Val d’Ossola produce ottimi formaggi d’alpeggio: la Toma Ossolana, il Bettelmatt (raro e pregiato, simile a fontina), il Caprino fresco. Da gustare magari con il miele di castagno locale. Tra i salumi, cerca il Prosciutto della Val Vigezzo (affumicato), la Mortadella di fegato ossolana (salame cotto tipico) e la Bresaola ossolana.
- Polenta e selvaggina: piatto montanaro per eccellenza. Nei rifugi o trattorie collinari potrai assaggiare la polenta concia (polenta mescolata a formaggio fuso e burro) accompagnata da spezzatino di cervo o cinghiale, oppure polenta e tapulone (un ragù di asino tipico della zona di Borgomanero).
- Pasta e riso: Oltre al risotto al pesce persico, prova i paniscia novaresi (risotto con fagioli, salame e verza, molto sostanzioso) oppure gli gnocchi alla piemontese (conditi con formaggio o gorgonzola – il gorgonzola è originario di Novara).
- Dolci locali: a Stresa imperdibili i Biscotti Margheritine di Stresa, frollini leggeri dedicati alla regina Margherita. A Verbania trovi le “Fugascine” (focaccine dolci all’anice) e la Torta di pane (dolce povero con pane raffermo, cacao e amaretti). Sul Lago d’Orta prova il Gelato di Pella famoso in zona. E ovunque vai, un buon gelato artigianale (qui sono bravi, gusti consigliati: fiordilatte, nocciola Piemonte, mirtillo dell’Ossola).
- Bevande tipiche: per gli amanti del vino, assaggia i rossi dell’alto Piemonte: Ghemme, Gattinara, Boca (tutti Nebbioli apprezzatissimi), o il più leggero Vespolina. Anche un bianco locale, l’Erbaluce (dalle colline novaresi). Dopo pasto, prova il Liquore al Genepì ossolano o l’Amaro Mottarone alle erbe. Molto rinomata anche la Grappa di Angera, prodotta sulla sponda lombarda, magari aromatizzata alla ruta o al miele.
Insomma un tour enogastronomico completo spazia dal pesce di lago ai formaggi d’alpe, dai grandi vini Nebbiolo ai dolcetti reali – ce n’è per tutti i gusti. Buon appetito!
D: E se volessi fare una gita in Svizzera, è fattibile in giornata?
R: Sì, il confine svizzero non è lontano (circa 35-40 km da Baveno verso nord). Una popolare escursione è andare a Locarno o Ascona (sponda svizzera del Lago Maggiore). In estate c’è anche il Lago Maggiore Express, un percorso combinato battello + trenino panoramico: da Stresa si prende un battello al mattino fino a Locarno (3-4 ore di navigazione splendida che tocca anche le Isole di Brissago e le coste svizzere), poi da Locarno si ritorna con il trenino delle Centovalli fino a Domodossola e da lì treno per Stresa. È un tour intenso (intera giornata) ma memorabile per i paesaggi. Se preferisci muoverti autonomamente, puoi andare in auto fino a Cannobio (ultimo paese italiano) e proseguire 5 km per Brissago e Ascona, goderti un pranzo di cucina ticinese (risotto e luganighe, perchénò?) e tornare. Ricorda di portare un documento per la dogana (carta d’identità) e valuta che in Svizzera la valuta è il Franco Svizzero (ma euro spesso accettati). In una giornata, dunque, si può certamente fare una capatina in Svizzera, ma visto tutto quello che c’è già sul versante italiano, fallo solo se hai un giorno in più e desiderio di “sconfinare” per curiosità.
Buon viaggio e buon soggiorno sul Lago Maggiore e dintorni! Sia che tu segua questi itinerari, sia che improvvisi lasciandoti guidare dalla bellezza del luogo, questa zona saprà regalarti esperienze indimenticabili tra lago e monti, cultura e natura, sapori e relax. Non dimenticare la macchina fotografica e… il costume da bagno!
Dove Dormire Dopo Aver Visitato Baveno: Hartmann Feel at Home
A Baveno, tutto sembra fatto per far rallentare il cuore.
Il lago che brilla piano, le barche che scivolano sull’acqua, le ville storiche che sussurrano storie d’altri tempi.
C’è un’armonia naturale tra le pietre antiche e il profumo dei fiori sul lungolago.
Anche il granito, qui, sa essere gentile.
Hai visitato Baveno, forse sei salito alla chiesa, magari hai preso un battello per l’Isola Bella o ti sei fermato a mangiare in riva all’acqua.
Qualunque sia stata la tua giornata, sai che è stata bella.
Ma ora, mentre il sole si abbassa e il lago si tinge di oro e azzurro, cerchi un posto dove tornare che sia all’altezza di quella bellezza.
Non un albergo qualunque.
Un rifugio vero.
Un luogo che sappia accompagnarti dolcemente verso la sera.
Quel luogo si chiama Hartmann Feel at Home.
Una villa tra i boschi di Gignese, a pochi minuti da Baveno, dove il tempo si ferma senza avvisare.
Dove non sei un cliente. Sei un ospite che torna.
Dove il silenzio non fa rumore e l’aria profuma di legno, erba e lentezza.
Camere che non si dimenticano








Swadhisthana è la stanza che scegli quando vuoi coccolarti davvero.
Vasca idromassaggio privata, giardino a due passi dal letto, luce soffusa e una calma che arriva fino in fondo.
Sahasrara, nella torretta, ti regala la vista più bella.
Lago, montagne, cielo. Tutto da guardare, da respirare, da sentire.
Ajna è ampia e riservata, con due ambienti separati.
Se viaggi in due o con un figlio, è perfetta per sentirsi vicini ma liberi.
Anahata è luminosa e leggera.
Il letto soppalcato, i dettagli originali, lo spazio che non stringe.
È la stanza per chi ha ancora voglia di sognare.
Manipura è pratica, semplice, serena.
Con letto alla francese e vista sul verde, per chi ama dormire bene senza troppe parole.
Vishuddha è un nido.
Raccolta, essenziale, bellissima nella sua pace.
Per chi ha bisogno solo di un letto, un libro e silenzio.
E poi c’è ciò che non si compra
Una vasca idromassaggio tra gli alberi, dove il corpo lascia andare tutto.
Una sala yoga aperta a ogni ora, per sedersi, respirare o semplicemente ascoltare il vento.
Colazioni preparate con cura, senza buffet affollati, ma con pane vero e marmellate che sanno di casa.
Giardini da camminare, libri dimenticati con affetto, tempo senza orologio.
Perché qui, a Hartmann Feel at Home, si dorme. Ma soprattutto si torna interi.
Dopo una giornata a Baveno, è il posto dove tutto trova posto.
Dove la bellezza appena vissuta può finalmente riposare insieme a te.
Hartmann Feel at Home
Dove dormire dopo Baveno.
Dove il giorno finisce piano. E il cuore resta aperto.
Qui di seguito puoi prenotare tutte le camere direttamente dal sito: