Malesco è un affascinante borgo alpino della Val Vigezzo, noto per la sua storia, la sua pietra nera e la bellezza autentica del paesaggio che lo circonda. Punto di passaggio della celebre Ferrovia Vigezzina-Centovalli, è perfetto per una gita in coppia alla scoperta della montagna vera o per una vacanza in famiglia tra natura, cultura e tradizione.
Le sue strade lastricate, le fontane in pietra, le case storiche con portali scolpiti e i piccoli musei raccontano la vita di un tempo. Il centro storico è raccolto ma ricco di atmosfera, con la Chiesa Parrocchiale, il Museo Archeologico e il Mulino di Malesco, testimoni della forte identità locale. Attorno, si aprono boschi e sentieri ideali per camminare, respirare e ritrovare il ritmo lento della montagna.
Questa guida ti accompagnerà alla scoperta di Malesco: cosa vedere, dove passeggiare, cosa fare con i bambini e come vivere questo borgo in ogni stagione, tra cultura e natura.
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Introduzione
Situato nel cuore della Valle Vigezzo, tra Santa Maria Maggiore e Re, il borgo di Malesco rappresenta una delle mete più autentiche e suggestive dell’arco alpino piemontese. Immerso tra boschi, corsi d’acqua e montagne, Malesco è il perfetto equilibrio tra natura, storia, architettura alpina e tradizione.
Conosciuto come punto di accesso privilegiato al Parco Nazionale della Val Grande, Malesco è molto più di un paese di montagna: è un luogo dove ogni pietra racconta un passato, ogni sentiero conduce a una scoperta, ogni sapore evoca una memoria.
In questa guida di circa 2000 parole ti porteremo alla scoperta di Malesco: cosa vedere, come arrivare e cosa fare, per vivere appieno il fascino della Valle dei Pittori.
Come Arrivare a Malesco
Malesco, nel cuore della Val Vigezzo, è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno, ed è il punto di accesso privilegiato alla Val Grande per chi proviene sia dall’Italia che dalla Svizzera. Che tu viaggi lungo le strade di montagna o a bordo di un treno panoramico, l’arrivo a Malesco è sempre parte integrante dell’esperienza, immerso in paesaggi spettacolari e atmosfere autentiche.
In Auto
Malesco è ben collegata alla rete stradale del Piemonte settentrionale e del Canton Ticino. È raggiungibile con facilità in ogni stagione, anche se in inverno è consigliabile prestare attenzione alle condizioni meteo e alle dotazioni invernali obbligatorie.
- Da Domodossola: circa 30 minuti di guida lungo la SS337 della Valle Vigezzo, una strada panoramica che segue il corso del fiume Melezzo, attraversando boschi, piccoli borghi e gallerie rocciose. È un tragitto breve ma suggestivo, ideale anche per una gita in giornata.
- Da Locarno (Svizzera): si segue la Centovallina, una strada montana panoramica che sale dolcemente tra castagneti e villaggi svizzeri come Intragna e Re**, passando poi il confine a Camedo e scendendo verso Malesco. Il viaggio dura circa 40 minuti e offre numerosi punti di sosta per ammirare il paesaggio.
Una volta arrivati, Malesco dispone di parcheggi pubblici ben segnalati, sia vicino al centro storico che lungo le vie d’accesso. Sono presenti anche aree di sosta per camper e spazi utili per escursionisti e cicloturisti.
In Treno: la Ferrovia Vigezzina-Centovalli
Arrivare a Malesco in treno è un’esperienza in sé. Il borgo è infatti una delle stazioni principali della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, la linea storica che collega Domodossola a Locarno, attraversando uno dei tratti ferroviari panoramici più affascinanti d’Europa.
Il viaggio dura circa 1 ora e 15 minuti, ma ogni istante è da vivere con lo sguardo fuori dal finestrino: ponti sospesi, gole scavate dall’acqua, villaggi in pietra, boschi fittissimi e, nelle stagioni giuste, colori spettacolari. In autunno il foliage regala riflessi infuocati, mentre in inverno il paesaggio innevato crea una magia alpina silenziosa e incantata.
I treni sono comodi, regolari e offrono anche pacchetti turistici speciali, perfetti per gite giornaliere, escursioni naturalistiche o itinerari culturali tra i borghi della valle.
Il Centro Storico
Il cuore di Malesco è un piccolo mondo da esplorare con passo lento e occhi attenti. Un borgo alpino autentico, dove ogni vicolo, ogni muro in pietra, ogni tetto in piode racconta la vita di montagna vissuta con dignità, fatica e bellezza sobria. L’atmosfera è raccolta, silenziosa ma viva, fatta di scorci antichi, dettagli architettonici curati e tracce evidenti di una cultura profondamente legata al territorio.
Il tessuto urbano conserva l’impianto tradizionale: un intreccio di vie acciottolate, case in sasso locale, ballatoi in legno scuro, archi scolpiti, forni comunitari e lavatoi ancora funzionanti, segni tangibili della vita collettiva che un tempo si svolgeva all’aperto, tra lavoro, relazioni e stagioni.
Luoghi da Scoprire
- Piazza XXIV Maggio è il centro pulsante del paese. Circondata da edifici storici e attività locali, è un luogo dove ci si incontra, ci si ferma per un caffè o si ammira la fontana in pietra con sfondo sulle montagne. Nei giorni di mercato e durante gli eventi estivi, la piazza si anima di bancarelle, musica e conversazioni.
- Passeggiando verso l’interno del borgo, si incontrano dimore signorili risalenti al Settecento e Ottocento, con portali in granito finemente scolpiti, stemmi familiari e finestre incorniciate da modanature decorative. Alcune ospitano ancora botteghe, studi artigiani o piccole gallerie.
- Nella parte alta del paese, verso le prime pendici del bosco, si trovano stalle e baite in pietra, spesso affiancate da antichi rustici e legnaie, che testimoniano l’economia agricola e silvo-pastorale di un tempo. Qui il tempo rallenta davvero: il silenzio è rotto solo dal vento e dai passi sul selciato.
Ogni angolo custodisce dettagli da osservare con calma: balconi scolpiti a mano, architravi con date incise, insegne d’epoca scolpite nel legno, croci votive murate nelle pareti, scale esterne in pietra grezza. Malesco non è un paese da attraversare in fretta, ma da ascoltare, da toccare con lo sguardo e da respirare con rispetto.
Camminare nel centro storico significa immergersi in una cultura alpina autentica, dove il passato non è mai stato messo da parte, ma si intreccia alla vita quotidiana con naturalezza. È il luogo ideale per fotografi, camminatori lenti, amanti dell’architettura vernacolare e di chi cerca l’identità più vera dei piccoli paesi di montagna.
Il Museo del Parco Nazionale della Val Grande
Nel cuore di Malesco, all’interno della storica Casa del Parco, si trova il Museo del Parco Nazionale della Val Grande, un luogo che non è solo espositivo, ma anche narrativo, immersivo e profondamente legato al territorio. Visitare questo museo significa entrare in sintonia con la montagna che si ha appena attraversato o che si sta per esplorare. È un ponte tra la natura e la cultura, tra il passato e l’esperienza concreta del presente.
L’allestimento, curato con attenzione e sensibilità, è pensato per offrire una lettura completa del territorio della Val Grande e della Val Vigezzo, offrendo spunti storici, etnografici, naturalistici e anche emotivi. È una tappa fondamentale per chi vuole conoscere prima di camminare, ma anche per chi desidera approfondire quanto già visto e vissuto lungo i sentieri.
Un viaggio tra natura, cultura e resistenza
Le sale del museo raccontano con chiarezza e intensità:
- La storia geologica e paesaggistica della Val Grande, dalle sue origini glaciali fino al suo attuale status di area wilderness, la più vasta d’Italia.
- La vita rurale e contadina, con oggetti della quotidianità, attrezzi da lavoro, ricostruzioni ambientali e testimonianze orali: una cultura di montagna fondata sull’ingegno, la fatica e il legame con la terra.
- Le tradizioni della Val Vigezzo, nota anche come “la valle dei pittori”, con riferimenti alla scuola artistica locale, alla religiosità popolare e ai cicli della vita comunitaria.
- La flora e la fauna del Parco, con pannelli interattivi, fotografie e modelli che aiutano a riconoscere le specie più comuni, ma anche quelle più rare che popolano le valli silenziose, i boschi d’alpeggio e le creste selvagge.
- La Resistenza nella Val Grande, uno dei capitoli più toccanti: un’intera sezione è dedicata alla guerra partigiana, che proprio in questi luoghi vide momenti drammatici, fughe, rastrellamenti e sacrifici. Le testimonianze sono raccontate attraverso documenti, immagini d’epoca, filmati e storie personali.
Centro informativo per escursionisti
Il museo svolge anche la funzione di Centro Visite ufficiale del Parco Nazionale della Val Grande. All’interno si trovano:
- Mappe dettagliate dei sentieri
- Materiale informativo aggiornato
- Consigli pratici da parte di personale esperto
- Segnalazioni di rifugi, bivacchi, punti acqua e difficoltà dei percorsi
Per chi intende avventurarsi nella valle, soprattutto nelle aree più selvagge e prive di copertura telefonica, passare dal museo prima di partire è una scelta intelligente e sicura. È anche il punto da cui partono visite guidate, laboratori didattici e attività stagionali, come le escursioni tematiche o le serate a tema naturalistico.
Visitare il Museo del Parco di Malesco significa entrare in dialogo con la montagna, con le persone che l’hanno vissuta e con gli animali e le piante che la abitano. È un luogo dove le storie si intrecciano ai paesaggi, e dove ogni escursione trova un senso più profondo.
La Chiesa Parrocchiale di San Bernardino
Imponente ma armoniosamente integrata nel tessuto del borgo, la Chiesa Parrocchiale di San Bernardino è il cuore religioso e spirituale di Malesco, nonché uno dei principali edifici sacri della Val Vigezzo. Dedicata al santo francescano noto per la sua predicazione e la sua attenzione ai più deboli, la chiesa si erge su un piccolo rialzo che le consente di dominare simbolicamente il paese, con il suo campanile snello in pietra che spicca tra i tetti in beola.
Architettura e storia
La chiesa ha origini antiche, ma l’aspetto attuale risale in gran parte al XVII e XVIII secolo, epoca in cui fu ampliata e arricchita con elementi barocchi. L’esterno, sobrio ed elegante, presenta una facciata a capanna in pietra locale, con un portale incorniciato da lesene e sormontato da un timpano semplice. Il campanile, staccato dalla facciata, è costruito in blocchi di granito, con aperture ad arco che lo alleggeriscono visivamente e lo rendono uno dei punti di riferimento visivi del borgo.
L’interno: un tesoro d’arte sacra
Entrando, ci si trova in un ambiente luminoso, ordinato, dove arte e spiritualità si fondono con sobrietà montana. Le navate sono scandite da colonne in pietra, gli altari laterali sono arricchiti da statue lignee e tele devozionali, mentre l’altare maggiore domina la scena con dorature eleganti, decorazioni in marmo e una pala raffigurante San Bernardino in gloria.
Particolarmente degni di nota sono:
- Il coro ligneo intagliato, realizzato da artigiani locali con grande maestria;
- Le volte affrescate, che raccontano episodi della vita del santo e altre scene bibliche;
- L’organo storico, ancora funzionante, utilizzato durante concerti e celebrazioni solenni.
Una chiesa viva, oggi come ieri
La Chiesa di San Bernardino non è solo un monumento: è una chiesa viva, frequentata, amata. Qui si celebrano le principali festività religiose del paese, battesimi, matrimoni, processioni e ricorrenze che scandiscono il calendario liturgico e la vita collettiva. In particolare, durante la festa patronale, la chiesa si riempie di canti, profumi d’incenso, suoni d’organo e fedeli vestiti a festa, in un’atmosfera che unisce solennità e tradizione popolare.
Visitare la Parrocchiale di San Bernardino significa entrare nel cuore spirituale di Malesco, in un luogo dove la fede si esprime attraverso l’arte, la pietra e la memoria condivisa. Un luogo silenzioso ma eloquente, che parla a credenti e viaggiatori con la stessa intensità.
Il Ponte Romano e il Torrente Loana
Attraversando il borgo si incontra il Ponte Romano, in pietra ad arco, che attraversa il torrente Loana. Il suono dell’acqua e la vista del ponte immerso nel verde creano un’atmosfera incantevole.
Da qui parte il Sentiero della Val Loana, che conduce all’accesso nord della Val Grande.
Escursioni e Natura
Malesco non è solo un borgo ricco di storia: è anche una porta aperta sulla natura più autentica delle Alpi piemontesi. Immerso nella verde Val Vigezzo e ai confini della selvaggia Val Grande, il paese è il punto di partenza ideale per escursioni di ogni tipo, dai trekking più impegnativi alle passeggiate rilassanti tra boschi e ruscelli. Qui la montagna non è solo da guardare, ma da vivere con passo lento e occhi curiosi.
Val Loana: Accesso alla wilderness
Per gli escursionisti più esperti, l’ingresso nella Val Loana rappresenta l’inizio di un’avventura nella parte settentrionale del Parco Nazionale della Val Grande. Il sentiero sale tra abeti, faggi, alpeggi e radure, fino all’Alpe Scaredi e alla Bocchetta di Scaredi, porta d’accesso verso l’interno del parco. È un’area di straordinaria bellezza e silenzio, dove la natura è padrona assoluta e l’uomo lascia solo tracce leggere. Adatta a camminatori allenati e ben equipaggiati, la Val Loana offre panorami aperti, incontri con la fauna selvatica e un’immersione profonda nella wilderness.
Alpe Cortino e Alpe Menta: Baite, pascoli e quiete
Più accessibili e perfette per escursioni in giornata, le salite verso l’Alpe Cortino e l’Alpe Menta offrono paesaggi dolci e armoniosi. I sentieri attraversano boschi misti, costeggiano muretti a secco e conducono a baite in pietra e pascoli verdi, ideali per un picnic, una pausa al sole o semplicemente per ascoltare il silenzio. In estate si incontrano fioriture alpine, in autunno la tavolozza dei colori si accende tra gialli e rossi intensi.
Sentiero Malesco – Finero – Re: per tutti
Un percorso adatto anche a famiglie con bambini è il sentiero che collega Malesco a Finero e Re, lungo antiche mulattiere che toccano piccoli borghi, cappelle votive e tratti ombreggiati nel bosco. È una camminata piacevole e poco impegnativa, che può essere affrontata anche in più tappe, con soste nei paesi e possibilità di rientrare in treno o in autobus. Il cammino permette di apprezzare la varietà del paesaggio, ma anche il legame tra le comunità montane.
Cascata del Rio Loana: una perla nascosta
Nascosta tra i faggi, a pochi passi dal sentiero per la Val Loana, si trova la Cascata del Rio Loana, una gemma segreta nel cuore del bosco. Raggiungibile con una breve deviazione, questa piccola cascata offre un angolo fresco e incontaminato, perfetto per una sosta meditativa, per la fotografia naturalistica o semplicemente per ascoltare il suono dell’acqua che scende tra le rocce. Un luogo che sorprende chiunque vi arrivi.
I sentieri intorno a Malesco variano per lunghezza, dislivello e difficoltà, ma tutti hanno in comune la bellezza degli ambienti naturali, il silenzio profondo e la sensazione di essere davvero lontani dal mondo moderno. Che si tratti di un’escursione impegnativa o di una passeggiata del pomeriggio, la natura qui è sempre protagonista, discreta e potente allo stesso tempo.
Eventi e Tradizioni
Malesco è custode di un ricco calendario di eventi:
- Festa di San Bernardino, con processioni, musica e cucina tipica
- Estate al Museo, con laboratori, spettacoli e visite guidate
- Rievocazioni storiche e feste in costume nel centro storico
- Fiere del formaggio e dei prodotti tipici
Ogni evento è occasione per assaporare l’identità viva di un borgo che non dimentica le sue radici.
Il Dialetto e la Cultura Walser
A Malesco si parla ancora, tra gli anziani, un antico dialetto vigezzino, legato alla cultura Walser e alle influenze svizzere. Questo patrimonio immateriale è valorizzato con corsi, letture, registrazioni e pubblicazioni.
Visitare Malesco è anche un viaggio nelle parole e nella memoria.
Attività per Tutti
Malesco offre attività per ogni età:
- Passeggiate didattiche per famiglie
- Mountain bike su percorsi segnalati
- Osservazione naturalistica con guide locali
- Corsi di erboristeria e riconoscimento piante officinali
- Yoga e meditazione nella natura
Un borgo vivo che sa accogliere chi ama muoversi ma anche chi cerca solo quiete.
Dove Mangiare
I sapori di Malesco sono quelli della montagna:
- Polenta concia con burro e formaggi
- Selvaggina e funghi
- Salumi vigezzini e pane di segale
- Dolci casalinghi con castagne, mele e miele
Le trattorie, i rifugi e gli agriturismi propongono piatti genuini, spesso con prodotti a km zero e ambienti accoglienti.
Itinerari nei Dintorni
Da Malesco si raggiungono facilmente:
- Santa Maria Maggiore, con il Museo dello Spazzacamino
- Re, con il santuario della Madonna del Sangue
- Domodossola, per un’escursione urbana
- Locarno, in Svizzera, con il treno panoramico
Ogni direzione regala nuove scoperte tra arte, cultura e paesaggi.
Conclusione
Malesco è un borgo che sa custodire, accogliere e sorprendere. Tra le sue strade in pietra, le chiese, i boschi e le acque si respira autenticità. È il luogo ideale per chi cerca la montagna vera, le storie antiche, la natura che cura.
Perfetto per famiglie, coppie, escursionisti e viaggiatori curiosi. Malesco ti accompagna in un’esperienza di bellezza discreta, fatta di silenzi, profumi, dettagli e incontri. Un piccolo gioiello della Val Vigezzo da vivere con lentezza e gratitudine.
Dove Dormire Dopo Aver Visitato Malesco: Hartmann Feel at Home.
Malesco è un borgo che sa di radici.
È la Valle Vigezzo che si fa raccolta, pietra viva, tradizione.
È il punto d’incontro tra boschi profondi, alpeggi sospesi e storie antiche custodite nelle case in sasso e nei tetti in piode.
Qui il tempo ha imparato a scorrere senza fretta.
Hai camminato tra i vicoli del centro, tra il lavatoio storico, le chiese, i musei locali, oppure sei partito da qui per esplorare il Parco Nazionale della Val Grande, che da Malesco è lì, a due passi.
Forse sei salito fino a Finero, o hai percorso i sentieri tra larici e torrenti, fermandoti solo per ascoltare.
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